da Forward il gio set 18, 2008 2:42 pm
ALMEYDA «Lazio, un’emozione che durerà per sempre»
«Ho vinto lo scudetto e tante coppe: ora faccio il tifoso dall’Argentina»
Matias Almeyda, lei tra i miti biancocelesti. Che ne pensa?
« Un mito della Lazio. Proprio io? Fa un bell'effetto, ringrazio per questa soddisfazione, ma forÂse i miti sono altri».
L'umiltà è sempre la stessa. Lei fa parte della storia della LaÂzio, è stato un grande protagoniÂsta degli anni d'oro. Questo sì, l'ammetta.
«La Lazio, quella Lazio. Ne parÂlo e ancora mi emoziono sinceraÂmente, non sono parole vuote le mie, sono parole sentite, vengoÂno fuori direttamente dal cuore».
Quanti ricordi, dica la verità .
« Quella Lazio è rimasta nella storia ed è stato un onore farne parte, ancora oggi ci penso. Sono ricordi indimenticabili».
Cos'è stata la Lazio per AlmeyÂda?
«Per me è stata tutto. Ho vissuÂto gli anni migliori della mia vita. Ho conosciuto tante persone, tanÂti amici e vivere a Roma è stato bellissimo».
E oggi cos'è?
« Sono un tifoso biancoceleste, seguo le partite, mi informo, non perdo un appuntamento. Sono leÂgato all’ambiente e alla maglia».
E' una Lazio argentina, così coÂme lo era quella del passato. OvÂvio, con le giuste proporzioni...
«Quella Lazio argentina fu una grande Lazio, conquistò successi incredibili. Auguro alla squadra di oggi di poterla eguagliare anÂche se non è semplice».
Missione impossibile?
«Per vincere servono molti solÂdi, servono i nomi. Mi auguro che la storia cambi e che la Lazio moÂderna possa regalare grandi sodÂdisfazioni ai suoi tifosi».
Ieri Crespo, oggi Zarate.
« Conosco suo fratello Sergio, giochiamo spesso insieme alcune amichevoli. Mauro l’ho visto gio- care in Argentina, nel Velez. Può diventare un grande campione e lo sta dimostrando pure in ItaÂlia ».
Chi è il fenomeno Maurito?
«E’ giovane, ha tanto talento, ha iniziato bene la sua avventura in Italia. Arriverà molto in alto. La serie A lo farà diventare più toÂsto, più uomo. Lo farà crescere».
Quali sono le qualità che lo rendono speciale?
« E’ veloce, sa giocare con enÂtrambi i piedi. Ha un bel tiro e seÂgna gol spettacolari. Ha tutto per far divertire i tifosi biancoceleÂsti ».
Torniamo ai miti laziali, parliaÂmo dei mediani. Faccia un nome lei...
« Simeone sicuramente. Era fondamentale. E quando non parÂtiva titolare entrava e faceva gol. Era un grande campione. PeÂrò... » .
Cosa?
« Tra tutti i miti non dimentiÂchiamo Nedved, lui è stato un miÂto veramente. Un campione che ancora oggi gioca a grandi livelÂli. E’ incredibile. Dico lui».
Almeyda e la Lazio, Almeyda e le sue prodezze. Il suo gol al ParÂma parla da solo.
« Lo guardo spesso, quasi ogni giorno. Ebbi fortuna, molta forÂtuna. Mi vengono in mente tante cose... » .
Qual è la prima?
« Beh, a Formello, ogni volta che provavo a tirare in porta, rompevo qualcosa. Succedeva sempre » .
Almeyda era amato dai tifosi, dopo tante sofferenze sta tornanÂdo il sorriso.
« Sono stato male pensando a quanto hanno sofferto in questi ultimi, difficili anni. Spero che le cose possano cambiare. Ricordo perfettamente la Lazio in cui gioÂcavo, è la squadra che ha vinto praticamente tutto».
Ha detto di Zarate, ci racconti Carrizo...
«E' uno dei migliori al mondo. In Argentina i portieri hanno caÂratteristiche diverse, devono miÂgliorare sulle uscite, ma sono molto bravi con i piedi. Carrizo è un portiere completo».
E' vero che vuole fare l'allenaÂtore?
« Confermo. Voglio fare l'alleÂnatore, non delle giovanili però, mi piacerebbe iniziare a buoni liÂvelli ».
Quale fu il vero segreto della Lazio d'oro?
« In ritiro non si faceva altro che ridere. Non vedevamo l’ora di andarci per stare insieme».
Il segreto era la felicità ? Il sorÂriso?
« C’era felicità , sì è così. Poi l’unione e la serenità . Eravamo amici, prima che compagni. EraÂvamo un gruppo affiatato, ci voleÂvamo bene».
Quanto eravate amici?
« Si usciva insieme, abitavamo quasi tutti all’Olgiata. Ci riunivaÂmo a casa, organizzavamo a turÂno. Ci ritrovavamo a cena ed eraÂno risate e risate...».
Quanto le manca l'aria di ForÂmello?
«Ci sono stato l’anno scorso per un po' di tempo. E’ stato bellissiÂmo tornarci, come non fossi mai andato via. Ho provato una forte emozione appena arrivato. Mi soÂno sentito a casa, a casa mia».
Quanto è forte la voglia di torÂnare?
«Fortissima. Per fortuna manÂca poco. Ci tornerò presto, tra qualche settimana. Voglio fare un salto al campo, come ai vecÂchi tempi, come se non fosse cambiato nulla, camminando su quel viale».
grande