da BASIK il dom dic 19, 2004 11:01 pm
Per colpa di Mussolini sono morte miriadi di persone perché ha portato l'Italia in guerra quando non poteva permetterselo e senza un vero motivo se non per vanità nazionale.
Mussolini mandava gli oppositori politici al Confino (e non facevano la vacanza come dice Berlusconi).
Mussolini ha fatto le leggi razziali (per questi molti ebrei italiani sono stati trovati facilmemte dai tedeschi).
Mussolini ripudiava la democrazia (= potere del popolo).
Alcune persone (tra cui mia nonna) lo ricordano bene perché dicono che ai suoi tempi nessuno rubava altrimenti gli avrebbe tagliato le mani (al ladro). Io preferisco qualche ladro in più ma niente mani tagliate dallo stato, altrimenti ci sarebbero mani tagliate in più in generale perché uno dice: "Se lo fa lo stato, lo faccio anch'io", ecc., ecc.
Inoltre, faceva sentire gli italiani importanti, in quel periodo eravamo convinti di essere potenti, mentre in realtà non contavamo niente e nessuno ci cagava, come ha dimostrato la guerra.
Cosa c'è di peggio di essere convinti di qualcosa che non è vero? Preferisco considerarmi una nullità e lavorare sul non esserlo più che essere convinto di essere quello che non sono e rimanere una nullità .
La gente italiana è andata in guerra (inutile, noi non c'entravamo niente) pensando di essere potente e protetta e invece è morta, presa in giro.
Non ci sono posizioni politiche, questi sono dati oggettivi.
Bastava già il fatto che era un dittatore, il potere dev'essere di tutti, non di una persona sola.
W la democrazia
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BASIK il dom dic 19, 2004 11:08 pm, modificato 1 volta in totale.
Quando vennero a prendere gli ebrei
Io rimasi in silenzio perché non ero ebreo
Quando vennero a prendere gli omosessuali
Rimasi in silenzio perché non ero omosessuale
Quando vennero a prendere i comunisti
Rimasi in silenzio perché non ero comunista
Quando vennero a prendere gli zingari
Rimasi in silenzio perché non ero zingaro.
Poi vennero a prendere me
E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa.
Martin Niemöller