da IV il mar set 13, 2005 9:11 pm
SLOVACCHE DI TUTTO IL MONDO, SLOUNIAMOCI - Esordio in Champions contro una temibile formazione che non sapevamo manco giocasse in Europa. All'inizio della partita accade un curioso caso diplomatico: il presidente dell'Artmedia accoglie Facchetti con un ampio gesto dell'ombrello, credendolo un tipico formalismo di tradizione italiana. Il dirigente nerazzurro non ci sta e gli sferra una sonora centra che l'omologo interpreta come un ulteriore bizzarro costume della Penisola. In nome della nota ospitalità slovacca, per compiacere la delegazione nerazzurra, è scattata a questo punto una colossale zuffa, nella quale Bedy Moratti è stata colpita selvaggiamente a mo' di omaggio. Al termine del pestaggio i membri del Bratislava hanno poi offerto ai rappresentanti nerazzurri della svitshtka, la gustosa zuppa di farro tipica delle regioni balcaniche. Intanto, a dispetto della voce che lo vorrebbe presuntuoso, un Mancini sicuro di sé organizza un tour guidato della città proprio all'ora della partita: i giocatori arrivano in tempo per il fischio iniziale solo perché a Bratislava non c'è un cazzo da vedere. La gara non ha storia e offre l'occasione per provare la tattica del turn-over-astuto tra Veron e Pizarro: non volendoli avvicendare con le sostituzioni offrendo spalla alle polemiche dei giornali, nei nuovi schemi del tecnico interista, i due si faranno espellere a turno durante i match inutili liberando il posto all'altro per via alla squalifica.