da gius il sab lug 08, 2006 10:46 am
Le grandi d'Europa su Pirlo
Real, Bayern, Arsenal, Chelsea e Manchester United in fila per il milanista.
Nuova insidia per il Milan. L'Europa che conta sta facendo pazzie per strappare Andrea Pirlo al club rossonero. E in fila non c'è solo l'ormai immancabile Real Madrid di Fabio Capello, che ha già bussato per Kakà ed è in pressing anche per le stelle della Juventus. In queste ore sono giunte offerte da capogiro per il centrocampista bresciano anche dalle big della Premier League: vale a dire il Chelsea, il Manchester United e l'Arsenal, oltre che dallo stesso Bayern Monaco. In pratica il cuore del G14 si sta muovendo per l'azzurro che forse più di tutti ha incantato gli osservatori del Mondiale sia per la qualità che per la costanza del suo rendimento. Ed è chiaro che l'ipotesi di un Milan in serie B alletta gli estimatori di Pirlo, lusingati da una prospettiva sino a qualche mese fa neanche immaginabile. Il Milan non è stato coinvolto direttamente. Un po'quel che è accaduto per Kakà nelle scorse settimane per la vicenda madridista.
Ma la storia di Pirlo potrebbe dare luogo a sorprese anche maggiori rispetto al brasiliano, che ha appena rinnovato. La situazione contrattuale del centrocampista bresciano, infatti, è in sospeso ormai da un po'. Ora come ora è vincolato sino al giugno 2008 con uno stipendio da 3,5 milioni di euro netti a stagione: vale a dire un ingaggio di seconda fascia per il budget della società di via Turati. Pirlo e il suo agente, Tullio Tinti, già un anno fa avevano chiesto alla società che l' ingaggio fosse equiparato a quello di Nesta (4,5 milioni netti) se non proprio al top dei top: cioè i circa 6 milioni di euro di Shevchenko. Ovviamente l'auspicio del giocatore è che il Milan superi le attuali difficoltà nel migliore dei modi. Lui non scalpita per andar via, ma le opportunità sono ghiotte. E non può non prenderle in esame, visto che i pretendenti sono tutti di primissimo piano. Di sicuro con Pirlo non potrà più essere rinviato il tema economico. Lui si sente da prima fascia e dopo questo Mondiale ancor di più...