da STEKKIA il mar mag 25, 2010 9:34 am
Adriano: «Roma, arrivo»
IL MESSAGGERO - «Vou embora».Adriano rompe gli indugi e annuncia la scelta di lasciare il Flamengo. «Vado via», ha confidato nel weekend ad amici e non solo. Le parole di ieri del vice-presidente del club carioca, Heilo Ferraz, lasciano intendere come l’eco della sua decisione sia arrivato anche nel quartier generale della Gavea: «Inutile negarlo – ha ammesso – sappiamo che le possibilità di trattenerlo sono pochissime anche perché l’offerta che ha ricevuto dalla Roma è molto allettante. Non resta che attendere che comunichi ufficialmente la sua decisione». Ogni momento potrebbe essere quello buono: di certo, c’è che l’Imperatore ha deciso di lasciare il Brasile.
Motivo? Con l’eliminazione nella Libertadores e la mancata convocazione per i mondiali non ha più motivo di restare a Rio de Janeiro. Senza considerare che i suoi rapporti con il Flamengo, con il quale ha vinto un Brasileirao e il titolo di capocannoniere, sono ridotti al minimo.
Complice, l’avvento del nuovo presidente Patricia Amorim, che ha cambiato radicalmente il modo di rapportarsi con lui, arrivando a multarlo per non essersi presentato il 1 maggio agli allenamenti. Un’abitudine, per la quale il vecchio tecnico Andrade (licenziato un mese fa insieme all’ex vicepresidente Braz, persone con le quali l’attaccante aveva legato moltissimo) aveva chiuso più di un occhio.
Da gennaio, infatti, Adriano ha saltato ben 14 sedute (e ieri si è limitato a palleggiare con le infradito ai piedi) ma i suoi 35 gol in 47 gare hanno più volte messo tutto a tacere. Fra 5 giorni scade il suo contratto e finisce quello che in modo tacito aveva concordato nel momento della rescissione con l’Inter: un anno sabbatico in patria, nel quale non avrebbe potuto accettare offerte da altre società europee. Un modo, da parte di Moratti, per cautelarsi visto che più della Roma, almeno a Rio, negli ultimi tempi il nome dell’Imperatore era stato accostato al Milan. Più volte Leonardo (amico personale della Amorim) aveva parlato con lui, cercando di capire se volesse tornare in Italia. Ora, però, l’addio del tecnico ha raffreddato l’ipotesi rossonera. Le valigie di Adriano, che ieri ha ricevuto la “benedizione†di Juan – «Abbiamo bisogno di uno come lui» - sono pronte.
Alla Roma, ha fatto una richiesta ben precisa: ingaggio di oltre 4 milioni di euro. Oltre ai 2,5 milioni che guadagna dal club carioca, infatti, al momento ne prende oltre 1,5 da alcune sponsorizzazioni che finiscono direttamente nelle sue tasche (Olimpikus, Hypermarcas e Coca Cola).
Il ds Pradè ha proposto un triennale da 3 milioni a stagione, premi compresi, e ora attende un sì, pronto a partire per il Brasile già da stasera, visto che nel pomeriggio ci sarà l’atteso incontro fra Gilmar e la proprietà del Flamengo.
In realtà il sogno della Roma sarebbe Amauri ma la pedina, Mexes, che servirebbe per convincere la Juventus, potrebbe esser sacrificata per far cassa e riscattare così Burdisso.
Tornando all’Imperatore, c’è un particolare da non sottovalutare: nell’accordo esiste una clausola che prevede la rescissione (senza penale), qualora Adriano non tenesse un comportamento d’atleta. Un modo per cautelarsi poiché le vicende che nel recente passato lo hanno visto protagonista fuori dal campo non sono poche. Oltre ai problemi di alcoolismo, ammessi da lui stesso dopo la morte del padre, si va dalle travagliate storie d’amore culminate con liti furibonde, all’accusa di aver comprato una moto per conto del trafficante di droga Mica. Storie che vuole mettersi alle spalle. La Roma è la chance che non intende lasciarsi sfuggire.
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