da Promentory1985 il sab feb 05, 2005 8:23 pm
"Quale fascismo, era un saluto dell'antica Roma"
Di Canio torna sul deferimento scattato dopo il gesto fatto al termine del derby: "Mi rappresenta e ha origini che non c'entrano nulla con il fascismo. Apologia? Qualche ignorantello dovrebbe leggere la Costituzione"
Roma, 4 febbraio 2005 - ''Se sono arrabbiato? Per niente anche perche' so che in Italia funziona cosi'''. E' passato quasi un mese dal derby del 6 gennaio, ma il gesto fatto da Paolo Di Canio a fine match fa ancora discutere. ''Non e' che mi sia stato fatto un attacco, o una violenza - spiega il numero 9 riferendosi al deferimento - Non e' che dobbiamo nasconderci, quello che penso nella mia vita privata e politicamente parlando nel 2005 ancora non e' accettato ( Di Canio sul braccio destro ha tatatuata la scritta 'Dux', ndr), non solo dalla federazione, visto che si e' fatto tanto clamore per niente. Chi ha il potere deve prendere dei provvedimenti, il deferimento e' accettabile visto che cose simili sono state fatte da alti dirigenti; di sicuro mi sarei avvelenato se fosse scattata la squalifica, quello non l'avrei accettato''.
Il talento del Quarticciolo torna su quel braccio teso immortatalato dai flash sotto la curva nord, gesto che, spiega il biancoceleste, non ha nulla a che fare con il fascismo. ''Io vado avanti per la mia strada - specifica l'attaccante - anche perche' non faccio del male a nessuno, neanche con i miei gesti come qualcuno ha provato a dire. Quello e' un saluto che mi rappresenta e ha origini che non c'entrano nulla con il fascismo, ma viene da una storia che mi rende orgoglioso visto che sono nato a Roma e sono romano - insiste deciso - Forse qualcuno lo dimentica o fa finta di non saperlo, ma io so benissimo di cosa parlo: sono orgoglioso perche' quando ero in Inghilterra sentivo parlare dell'Impero romano che loro sono costretti a studiare e devono vedere ancora gli acquedotti che vanno fino in Scozia; gia' perche' i romani sono arrivati fino a li'''.
''Qualcuno ha parlato di apologia di reato - spiega ancora il "protagonista" dell'ultima stracittadina - ma e' ridicolo perche' basta leggere la Costituzione. Non e' apologia se tu dopo un saluto simile non fai seguito con atti equivoci, cioe' se non prendi un bastone e lo spacchi in testa a uno o magari inneggi a motti del periodo - conclude - Percio', qualche ignorantello dovrebbe leggere la Costituzione prima di parlare. Io ho la terza media, ma qualcosa del mondo so e, soprattutto, so come si vive''.