È stato rinvenuto alle 15.30 al centro del fiume Adda, dopo estenuanti ricerche durate l’intera mattinata e parte del pomeriggio, il cadavere di E.M., il giovane gettatosi dal ponte di Paderno e di cui non si avevano più notizie dall’alba. I sommozzatori dei vigili del fuoco di Milano, assieme alle squadre del distaccamento di Merate e Lecco, hanno scandagliato l’intero tratto del fiume che scorre sotto le arcate del San Michele e, solamente a metà pomeriggio, i sommozzatori hanno rinvenuto il cadavere del giovane. Si tratta di E.M. del 1979 residente a Lodi con la famiglia, celibe, operaio. Il 26enne, questa mattina, era uscito di casa dopo aver palesato l’intenzione, la sera precedente, di mettere fine alla sua esistenza. A bordo dell’auto, di proprietà della mamma, E.M. dal milanese ha raggiunto Paderno e ha spento i motori sulla sponda bergamasca. Lì, con una sedia sottobraccio, ha percorso il San Michele e si è fermato proprio in prossimità del cartello che divide i due territori di competenza. Come se avesse studiato a tavolino la scena, il giovane ha aperto lo sgabello di legno, vi è salito sopra e si è gettato nel vuoto.
Un volo di oltre 70 metri che non gli ha lasciato scampo. Nessuno si è accorto di quanto accaduto anche perché, a quell’ora, il traffico non è ancora elevato, ma i primi sospetti si sono avuti alla vista della sedia, appoggiata alla cinta di protezione. Qualcuno deve aver avvertito le forze dell’ordine dell’inquietante “particolare†al centro del ponte e da lì sono partite le ricerche. Carabinieri, polizia locale e vigili del fuoco si sono assembrati sulle rive dell’Adda nella ricerca affannosa del presunto suicida. In un primo momento i vigili del fuoco di Lecco e Merate su un gommone e con un’apposita lente inserita in un cono di plastica che funge da ingrandimento, hanno perlustrato decine di volte lo specchio compreso fra le due dighe. Nonostante la corrente fosse praticamente inesistente, il fondo limaccioso ha però impedito ai vigili del fuoco di poter scorgere dalla superficie qualunque traccia del giovane. L’intervento di una squadra di sommozzatori e dell’elicottero si è resa così indispensabile. Da Trezzo d’Adda i sub hanno raggiunto il San Michele e si sono immersi nelle acque del fiume, in tarda mattinata. Le ricerche hanno dato esito positivo solamente alle 15.30 quando, circa al centro del fiume, proprio sotto il punto da cui li giovane si era gettato, è stato rinvenuto il cadavere.
da Merateonline.