La formazione di Wigan, Lancashire, è nata nel 1990: Richard Ashcroft (voce, chitarra), Nick McCabe (chitarra), Simon Jones (basso), Peter Salisbury (batteria). Entrata nei cast della Hut Records nel settembre 1991, non ha avuto difficoltà a rispondere alle aspettative di chi l'aveva già apprezzata dal vivo con una serie di singoli - "Ali in the mind", "She's a superstar" e "Gravity grave" - tutti collocatisi in cima alla classifica britannica del rock indipendente nel corso dell'anno seguente. Nel giugno 1993 usciva l'elegante album d'esordio, "A storm in heaven", lavoro veramente ambizioso che oggi si può considerare un classico della psichedelia anni Novanta. Pur confermando pienamente il potenziale che i media avevano identificato nel gruppo, l'album non riuscì a innescare i convenzionali meccanismi che portano al successo: i Verve, malgrado il foro indubbio fascino, risultavano un po' sfuggenti e troppo - giustamente - attaccati ai loro ideali. All'epoca Richard disse: "Non penso che potremo mai ottenere ciò che vogliamo. Appare impossibile ma proprio questo è il punto: insistere a mirare ancora più lontano..."
L'avventura proseguì in America: dopo il successo di "Slide away", singolo tratto dal primo album, il gruppo affrontò una massacrante serie di spettacoli nell'ambito del tour 'Lollapalooza' del 1994 prima di tornare in Europa per partecipare ai principali fest¡val dell'estate. I Verve rientrarono nello studio di registrazione nel novembre 1994 per lavorare su un repertorio di brani da cui alla fine emerse "A northern soul", pubblicato l'anno dopo. L'album dimostrava con piena evidenza che era stato raggiunto un eccezionale livello di raffinatezza e ciò è diventato ancora più chiaro con il passare del tempo. "A northern soul" possiede qualità destinate a durare: contemporaneamente robusto e fragile, denso e e melodico, abrasivo e sfrenato, si è inserito tra gli episodi più significativi della musica degli anni Novanta. Richard ne definì il tema in questi termini: "E' un personaggio che attraversa dodici diverse esperienze di dolore, esaltazione, sesso, perdita, romanticismo... tutte queste emozioni sono compresse nell'album.
Da "A northern soul" uscirono tre singoli: "This is music", "On your own" e un vero classico, "History" (settembre 1995). Le ultime pubblicazioni dei Verve per quasi due anni, periodo durante il quale il grande risultato ottenuto con l'album è stato pienamente compreso e riconosciuto: il gruppo è diventato fonte d'ispirazione per altri musicisti e punto di riferimento per i giornalisti specializzati. Agli entusiasmanti singoli "Bitter sweet symphony" e "The drugs don't work" segue ora il terzo album, "Urban hymns", lavoro di livello straordinario; prodotto e mixato dai Verve insieme a Chris Potter (con l'iniziale assistenza di Youth), confermerà anche quel successo commerciale sempre apparso a portata di mano per la formazione di Wigan ma fino a quest'anno misteriosamente sfuggito. I Verve - da qualche tempo ai quattro componenti originali (Ashcroft, Jones, McCabe e Salisbury) s'è aggiunto Simon Tong, vecchio amico del gruppo, alle tastiere e chitarre, presente anche nelle nuove registrazioni - hanno riscosso consensi entusiastici partecipando ai principali festival rock dell'estate: particolarmente acclamata la loro esibizione a Reading. Nel 1999, dopo molte speculazioni, i Verve annunciarono il loro scioglimento. Richard Ashcroft decise di intraprendere la carriera da solista, e Peter Salisbury si unì a Richard alle percussioni. Simon Jones decise di unirsi alla nuova band di John Squire (ex-Stone Roses)....