il mondo ultras è finito

Per il gioco più bello al mondo molto vicino ai fratelli Gallagher tifosi del Manchester City e per tutti gli altri Sport

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Messaggioda johnlord il lun nov 12, 2007 6:39 pm

Secondo me in alcune città far giocare ha contribuito a mantenere il clima più tranquillo. A partita sospesa tutta quella gente si sarebbe trovata per strada, e non penso che sarebbero andati tutti a casa pacificamente.

Ribadisco che per me non c'entra nulla col calcio la morte del ragazzo.
Non è morto un tifoso della lazio (questo è stato l'altro errore, caricare tutto sul calcio anche quando non c'entra nulla, come se in Italia si vivesse solo di questo cazzo di sport), è morta una persona che dedicava una parte probabilmente minima del proprio tempo e delle proprie energie a una sua passione.
Chi ha sparato non ha sparato ad un tifoso o ad un ultras violento, perchè é impossibile che possa aver capito da 70 metri di distanza e con un autostrada di mezzo che la rissa (o presunta tale) fosse scaturita per motivi di tifo.

Se nell'autogrill avesse sparato un rapinatore, ad esempio, pensi che i media avrebbero detto "Rapinatore uccide ultras della Lazio"?
Io non credo.

Io il calcio, in questa storia, non ce lo vedo.
Lo vedo nell'irresponsabilità dell'informazione, che ce l'ha tirato dentro perchè fa notizia.
E lo vedo nei dementi che hanno fatto la guerra civile ieri.
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Messaggioda kaa il lun nov 12, 2007 6:44 pm

johnlord in linea generale il tuo discorso è giusto, ma avendo sbagliato tutto fin dall inizio nella comunicazione ed essendo totalmente incapaci di controllare le reazioni dei tifosi andavano sospese secondo me per dare un segnale di equità tra le morti di un tifoso e un poliziotto anche se totalmente differenti, perchè questa l'hanno fatta essere, una morte di calcio anche se non c'entra nulla
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Non ci gioco più, non mi piace più..E non fa per noi, non somiglia a noi...Questo calcio degli affari, dirigenti ed impresari...Questo è un grande bluff
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Messaggioda columbia83 il lun nov 12, 2007 6:49 pm

johnlord ha scritto:Secondo me in alcune città far giocare ha contribuito a mantenere il clima più tranquillo. A partita sospesa tutta quella gente si sarebbe trovata per strada, e non penso che sarebbero andati tutti a casa pacificamente.

Ribadisco che per me non c'entra nulla col calcio la morte del ragazzo.
Non è morto un tifoso della lazio (questo è stato l'altro errore, caricare tutto sul calcio anche quando non c'entra nulla, come se in Italia si vivesse solo di questo cazzo di sport), è morta una persona che dedicava una parte probabilmente minima del proprio tempo e delle proprie energie a una sua passione.
Chi ha sparato non ha sparato ad un tifoso o ad un ultras violento, perchè é impossibile che possa aver capito da 70 metri di distanza e con un autostrada di mezzo che la rissa (o presunta tale) fosse scaturita per motivi di tifo.

Se nell'autogrill avesse sparato un rapinatore, ad esempio, pensi che i media avrebbero detto "Rapinatore uccide ultras della Lazio"?
Io non credo.

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quoto tutto.


tra l'altro se ora vogliono sospendere il campionato, o lo fanno a tempo indeterminato fino a quando non si diventa consapevoli che situazioni come bergamo non saranno più possibili, o è inutile fermarsi quel mesetto per poi ritornare coi casini dopo qualche tempo.
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Messaggioda abraxas86 il lun nov 12, 2007 8:07 pm

non ho letto le ultime due pagine di questo topic.... però anche a me tutto questo suscita rabbia e tristezza sia per i fatti che il contesto in generale(la diffusione delle informazioni).

cadono le braccia... :|
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Messaggioda ange il lun nov 12, 2007 9:50 pm

tutti quelli che inveiscono contro la polizia e provano un sentimento (ingiustificato) di rabbia verso le forze dell'ordine dovrebbero vergognarsi.
ma infami di che? infami perchè?
perchè forse vanno allo stadio e mettono a rischio la propria vita per difendere la parte sana del calcio? perchè cercano di proteggersi dagli infami, loro si, che vanno allo stadio per fare la guerra e istigare violenza e odio?
perchè magari hanno paura di non poter tornare a casa, prestando un servizio straordinario qual'è quello della vigilanza negli stadi, e cercano di difendersi dagli ultras?
Ma andiamo... Ai poliziotti secondo voi fa piacere dare manganellate? Il discorso è che gli stadi sono ormai zona franca per i delinquenti che nel corso degli anni hanno sempre più peggiorato la situazione. I poliziotti rischiano di più andando allo stadio che facendo la ronda.
Il calcio è marcio proprio perchè le persone che ci ronzano intorno sono marce. In primis gli ultras, che si credono Dio in terra durante le partite.
Se si è creato questo clima d'odio è solo colpa degli pseudo tifosi che hanno dichiarato guerra aperta alle forze dell'ordine perchè colpevoli di proteggere la parte sana del calcio e colpevoli di difendere la propria vita dal loro vandalismo.
Per risolvere la situazione, ci vogliono norme dure e severe e determinazione... da parte di tutti.
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Messaggioda leonard_shelby il lun nov 12, 2007 11:16 pm

troppo spesso si proteggono i poliziotti che pestano le minoranze attraverso il ricordo di chi veramente con la divisa lavora al fianco del cittadino e della legalità
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Messaggioda liam.1982 il mar nov 13, 2007 8:20 am

Riporto qui un articolo di tgcom di questa mattina riguardante la tragedia di domenica

Tifoso ucciso,rissa per uno sguardo
Insulti e ombrellate e poi lo sparo
E' bastato uno sguardo storto, un paio di insulti e alla fine si è passati a ombrellate e bottigliate: così è iniziata la rissa tra laziali e juventini nell'area di servizio di Badia al Pino. A raccontare i particolari alla Gazzetta dello Sport è uno degli amici di Gabriele Sandri, il ragazzo rimasto ucciso. "Quando abbiamo sentito la sirena della polizia ci siamo infilati in auto per scappare, e lì abbiamo sentito il colpo di pistola. Uno solo".
"Uno ci ha guardato male"
Francesco, Federico, Marco e Simone erano i compagni di viaggio di Gabriele. Sono loro che fanno sapere, non direttamente visto che sono indagati per tentate lesioni aggravate, quello che è successo la maledetta domenica. Il gruppo di laziali diretti a Milano si sono trovati davanti alcuni juventini fermi come loro per una sosta all'autogrill. "Con gli juventini non c'è stata una vera rissa - dice Francesco a un amico - uno ci ha guardato male, gli abbiamo detto 'cazzo guardi' e lui mi ha tirato una bottigliata al braccio". Poi c'è stata la reazione: "Abbiamo iniziato a tirare delle ombrellate, poi si è sentita la sirena è c'è stato il fuggi-fuggi".
"Marco - prosegue il racconto della Gazzetta - è stato leggermente investito dagli juventini, siamo saliti in auto e lì abbiamo sentito il colpo di pistola. Uno solo, non ci siamo accorti subito che Gabbo era stato colpito".
C'è un testimone contro il poliziotto
E' indagato per omicidio colposo l'agente che ha sparato uccidento Gabriele Sandri. Ma il questore di Arezzo, Vincenzo Giacobbe, non esclude che l'ipotesi di reato possa aggravarsi, anche in base alle testimonianze. Tra queste, quella di un commerciante romano, che agli investigatori ha raccontato di aver visto l'agente sparare "impugnando la pistola con entrambe le mani". "Le braccia erano tese - ha aggiunto -. Non mi sembra sparasse in aria, anzi...". Poche ore più tardi, anche il questore, riferendosi ai "primi esiti delle perizie" ha spiegato che uno dei due colpi è stato sparato ad altezza d'uomo.
La dinamica della vicenda inizia a prendere corpo. "Abbiamo detto fin da subito che la responsabilità era del poliziotto della stradale", ha spiegato Giacobbe durante una conferenza stampa. Il questore ha poi aggiunto che l'ogiva trovata sul cadavere è compatibile con quella delle pallottole utilizzate dalla polizia. Per Giacobbe "è probabile" che l'agente, Luigi Spaccarotella, 31 anni, "abbia cercato di sparare alle gomme dell'auto: se è cosi' - ha aggiunto il questore - ha preso un rischio enorme".
Attese prime analisi scientifiche
E' prevista nelle prossime ore la consegna al magistrato dei primi risultati delle analisi scientifiche svolte dagli investigatori della polizia nelle aree di servizio dell'A1. Per due giorni gli agenti della scientifica hanno setacciato le aree di servizio, l'una di fronte all'altra, dove si trovava Gabriele, la Badia al Pino nord, e quella dalla quale ha sparato l'agente accusato dell'omicidio, la Badia al Pino sud. Per la ricostruzione della vicenda, saranno indispensabili anche gli esiti dell'autopsia svolta sul cadavere della vittima. (TGCOM 13/11/2007)
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Messaggioda vito il mar nov 13, 2007 8:42 am

ma cazzo....tutti in galera...sbatterei tutti quelli in galera..nella stessa cella con lo sbirro!!!

teste di cazzo!!!! sono solo delle teste di cazzo!!!1
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Messaggioda velez il mar nov 13, 2007 9:05 am

Intanto il Ministero dell'Interno riferisce che nel gennaio 2002 prima di un Milan-Lazio di coppa Italia, Gabriele Sandri fu fermato dalla polizia davanti allo stadio di San Siro con coltelli, martelli e cacciaviti. Denunciato, venne assolto al processo e punito con un momentaneo provvedimento Daspo, ossia il divieto di assistere a manifestazioni sportive.

(La Stampa)
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Messaggioda liam4ever il mar nov 13, 2007 10:04 am

magari era tra il gruppo dei fermati ma non aveva niente di quegli arnesi
IVAN CORDOBA, PIPPA CON GLI ULTRAS.. IVAN CORDOBA, C'HA LA BAMBA BUONA!!

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