STEKKIA ha scritto:questa poi è scienza....
Roma-Napoli: decisione sconcertante
L'Osservatorio del Viminale per le manifestazioni sportive, dopo aver assegnato il valore di rischio 4 (il più alto) alla partita Roma-Napoli (anticipata a sabato 20, alle ore 18,00), ha dato al prefetto l'indicazione di chiudere il settore ospiti e di disporre solo a Roma e provincia la vendita dei biglietti per assistere all'incontro.
In pratica i tifosi del Napoli non potranno andare nel settore normalmente dedicato agli ospiti, ma saranno liberi di mischiarsi con i tifosi romanisti in qualsiasi altro settore dello stadio.
Vista la pericolosità della situazione (non si dà il massimo punteggio di rischio per caso), ci saremmo aspettati una decisione meno cervellotica, che tentasse di non far incontrare le opposte tifoserie piuttosto che mischiarle.
bah...pè me ce scappa er morto...
liam18 ha scritto:
(EDITORIALE | 11/10/2007) - ENZO FOSCHI
Caro Il Romanista, ma davvero la stragrande maggioranza dei tifosi romanisti odiano Napoli e la maggioranza dei tifosi napoletani odiano Roma? Io non credo che sia cos?. Anche perché nella realtà quotidiana tanti romani e tanti napoletani si cercano e si scoprono in fondo figli della stessa storia molto più simile di quella di tante altre storie che hanno contributo a fare l'Italia. Eppure nel nostro stadio si canta 'odio Napoli', e si usa 'napoletano' a mo' di insulto (una moda introdotta tanti anni fa dagli ultrà laziali), eppure in quello stesso stadio davanti a 40 mila romani osannanti ho ascoltato cantare Pino Daniele. Eppure i film di Tot?, napoletanissimo Antonio De Curtis, sono un punto di riferimento per tante battute o racconti o modi di fare che caratterizzano il modo d'essere di una gran parte della nostra città . Eppure Roma è come è: palermitana, catanese, marchigiana, lucana, abruzzese e anche molto napoletana. Eppure Amedeo Amedei, Giuseppe Giannini, Vincenzo Montella, Sebino Nela (solo per citarne alcuni), idoli di generazioni passate e presenti di tifosi romanisti hanno insossato la maglia del Napoli. Nonostante ci? si canta 'OdioNapoli'. E' vero che si canta anche 'odio Bergamo' e tante altre cose brutte ma solo 'napoletano' è diventato l'insulto per eccellenza per gridare in faccia a tutte le tifoserie che arrivano a Roma.
No, io non odio Napoli, e non ne posso più che in quello che è anche il mio stadio di vedere crescere un tifo che è prevalentemente contro e non pro, un tifo guidato ed educato evidentemente da personaggi avversi da questa cultura che non ha nulla e che vedere se non nelle recenti stagioni, con la storia del tifo giallorosso. Forse, e bisognerebbe capire meglio, quell'odio urlato e gridato e ripetuto contro tutto è il tentativo da parte di chi di mestiere fa l'infiltrato politico nelle tifoserie ultras, di mantenere un humus fertile per i suoi obiettivi, che poco hanno a che fare con il calcio. Cantare "odio Napoli", non significa dare più forza alla Roma e non aiuta a caricare i nostri ragazzi in campo. Abbiamo accusato Sky e il calcio moderno di voler fare a meno dei tifosi reali negli stadi, e credo che abbiamo fatto bene a denunciare una deriva affaristica del fenomeno calcio. Ma gli stadi, è bene dirlo, in Italia non si svuotano per colpa di Sky. Ci sono certo, tante motivazioni, stadi scomodi, prezzo dei biglietti, ma grande responsabilità la hanno coloro che vivono la partita non come un momento di gioia ma come un pretesto di odio. Il tifoso avversario, cos? come quando noi numerosi in trasferta, contribuisce a rendere più 'grande' lo spettacolo del calcio. L'odio e coloro che lo urlano, alla fine contribuisce a rendere più povero quello spettacolo, più vuoti gli stadi e a far fuggire i bambini dagli spalti. E' l'odio che svuota più di ogni altra cosa gli stadi.
Ed è la cultura dell'odio che va sconfitta se si vuole salvare il gioco più bello che ci sia. Allora abbiamo forse una possibilità , di dare un segno straordinario al mondo. Se davvero Roma-Napoli si giocherà con le porte aperte per i tifosi napoletani, facciamola tornare una festa . Se, invece, prevarranno i timori e l'Osservatorio darà indicazione al prefetto di lasciare vuoto il settore ospiti, sarà l'ennesimo colpo dato al calcio e a darglielo non è stavolta il calcio moderno ma l'autolesionismo e la stupidità di chi pensa che con l'odio possa costruire una propria identità personale. Credo che la stragrande maggioranza dei tifosi della Roma non odi nessuno e da complice anche una squadra meravigliosa vogliono tornare semplicemente ad amare, amare la vita, il calcio, la Roma, l'Italia e anche ad amare Napoli.
ah vabbè, allora come non detto guagliòdeus_ex_machina ha scritto:fuckin'inthebushes ha scritto:me sta simpatico sto deus
però sono napoletano eh..
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