1) chitarre elettriche al minimo storico - e non se ne sente la mancanza
2) le pesanti melodie vocali e Alan White i più grandi limiti dell'album (speriamo che il nuovo batterista abbia le palle di dire a Noel: 'no, adesso faccio una cosa che voglio io')
3) benvenuta sperimentazione sonora!
4) eccellente lavoro di missaggio di Mark Coyle
5) unico neo "I can see a liar" - di cui nessuno sentiva davvero il bisogno
6) la decadenza del vecchio modello compositivo di Noel è evidente quando vuoi a tutti i costi cambiare canzone durante
Where did it all go wrong e sunday morning call (non brutte canzoni eh? ma niente di nuovo all'orizzonte)
7) roll it over non è la nuova champagne supernova, è un'atmosfera diversa e inconsueta per gli oasis
Voto: 8.
Commento: Sicuramente il migliore degli ultimi tre album. Ma rimane un'isola felice. Una strada che è stata abbandonata troppo presto.
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