Prandelli: "qui per costruire una squadra vincente"
10/06/2005
Cesare Prandelli è stato presentato questa mattina allo Stadio Franchi alla presenza del Presidente viola Andrea Della Valle. Strette di mano e sorrisi per la prima uscita in viola del tecnico di Orzinuovi. Ecco le sue dichiarazioni alla stampa:
"Io ed i Della Valle ci siamo trovati soprattutto per dei valori comuni, ci siamo incontrati per la prima volta in un momento per me difficile e ho capito di avere davanti persone di grande spessore umano. Il nostro è un progetto che coinvolge tutti, la proprietà , l'allenatore, i giocatori, la città ... e spero che questo ci possa portare a raggiungere grandi traguardi. Non sono venuto prima, mentre la Fiorentina lottava per restare in A, per il rispetto che ho per la Roma ed anche perché era un momento di non completa serenità da parte mia.
Non ho avuto difficoltà a scegliere Firenze ma per me i rapporti interpersonali sono fondamentali e vengono prima di tutto. Non ho preoccupazioni particolari per il mio futuro..Certo, se sfogliassi l'almanacco mi spaventerei perché la Fiorentina ha una storia e una tradizione di assoluta importanza. Spero solo di fare del buon calcio con i mezzi che avrò a disposizione. Il primo lavoro da fare è un lavoro di mentalità .. Dobbiamo creare un gruppo che lavori con responsabilità , che dia un immagine positiva, e rispecchi in campo lo spirito del tifoso viola. Cercheremo di dare al calcio un po' di cultura sportiva.
Non dobbiamo vergognarci di dire che siamo ambiziosi.. Dobbiamo esserlo ma nei giusti modi e nei giusti tempi. Diventa tutto più facile per un allenatore e per un giocatore se alle spalle c'è una società seria come la nostra. Il calciatore si deve sentire protagonista, importante ma non indispensabile. Se ho un progetto tattico in mente? Si, ma sarà il campo e gli uomini a determinare il nostro atteggiamento. Ma non dovremo essere rigidi, dovremo solo apprendere delle conoscenze da applicare in campo. Ci sono dei giocatori un po' inesperti che hanno molto da imparare.. Starà a me insegnare loro le conoscenze necessarie e pretendere di vederle applicate sul terreno di gioco.
Firenze per me è un punto d'arrivo.. ci sono tantissimi allenatori che vorrebbero allenare qui, penso di essere un privilegiato. Creare una mentalità vincente vuol dire andare a giocare ovunque allo stesso modo, in casa ed in trasferta. Mi auguro di poter dire già fra qualche mese che la Fiorentina è temuta, sia in casa che fuori casa. Il mio contratto di un anno soltanto? Il primo motivo è scaramantico, e poi anche perché non voglio essere di peso a nessuno se nel corso dell'anno ci saranno delle difficoltà . Non posso giudicare cio che è accaduto alla Fiorentina in questo anno, posso dire che non basta avere dei nomi altisonanti nel calcio e non conta neanche il proprio passato. E' la motivazione, il fatto di non sentirsi appagati, l'unità del gruppo che è importantissima.
La nostra volontà è quella di confermare dei giocatori che abbiano delle motivazioni alte. Il settore giovanile? Mi sembra giusto che le sinergie tra la prima squadra e le squadre dei giovani si uniscano. Sono convinto che giocare bene alla lunga paga, non è sempre vero che i risultati sono indipendenti dall'estetica del gioco. I risultati si raggiungono con il gioco, poi il discorso del divertimento è una cosa soggettiva. L'importante è avere una squadra che non abbia paura, che giochi con la sua personalità in ogni situazione e si adatti ai momenti difficili.
L'obiettivo è quello di costruire una squadra vincente.. ma non ci poniamo dei limiti o dei traguardi. Ci metteremo in discussione ogni settimana, per capire i nsotri errori e migliorarci. A chi sono legato come allenatore? Trapattoni è stato per me un punto di riferimento, Sacchi è stato un grande tecnico. Nakata? L'ultimo campionato importante Nakata l'ha fatto con me quindi dovrebbe ricordarsi di quel campionato. Molto spesso sono i giocatori che non giocano che fanno il gruppo.. se il giocatore si sente indispensabile questa non può essere casa sua. Se vogliamo creare un progetto che duri dobbiamo essere pazienti.. Alla gente non dobbiamo buttare il fumo negli occhi, io non ho timore della fame di vittoria dei tifosi della Fiorentina".
fonte fiorentina.it