da Starframe il mer giu 08, 2005 9:49 am
Riposto qui la mia recensione..sono del parere che poteva essere un capolavoro, ma purtroppo ci sono un paio di pezzi che non dovevano essere sull'album, che secondo me rovinano un pò il tutto. Un album comunque di indiscusso valore.
Square one=Il primo pezzo dei dischi dei Coldplay diventa sempre più una sorpresa man mano che si va avanti. Parte come una colonna sonora di un film di Kubrick, poi prende ritmo e diventa molto trascinante, prende ispirazione daii Radiohead di Hail to the thief, ma può essere compresa a pieno solo dopo un pò di ascolti
8/10
What if=Seguono i veri Coldplay, ma qui non si tratta della solita ballata anonima...questa è un'opera che lascia il segno al meno quanto fece all'epoca Trouble. Linee di canto stupende, perfetto matrimonio tra la voce di Martin e il sound globale.Sublime
9,5/10
White Shadows=Dopo le altezze raggiunte da What if spazio ai Coldplay più ritmati, che si lasciano influenzare anche dai nuovi nomi della scena musicale inglese (Franz Ferdinand su tutti). Un bel pezzo che interrompe l'epicità per dare risalto ad una sezione ritmica che in questo disco fa a pieno il suo dovere.
8/10
Fix you=Torna l'intimità dei Coldplay..un pezzo delicato,lento e sognante che riporta alle atmosfere di Parachutes. Geniale l'attacco chitarra-batteria a metà ,che eleva ancora di più il pezzo.
8,5/10
Talk=Uno dei momenti + alti ed emozionanti di X&Y è proprio Talk..un arrangiamento stupendo che spazza via la mia mente e mi riporta indietro nel tempo, ma senza sballottarmi, con stile,come scivolare lentamente.
9/10
X&Y=La title track è anch'essa un momento assai interessante, che riassume bene quanto è contenuto in questo disco.
Le influenze di Jeff Buckley e John Lennon si rivedono prepotentemente. Ritornello bellissimo e finale da orchestra
8,5/10
The speed of sound=Come è successo agli Oasis recentemente con Lyla, il primo singolo non è il momento + bello del disco e sembra qualcosa di già sentito. Il legame col precedente Rush of blood to the head è evidente, ma il prodotto è di piacevole ascolto
7,5/10
A message=Purtroppo avviene ciò che già avevamo visto 3 anni fa..ad un certo punto manca qualcosa e vi è il declino. Questo pezzo pur non dispiacendo aggiunge pochissimo all'album e non si presenta all'altezza della situazione
6,5/10
Low=Low è forse il pezzo peggiore dell'album. Il tema non è molto diverso da quello già fatto vedere da White Shadows, ma il risultato è totalmente diverso. Nonostante il ritmo sostenuto, la canzone non prende.
6-/10
Hardest part=Sicuramente più interessante quello che il successivo pezzo fa ascoltare. Nonostante i primi 7 pezzi siano superiori Hardest Part risolleva le sorti di una track list che aveva perso un pò la bussola.
7/10
Swallowed in the sea=Pezzo in stile Embrace, che però con Martin & co, con tutto il rispetto per i McNamara, diventa una bellissima ballata, da impatto. All'altezza della prima parte del disco
8,5/10
Twisted logic=Un pò come 2 anni fa fecero i Radiohead con Wolf at the door, i Coldplay chiudono con questo pezzo insolito dal sound un pò più duro(soprattutto nella batteria) rispetto al resto dell'album
7,5/10
Bonus track
Till Kingdom come=Johnny Cash?No sempre i Coldplay..bellissima ballata country che non meritava il ruolo di fantasma.
8/10
You can fuck off as far as I'm concerned