PinGuido ha scritto:Ok, divido per punti il tuo discorso e ti rispondo nel quotePromentory1985 ha scritto:1)... mi ha fatto venire profonda amarezza. non tanto per gli scontri di piazza, inevitabili in un contesto del genere
Ti assicuro che sarebbero stati evitabilissimi se ognuno si fosse fatto i cazzi propri (e parlo di chi era li per creare disordine alla manifestazione).
Ma sai qual'era il loro obiettivo? Che la gente ne parlasse dopo per non parlare dei motivi della manifestazione!
Cazzo se ci sono riusciti!
2)quanto per i contenuti della protesta che non mi ha lasciato dubbi e confermato quello che penso degli studenti: sono tutte pecore, altro che spiriti liberi amanti della cultura e che vogliono studiare!
sono pecore che si muovono come gregge urlando e sbraitando contro qualcosa che nemmeno loro sanno bene che cosa. c'è chi dice che protesta contro i tagli(questa è la piu gettonata), chi perchè non vuole il maestro unico, chi perchè chiuderebbero le scuole di montagna, chi perchè non ritiene giusto il grembiule.... ma sopratutto chi, come testimoniato da matrix qualche giorno fa, pur occupando, dichiara di non essere informato abbastanza sulla riforma.
No Cla... non puoi scendermi a questi livelli bassi bassi.
Ma tu credi veramente che quando forza italia porta in piazza la gente (e l'anno scorso è successo a Perugia anche se nessuno è mai riuscito a spiegarmi bene il motivo se non "è contro il governo Prodi") ogni singola persona sa a puntino il motivo per cui è in piazza?
E Matrix ne intervisterà 100 o 200 prima di trovare quei 3 o 4 che non lo sanno, poi li manda in onda. Questo però dovresti saperlo, mi sembra di fare discorsi idioti, anche perchè per quanto Mentana si proclami di sinistra il suo programma resta su mediaset e ovviamente fanno il loro gioco.
3)una considerazione tecnica: la legge gelmini (come stato già detto per altro) non può essere definita una riforma, ma soltanto una razionalizzazione per adeguarsi ai famosi tagli previsti dalla finanziaria, ma i "colti" studenti italiani continuano a dire che la legge gelmini taglia i fondi a tutta l'istruzione. a tal proposito sono state divertenti anche le proposte di referendum di alcuni politici che evidentemente non sanno che sulla legge finanziaria non si possono proporre referendum (tanto per citare la bonino: "su che cosa vogliamo farlo il referendum? sui grembiulini?").
La legge Gelmini è una leggee in quanto legge può essere promosso da un comitato di cittadini (500mila) un referendum abrogativo (vedi legge ordinaria, ma dovresti saperlo insomma...). La finanziaria è quella che da il via a leggi come queste, si. Ed è anche per questo che poi ci si incazza. Ma come, se mi dici che il maestro unico è meglio quando lo fai solamente per rientrare nei tagli allora mi prendi per il culo come al solito! E i "colti studenti italiani" come li definisci te (informati e diventa colto anche tu) non dicono che la Gelmini taglia i fondi all'istruzione (oddio forse i famosi 3 o 4 che hai visto a matrix si, non lo metto in dubbio) ma da una parte dicono che la legge gelmini è una cazzata per vari motivi (che non sto ad elencare perchè ne ho parlato ampiamente prima e ho espresso il mio punto di vista), ma da un'altra parte protestano gli universitari per la 133!
[Continuo più avanti]
4) ma la cosa più triste è che, specialmente nell'ambito universitario, la strumentalizzazione POLITICA (e lo grido) di questa manifestazione si vede dal fatto che gli studenti sfilano con e soprattutto PER i professori!
ma dove s'è visto mai?? ma quando mai gli studenti devono scendere in piazza per difendere gli interessi di professori e ricercatori?
Eh hai visto? Hanno fatto talmente tanto casino che hanno obbligato tutti ad andare in piazza... studenti docenti e personale! Stai tranquillo che ogni categoria ha le sue motivazioni, non sentire quei 3 o 4 ignoranti che intervistano a Matrix, senti chi sa i motivi per i quali è li, senti la maggioranza delle persone! Se veramente ti interessa sapere quanti ignoranti ci sono vai in una piazza a caso e domanda tu stesso per vedere quanti ne trovi che non ti sanno spiegare il motivo per cui sono li.
5) questo vuol dire essere talmente accecati da motivazioni politiche per nascondere i veri problemi dell'università italiana:
da quanto tutti sono accecati da motivazioni politiche sfilavano studenti di destra e studenti di sinistra insieme e quando chi parlava sottolineava di non farne un discorso politico e, qualora ci fossero state, di eliminare ogni bandiera con un simbolo politico, ti assicuro che erano tutti molto d'accordo.
6) -non abbiamo un ateneo tra i primi 150 del mondo
tagliamogli 5 miliardi che poi ce l'avremo di sicuro!
7) -abbiamo il doppio dei corsi di laurea della media europea. tutto questo perchè? per regalare cattedre a sbafo.
Bene! Iniziamo ad eliminare le lauree inutili allora! E' un primo modo per iniziare a recuperare soldi.
8) -con molte lauree non trovi lavoro manco a pagarlo oro. perchè? perchè l'università è aperta a tutti, a chi ha voglia di studiare e a chi no, non è meritocratica ne selettiva, in questo modo la laurea è considerata come un secondo diploma.
Potrebbe essere un inizio per proporre i test di ingresso in tutte le facoltà . Ma non mi sembra sia una cosa che è stata proposta!
9) -i professori universitari non fanno questo per mestiere, ma spesso come secondo lavoro e per giunta non vanno in pensione finchè non lo decidono loro.
Fissa un limite di età non superabile per un professore! E' stato proposto?
10) -abbiamo un numero di persone occupate nel settore dell'istruzione che è piu del doppio della media europea
Vabè, quindi? Ne elimini centinaia di migliaia dicendo che è giusto il maestro unico?Ogni 10 vecchissimi che escono dall'università ne assumi massimo 2?
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11) -in alcuni atenei si spende il 101% delle risorse per pagare stipendi (sentita su radio 24 qualche giorno fa). poi dicono che non ci sono soldi per la ricerca...
Si, ma i soldi per la ricerca ci sono quando il paese investe sulla ricerca. A me onestamente questo sia un problema che c'è da anni in questo paese, la "fuga dei cervelli" c'era e continua non a caso! Perchè all'estero ai ricercatori gli stendono un velo rosso quando passano, qua in italia lo spostano da Bari a Pisa, da Perugia a Milano e poi lo mandano a casa perchè non ci sono più i soldi per finanziargli le ricerche. E allora appunto, bisognerebbe investirci sull'università , non tagliare i miliardi!
12) -i ricercatori bravi non fanno strada perchè quelli che fanno piu strada sono i "predestinati", cioè figli, nipoti e parenti dei professori ordinari matusalemme.
Sono situazioni che esistono sempre più di freuente in italia, anzi ormai sono un po' la regola in tutti i settori, ma non mi va di fare chiacchere da bar, sennò non se ne esce più.
13) questi e tanti altri sono i problemi dell'università odierna.
Come vedi però con una semplice risposta ad alcuni dei tuoi punti già escono delle idee. Allora perchè è stato fatto tutto senza interpellare minimamente i diretti interessati? Perchè Tremonti in 9 minuti può fare una finanziaria che distrugge il paese (come dimostra l'istruzione) e nessuno può dirgli niente, o difendere la propria categoria?
14) e gli studenti come rispondono? sfilano coi professori! con coloro cioè che mangiano con le nostre tasse.
e quali proposte portano questi studenti cosi virtuosi che pensano al loro futuro? niente.
Intanto protestano contro quelo che è stato fatto e che si sta per fare. Credo che anche tu studiando in una pubblica dovresti protestare invece che essere totalmente "accecato da motivazioni politiche", perchè se veramente ci sarà il via libera alle fondazioni, bè poi non pensare che gli sponsor pagherebbero 5000 euro di tasse a una persona solo perchè ha conseguito 25 crediti in un anno! Io non so se tu potresti permetterti di pagare una tassa del genere (come fosse una luiss o una bocconi per capirci), fatto sta che la borsa di studio non la prenderesti, quindi o paghi o arrivederci. Ma forse ti sta bene così e allora Cla non so proprio che dirti. Fatto sta che bisogna vedere chi veramente è "accecato da motivazioni politiche".
15)e diversi atenei intanto hanno dei buchi spaventosi nel bilancio (solo siena ha qualcosa come 150 milioni di debito).
ripeto, questo movimento studentesco (e sottolineo questo) è un insieme di pecore che con l'atteggiamento che sta avendo si sta mostrando ancora più ridicolo di quello che è, perchè non risulta essere in grado di mettere sul tavolo proposte concrete, ma solo dire no, no e no. nel nome di quel demagogismo del quale accusano il loro acerrimo nemico.
Bè uno ovviamente protesta per far sentire il dissenso, come hai potuto vedere da questa discussione di proposte se ne tirerebbero fuori... ma chi è disposto a mettersi a un tavolo per discutere dell'attuale governo? A me sembra che ci sia tutto tranne che l'intenzione a un dialogo. Cioè quelli sono i tagli e quelle sono le leggi. Non provate a fiatare e viva la democrazia!
16) e la legge gelmini non parla dell'università , almeno di quello che può riguardare gli studenti. figuriamoci poi che succederà ...
Infatti! Ma la 133 si. E infatti sono in piazza un po' tutti![]()
17) un pensiero da uno che non ha votato questo governo e che non ha interesse a difendere nessuno (il governo e la gelmini si difendono da soli).
A me, scusa la sincerità , sembra che in fondo un minimo di interesse ci sia.
18) perchè 17 porta merda
gran parte della gente che stava in piazza non conosce di che cosa parla la legge gelmini, non la conoscono la maggior parte dei ragazzini delle scuole, come gli universitari. e tutto ciò lo dico a ragione visto che molte persone, universitari, con cui ho parlato nei giorni scorsi e che hanno letto il testo mi hanno detto le stesse cose: "per qual motivo c'è tutto sto casino di piazza?"
matrix ha reso un bel servizio invece, perchè è andata nelle scuole ed ha intervistato i ragazzi. aldilà del fatto che potevano essere 3 o 4 scelti apposta o gli unici 3 o 4 che hanno intervistato, perchè chi non conosce appieno i motivi della protesta deve occupare? io ho fatto le superiori, tu pure e tutti le hanno fatte qua dentro e mi ricordo quando c'erano scioperi ed autogestioni che succedeva: tutti si accodavano, me compreso, perchè volevano saltare giorni di scuola, capeggiati da 3-4 "capi rivolta" che ci credevano e fomentavano tutti quanti. all'università è successo uguale: subito a fomentare l'atmosfera parlando di tagli, di studenti che diventeranno clienti e università pubbliche che spariranno sotto il giogo dei privati, i soliti proclami apocalittici e populisti che portano in piazza migliaia di persone (anche a destra, vedi berlusconi, spesso si fa uguale, per carità ).
e poi, caro guido, lo sai che c'è? io non baso tutte le mie considerazioni su quei 3-4 studenti ignoranti di matrix... basta leggere quello che pensa il Crui (la conferenza dei rettori), che prima si mette in trincea contro la gelmini, poi ci si mette a tavolo insieme per discutere su come dividere questi tagli. i famosi tagli, decisi a partire dal 2010 in poi, sono stati decisi indiscriminatamente a giugno, è verissimo e sacrosanto questo, ma poi vanno "disciplinati", perchè altrimenti è ovvio che dopo anche le facoltà degli atenei più virtuosi fanno fatica a pagare gli stipendi... ed ora che succede? che i rettori, una volta messisi a tavolino con la gelmini hanno lasciato la piazza. che tutto questo ambaradan non fosse tutto un modo di acquisire un potere contrattuale maggiore, strumentalizzando persino gli studenti? me il dubbio viene e la puzza dovrebbe venire perlopiù anche a uno che legge travaglio...
anzi ti dirò di più. si sta discutendo in questi giorni della VERA riforma dell'università (che spero stavolta non arrivi per decreto). perchè questa, ripeto, non è una riforma ma soltanto una legge che adegua la finanziaria, quindi non si può pretendere dalla legge gelmini chissà che cosa per migliorare l'università . la vera riforma dell'università la sto aspettando ed infatti se ne sta parlando proprio in questo periodo, per questo ritengo sbagliato, o perlomeno inopportuno, quando quelli della maggioranza parlano della l.gelmini come se fosse una riforma.
riguardo il discorso politico io, proprio in tv riguardo a perugia, ho visto assemblee con le bandiere dell'udu, l'organo studentesco della cgil, coi punkabbestia e i cani... e mi hanno pure invitato a venire a una di queste assemblee, dicendomi però di non essere disposti a togliere le bandiere. ma a parte tutto ciò che mi convince sempre di più della spinta preminentemente politica della protesta (con tanto di rappresentanti sempre dell'udu che hanno fatto girare nei vari consigli di facoltà dei documenti contro la 133 che hanno inorridito persino i docenti e di questo ho le prove scritte).
quindi per quanto riguarda l'argomento tagli, di personale e di risorse, io aspetto la vera riforma e giudicherò quella, perchè sarà quella l'occasione di vedere come saranno ripartiti questi tagli e se veramente anche gli atenei più meritevoli saranno penalizzati al pari degli altri. e ti lanciò una previsione: se la riforma piacerà agli studenti loro diranno che è merito loro perchè sono scesi in piazza.
riguardo la storia delle fondazioni... è vero che le fondazioni sono soggetti privati, ma forse non si è capito bene che cosa sono esattamente le fondazioni e come funzionano. anzitutto non sono Spa, in cui chi vuole entra e partecipa al capitale in base alla propria forza economica e non è nemmeno imposta la trasformazione a fondazione per gli atenei, ma deve essere approvata dalla maggioranza del senato accademico, il che vuol dire che se proprio tutti sono contrari a questa cosa non ci dovrebbe essere pericolo. le fondazioni poi non prevedono utili, nel senso che il partner privato deve investire le proprie risorse nella finalità della fondazione stessa e quindi nel caso delle università nella ricerca; inoltre il settore pubblico non è che si toglie dalle scatole, ma continua ad avere una supervisione su regolamenti e statuti e soprattutto deve controllare che questo privato non si faccia gli affari propri. quindi come vedete non è che l'università , se fosse fondazione, verrebbe soggiogata al privato potente di turno; come non è vero che andremmo a studiare in luoghi con grosse scritte pubblicitarie (un po tipo la puntata dei simpson dove burns compra la chiesa e la riempie di pubblicità ).
riguardo il discorso dell'aumento delle tasse anche qui nutro i miei dubbi, visto che nel fatturato di un ateneo le tasse degli studenti hanno un peso minore di quanto si pensi e solo nel caso succitato in cui i tagli fossero indiscriminati e non ragionati, quindi fuori dall'ottica di una ottimizzazione delle risorse, le tasse potrebbero aumentare, ma non arriverebbero comunque a 5000 euro in un ateneo in cui di media se ne pagano 1000. comunque come ho già detto prima sono tutti discorsi da rinviare a quando avremo chiarimenti di tutto ciò.
poi le borse di studio... mi pare che le borse di studio, almeno nella realtà di perugia, vengono assegnate per reddito e comunque stabilite dall'adisu; quelle per il merito o sono assenti o riguardano determinati corsi di studio e questo è in effetti un altro problema da sollevare oltre a quelli che ho citato nel mio intervento. perchè ripeto fino allo stremo, questa non è una riforma e quindi non si poteva pretendere una riforma ed un miglioramento dell'intero sistema dell'istruzione con una legge di adeguamento della finanziaria, checchè ne dicano gasparri e soci (sempre per lo stesso principio che ripeto perchè repetita iuvant).
tendenzialmente poi ritengo che un sistema dove uno può laurearsi in 15 anni perchè "ne ha diritto" è un sistema che non può funzionare per natura. ma questo è un retaggio che purtroppo ci portiamo avanti da 40 anni e che onestamente va gradualmente eliminato. in alcuni paesi europei se vai fuori corso più di un anno ti cacciano addirittura via... non dico che si debba arrivare a questo nel giro di 3 mei, però una svolta deve riguardare anche la mentalità di chi studia. paradossalmente l'intervento più significativo è stato quello dell'admin: "studiate e zitti!", nel senso che uno studente deve affrontare l'università come un percorso duro in cui se ci si fa il culo si hanno soddisfazioni, altreimenti si torna a casa. d'accordo il diritto allo studio, ma se uno nn è adatto all'università farà altro nella vita invece che aggiungersi al già grosso gregge dei laureati inoccupati o che svolgono lavori diversi da quelli per cui sono stati formati nel proprio corso di studio. l'università deve selezionare o all'inizio o strada facendo, nel senso che chi fa l'università deve essere indotto a lasciare se non ha voglia di studiare e deve capire da solo che senza impegno non ce la si può fare; invece oggi la laurea serve a poco ed è inflazionata, perchè è diventata quasi come un secondo diploma (tolti pochi tipi di corsi di studio che specializzano in materie specifiche) ed ha perso la funzione di che aveva nel passato, che era quella di formare gente con palle fumanti che avrebbero preso le redini della società .
(OT intanto guido ti invito mercoledi alle 16 in facoltà per parlare di questo e di altro in una assemblea organizzata dalla facoltà di scienze politiche, perchè credo che venga fuori una cosa veramente libera. FINE OT)
scusate per la sintassi un po pesante ma è mezzanotte e dovrei gia essere a letto da un pezzo.