da gius il gio feb 24, 2005 9:49 am
alla fine un pareggio ci poteva anche stare...però leggi quello che dice la gazzetta che spiega quello che è successo (così non lo senti dire da me e non puoi dire che faccio commenti di parte...)
Il Milan zittisce l'Old Trafford
Ottavi di Champions: impresa dei rossoneri che battono 1-0 il Manchester con una prestazione super. Red Devils ammutoliti da Crespo al 33' della ripresa.
MANCHESTER, 23 febbraio 2005 - Alla fine i tifosi del Manchester United si sono chiesti che fine avesse fatto la palla. Questione di possesso, capacità di farla girare. E di non farla vedere all'avversario. Chiunque esso sia. Così il Milan, con una prestazione superlativa, sbanca l'Old Trafford dopo una prova chirurgica e perfetta. Dominando letteralmente i padroni di casa nella ripresa e vincendo grazie a Hernan Crespo, in gol al 33' dopo una papera di Carroll su bolide di Seedorf. A Sir Alex Ferguson alla fine non resta che applaudire gli avversari, proprio lui che temeva il gioco del Milan e, incredibile a dirsi, l'assenza di Shevchenko. Meno pesante, rosa alla mano, di quella di Ruud Van Nistelrooy, lasciato inizialmente in panchina dopo un forfait di tre mesi.
Ma la novità è del Milan. Stam non scende in campo; all'ultimo momento lo blocca un risentimento muscolare alla coscia destra. Tocca quindi a Cafu divorare la fascia destra, sulla linea di Gattuso che si immola alla causa andando a copire i vuoti lasciati dal brasiliano in fase di rilancio. Sotto coriandoli di neve lo spettacolo è da Old Trafford. Vanno veloci le due squadre. Il Milan fa girare magistralmente la palla e quando la mantiene a terra sfruttando i guizzi di Kakà e Seedorf per il Manchester è notte profonda. Ma non gli sono da meno i Red Devils. Straordinari quando ripartono, sfruttando soprattutto la fascia sinistra. Dirompenti, assatanati a tratti.
I Red Devils quando giocano come sanno fanno venire la pelle d'oca. Giggs, Keane e Scholes si pavoneggiano con deliziosi intermezzi che la difesa rossonera placa con ordine supremo. Ottima poi la linea arretrata del Milan che sale spesso per dare manforte al centrocampo. Old Trafford che trema quando Seedorf scheggia la traversa su punizione. Ma che rischia il coccolone due volte quando, prima Scholes, poi l'ottimo Fortune, gettano al vento una clamorosa occasione a testa. Capita, soprattutto nel secondo caso, quando la difesa rossonera è in inferiorità numerica per le bizze di Cafu che si attarda nei rientri. Chiedere a Gattuso, cento polmoni. Ma è perdonabile il Pendolino, instancabile e prezioso. Poi è il possesso palla del Milan a fare la differenza (52 per cento), anche se si sente la mancanza di uno uomo veloce capace di rubare ciò che trova negli spazi; tal Shevchenko, insomma.
Ripresa, nulla di nuovo. Ma che personalità il Milan. Palla al piede non fa ragionare il Manchester. Lo irretisce con una precisione matematica, lo destabilizza con ossessione machiavellica. Tutti bravi: Pirlo, che recupera decine di palle, Nesta, implacabile, Rui Costa, concentrato e diligente, Gattuso, già detto. Perfino Kaladze si esalta con una prova da altri tempi. Milan alto che ha un solo difetto: la mancanza del finalizzatore. Dopo 17 minuti Ferguson, anch'egli irretito, getta nella mischia Van Nistelrooy per il deludente Cristiano Ronaldo. Ma l'Old Trafford deve assistere a un monologo rossonero. Non c'è storia: il Milan schiaccia i diavoli rossi ammutolendo lo stadio. E' arriva il gol; strameritato. Lo segna Crespo sulla corta respinta dell'impacciato Carroll. Fuori Fortune e Gary Neville allora, dentro Silvestre e Saha. Ma è l'armata rossonera a sfiorare il raddoppio. C'è solo Milan, che non concede niente. Ambrosini, Costacurta e Serginho regalano polmoni a difesa della vittoria. Che arriva. Strepitosa! L'Old Trafford non delude mai.