31...ma ha esperienza da vendere, ed è tutt'ora fortissimo...
Il Real vola senza Cicinho
A Mosca in panchina: è rottura
(AS_ROMA | 04/08/2007) - DIMITRI CANELLO
È rottura. È accaduto esattamente quello che voleva la Roma. Ossia: novanta minuti e nessuna traccia di Cicinho nella formazione del Real Madrid nell'amichevole contro il Lokomotiv Mosca. Motivo ufficiale dell'esclusione le non perfette condizioni del brasiliano. L'espressione in panchina del giocatore, tuttavia, vale più di qualsiasi spiegazione. L'oggetto del desiderio giallorosso, lo si era capito, non rientra nei piani di Bernd Schuster. E, quel che è più grave per Cicinho, è che senza di lui il Real vola. Ieri, dopo una partenza con il freno a mano tirato, i galattici hanno seppellito il Lokomotiv sotto cinque gol (5-2): Guti, Higuain, Saviola, Guti, Balboa. Cinque reti di quelle che fanno male e che tracciano un quadro che per la Roma significa una sola cosa: Cicinho non ha scelta, se vuole giocare e tornare a essere un giocatore importante deve lasciare Madrid.
LE AMICHEVOLII segnali, del resto, sono difficilmente equivocabili. Prima la decisione di schierarlo a sinistra nell'amichevole contro lo Stoke City, poi il ritorno sulla fascia destra contro l'Hannover 96. Il risultato è stato disastroso per la squadra: 3-0 e figuraccia storica rimediata dal Real, su cui per giorni i quotidiani iberici hanno ironizzato con battute al veleno e accuse molto pesanti. Terzo giro, altra corsa: ecco la vittoria che spiega molte cose. Ad esempio, dice che la formazione schierata ieri da Schuster, guarda caso, è quella gradita ai senatori dello spogliatoio, Raul e Michel Salgado su tutti. Proprio su Salgado a destra ha puntato il tecnico tedesco, che lo ha impiegato da cursore, puntando al centro sul neo-acquisto Pepe e sull'altro pupillo Metzelder.
LA STRATEGIA DELLA ROMA Dopo le interviste e le frettolose retromarce dei giorni scorsi, Cicinho si è reso conto di essere in un vicolo cieco. A Roma avrebbe la possibilità di giocare con continuità e di essere protagonista. A Madrid, nella migliore delle ipotesi, è una seconda scelta, più probabilmente una terza scelta. La Roma sin dall'inizio aveva deciso la tattica giusta da seguire. Aspettare che Cicinho arrivasse alla rottura con il Real per poi poter trattare da una posizione di forza. Un conto è chiedere un giocatore che, teoricamente, fa parte della rosa ristretta di quelli graditi all'allenatore. Un altro conto è bussare alla porta quando le premesse sono completamente diverse. In questo caso ecco che il piano di Rosella Sensi e di Daniele Pradè sembra perfetto.
OBIETTIVI Cicinho è l'unico obiettivo di spicco di un mercato ormai vicinissimo alla conclusione. Spalletti vuole alternative all'altezza in tutti i ruoli e, in questo caso, è convinto che il brasiliano sia un giocatore da acquistare. Con Cicinho, infatti, la Roma sarebbe competitiva ai massimi livelli, con una panchina lunga e con ricambi tutti prime scelte.
BRONZETTI Dopo la partita, il mediatore Ernesto Bronzetti è andato a cena con Mijatovic e Cicinho per discutere la nuova situazione. Bronzetti sa perfettamente che il giocatore ha già espresso la sua preferenza nel caso in cui venga ceduto: vuole la Roma. Ora si tratta soltanto di trovare l'accordo con il Real Madrid e valutare quale sia la formula migliore per arrivare a un'intesa definitiva.
CALDERON E DEBITI Il presidente del Real, intanto, ieri ha ammesso l'interesse per Iniesta: «Sì, è uno dei giocatori che ci interessa». Fra questi c'è anche Robben, che il Chelsea però non vuole cedere se non in presenza di un'offerta clamorosa. E poi, ancora l'ossessione legata a Kakà , che ormai resiste a qualsiasi avvenimento esterno: «Verrà al Real solo se chiederà al Milan di essere ceduto». Calderon ha anche reso noto lo spaventoso debito accumulato in questi anni, pari a 270 milioni di euro: «Siamo un po' più ricchi rispetto a prima, il debito non è poi così enorme». Buone notizie arrivano anche da uno studio della società Deloitte condotto nella stagione 2005/06. Secondo la ricerca il Real Madrid, con un fatturato di oltre 292,2 milioni di euro, è la società di calcio che incassa di più al mondo. Tuttavia, in passato, per ripianare i debiti e acquistare nuovi giocatori i blancos dovettero vendere il loro centro sportivo. Ora, però, i 500 milioni di euro ricavati dalla Ciudad deportiva sono finiti.
eccolo eh...se viene davvero me esalto...spero vivamente che la prossima immagine in alto sia con la maglia giallorossa...