13-11RAI: Rino Gaetano – Il Cielo è Sempre Più Grigio
Domenica e lunedì una bella fetta d’italiani si è piazzato davanti alla TV per vedere la fiction dedicata alla vita di Rino Gaetano, e già questa è una buona notizia, significa che i prodotti nostrani sono di interesse, che la nostra musica è di interesse e che c’è molta voglia di scoprire la nostra storia e meno quella americana, spesso programmata ‘a forza’.
Quindi, valutato nell’insieme, il progetto è positivo, ma se ci spostiamo più sul tecnico, sulle sceneggiature, scenografie, recitazione, regia, la sufficienza precipita diventando un severo voto negativo.
Musicalmente è mancata la realtà , il vero coinvolgimento nonostante Claudio Santamaria ci abbia messo tutta la sua passione e bravura.
Ma non c’è stato l’azzardo o la voglia di cambiare l’atteggiamento a la ‘Un Posto Al Sole’, così è uscita una storia piatta, a metà strada tra “Gente di Mare 2†e “La Meglio Gioventù†dove è parso che la produzione tirasse verso la soap, mentre il cast in direzione opposta.
Lo share del 27% è tutto di Santamaria, Smutniak e Chiatti, sarebbe arrivato oltre i 40 se il cast tecnico non avesse tirato il freno a mano per andare incontro al conservatore Saccà , ed è comprensibile la delusione di Anna, sorella di Rino: “La figura di mio fratello è stata molto romanzataâ€, mentre la produttrice Claudia Mori: “Lo conoscevo bene, sua sorella ed io siamo state ragazze insieme a Roma […] Non si fanno mai storie per i ragazzi, in tv, ma questa lo èâ€.
Curiosando tra recensioni e blog il giudizio globale non sembra migliorare, si passa dal sotto zero di Roberto Moroni che sul Sole24Ore intitola “Brucia la Rai, o la Rai brucerà il tuo cervello (se già non l'ha fatto)†e scrive: “Non c'è niente, in Rino Gaetano [la fiction], che non sia all'insegna di un ‘prendi i soldi e scappa’, e per ciascuna categoria professionale, nessuna esclusa.
Dagli sceneggiatori (alcuni di gran nome) in giù, tutte le persone coinvolte in quest'autentica mascalzonata culturale devono sentire fetida la propria coscienza per aver imposto agli italiani il ruolo, umiliante e assolutamente non richiesto, di interlocutori imbecilliâ€; alla piena sufficienza di Dimitri Buffa che sull’Occidentale paragona la fiction al Pinocchio di Comencini: “Dietro tutto si vede la mano della produzione meticolosa della vera boss di casa Celentano, Claudia Mori che fa lavorare nella miniserie anche Rosita.
Ma nella tv pubblica di sceneggiati o miniserie di questo valore se ne vedono uno ogni 30 anni. L’ultimo è stato il Pinocchio di Comencini con Franchi e Ingrassiaâ€.
http://www.rockstar.it