Il Parco alla prova della sicurezza
Il Comitato per l'ordine pubblico sta esaminando la pratica per l'Heineken Jammin' Festival
Il piano operativo è praticamente pronto, anche se nessuno l'ha ufficialmente ancora visto: palchi, copertura del manto erboso, parcheggi per 100 mila persone, stand.
La maggior parte dei problemi sembrano essere superati, ma per l'"Heineken Jammin ' Festival" la battaglia comincia adesso: Imola, sede storica del gigantesco raduno pop-rock che ogni anno accoglie nel suo autodromo la due giorni di concerti di livello mondiale, non vuole mollare la gallina dalle uova d'oro, e un terzo incomodo si è affacciato alla finestra: la città di Roma ha offerto uno spazio agli organizzatori del festival, e pare sia pure disposta a sponsorizzare economicamente l'operazione; se si calcola che Firenze per "rubare" Arezzo Wave alla sua sede storica ha sborsato 800 mila euro, si fa presto a capire di che somme stiamo parlando. Nella capitale, invece di 100 mila persone, potrebbero starcene anche 500 mila; se ci si aggiunge pure la sponsorizzazione, per "Milano Concerti", che da 9 anni organizza l'evento, Roma potrebbe diventare la nuova sede.
Anche Venezia, però, ha carte da giocare, prima fra tutte il paesaggio unico che si ammira dalla riva del parco di San Giuliano: la laguna e Venezia. Un paesaggio che le televisioni di tutto il mondo sono ben felici di riprendere e che potrebbe valere investimenti superiori per l'allestimento del "campus", visto che occorrerà recintare completamente un angolo di una decina di ettari dei 74 del parco.
La partita, insomma, pare ancora aperta e tra una quindicina di giorni si dovrebbe sapere qualcosa di più, se non addirittura la decisione definitiva. Due sono gli avvenimenti che si devono verificare in questo lasso di tempo: la Commissione ordine pubblico e sicurezza deciderà se è possibile realizzare la manifestazione senza problemi, e gli organizzatori decideranno se puntare su Venezia, su Roma o se rimanere ad Imola. L'handicap di Imola, infatti, sembra essere stato superato: i restauri e gli adeguamenti dell'area dell'autodromo - che pareva potessero rendere inservibile lo spazio per un anno - sono in corso, e per maggio dovrebbero essere ultimati; non ci sarebbero, dunque, controindicazioni per mantenere il festival dov'è nato e dove, fattore non secondario, l'organizzazione è rodata.
Ieri mattina a Venezia il Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza ha affrontato la questione, a margine di un incontro sulla campagna contro il commercio abusivo in centro storico: accanto al prefetto e ai rappresentanti delle forze dell'ordine, per il Comune c'erano il sindaco Massimo Cacciari, il capo di gabinetto, Maurizio Calligaro, e il comandante dei Vigili urbani, Francesco Vergine. Assieme hanno verificato che sono necessari una decina di giorni per valutare tutte gli aspetti e decidere se sarà possibile dare il via libera.
Dal canto suo il titolare di "Milano Concerti", Massimo De Luca, ha detto che stanno valutando le tre opportunità e che decideranno in fretta, una quindicina di giorni al massimo, perché poi non resta molto tempo per allestire le strutture della manifestazione.
Al di la delle questioni economiche e delle varie convenienze, il parco di San Giuliano è un sito adatto a una cosa del genere? «Abbiamo organizzato eventi in situazioni davvero critiche, e sempre senza problemi, si può fare tutto, basta curare tutti i dettagli» risponde De Luca.
Se doveste scegliere Venezia, che musicisti si potrebbero ascoltare e vedere nel secondo weekend del prossimo giugno?
Top secret per il momento, per questo bisognerà aspettare febbraio con le prime anticipazioni. Si può solo ricordare che le ultime edizioni hanno visto il ritorno di Vasco Rossi nelle sue terre (nel 2005) e l'exploit dei Depeche Mode l'estate scorsa; chissà se il grande Vasco farà una capatina anche in riva alla laguna.
fonte: http://groups.google.it/group/italia.ve ... iscussioni
La capitale ha offerto spazio e soldi agli organizzatori del festival di pop-rock mondiale che Venezia sta cercando di portare in laguna
Roma vuol prendersi anche l'"Heineken"
Il progetto per la due giorni di giugno al Parco di San Giuliano di Mestre è ormai pronto, tra 15 giorni la decisione
Mestre
Dopo la Mostra del Cinema, Roma punta a prendersi anche il festival dell'Heineken. La Capitale, infatti, ha offerto spazi e soldi alla due giorni di pop-rock mondiale che si tiene da 9 anni nell'autodromo di Imola. Peccato che da un anno fossero in corso trattative per portare la manifestazione al parco di San Giuliano di Mestre, trattative che a questo punto potrebbero subire un brusco stop. "Milano Concerti", gli inventori e organizzatori della due giorni - che ha richiamato ogni anno circa 100 mila persone - assicurano che nel giro di una quindicina di giorni decideranno dove allestire la decima edizione: se nel parco, con l'impareggiabile vista della laguna e di Venezia sullo sfondo, o a Roma, oppure se rimanere ad Imola, visto che i gestori dell'autodromo romagnolo si stanno facendo in quattro per tenersi la gallina dalle uova d'oro. Il progetto per trasformare 10 ettari dei 74 totali del parco mestrino in un gigantesco palcoscenico è già praticamente pronto, e Massimo Venturini, il presidente della Municipalità di Mestre che ha finora tenuto i rapporti con "Milano Concerti", ha pensato anche al problema non indifferente dei parcheggi per i fan provenienti da mezzo mondo. Proprio ieri si è riunito il Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, alla presenza del prefetto e del sindaco di Venezia, e in una decina di giorni valuterà la situazione prima di dare l'ok definitivo. Sperando che non sia fatica sprecata e che artisti del calibro di Vasco Rossi o dei Depeche Mode, che hanno caratterizzato le due ultime edizioni, non finiscano al Colosseo.
da"Il Gazzettino" di Mercoledì, 17 Gennaio 2007
Il rock mondiale in riva alla laguna di Venezia
La prossima edizione dell’Heineken Jammin’ Festival potrebbe lasciare l’autodromo di Imola per il parco di San Giuliano Mestre
Il parco di San Giuliano va a tutta "birra" e si prepara ad ospitare, in riva alla laguna di Venezia, 100 mila persone per la due giorni dell'"Heineken Jammin' Festival", uno dei più grossi eventi pop-rock europei organizzato da Milano Concerti Srl. e promosso da Heineken Italia: per rendersi conto di cosa significa basta ricordare che il 2005 consacrò il ritorno di Vasco Rossi nelle sue terre, e l'edizione di quest'anno ha riportato sulle scene i Depeche Mode. Centomila sono le persone che hanno frequentato nelle ultime edizioni l'autodromo di Imola, che ospita la manifestazione sin da quando è stata inventata, ma a Mestre potrebbero essere anche di più; Imola ha il fascino della Formula 1 e la garanzia di 9 edizioni senza problemi, ma Venezia ha dalla sua la città dei sogni e la laguna: una delle particolarità di questa decima edizione dovrebbe essere, appunto, la collocazione dei palchi che daranno le "spalle" all'acqua e a Venezia, così gli spettatori, oltre ai musicisti, potranno ammirare un paesaggio unico al mondo. Se si considera, poi, che il festival si fa ogni anno il secondo weekend di giugno (venerdì e sabato), si può ben immaginare come la stagione inviti a passare due serate in riva alla laguna.
Oltretutto, da un paio d'anni, il festival ha avviato anche una manifestazione collegata, l'"Heineken Jammin' Festival Contest", creata per dare visibilità ad artisti e gruppi indipendenti italiani, un modo per scoprire nuovi talenti: nel corso di una serie di serate in club sparsi per l'Italia si selezionano 25 band finaliste, due saranno i vincitori che potranno suonare sul palco principale assieme ai big della musica mondiale, e 10 saranno i gruppi protagonisti nel palco secondario realizzato apposta per questo evento; infine i brani dei 12 premiati finiranno nel cd promozionale dell'Heineken e uno di questi 12 gruppi avrà anche la possibilità di incidere ghratuitamente un proprio disco.
Se cerchi qualcuno del Comune di Venezia per avere uno straccio di conferma non si fanno nemmeno trovare, ufficialmente la cosa non esiste, in realtà è dall'estate scorsa, ormai, che si moltiplicano i contatti tra gli organizzatori e l'amministrazione veneziana; e ormai pare manchi solo qualche limatura per arrivare alla decisione finale e all'accordo definitivo.Di mezzo, ovviamente, ci sono problemini non da poco, compreso il fatto che Sagis Spa, la società che gestisce l'autodromo Enzo e Dino Ferrari, annovera tra i suoi fiori all'occhiello l'Heineken Jammin' Festival, oltre naturalmente alle gare automobilistiche, e a manifestazioni minori come il Mercatino d'auto e moto d'epoca del Crame, Autokit e Motolandia, scuole di pilotaggio e altre gare sportive.
Ci staranno 100 mila persone nel Parco? L'autodromo è vasto una cinquantina di ettari e il festival rock ne occupa normalmente una decina nella parte opposta al parco termale delle Acque Minerali e in corrispondenza della zona dei box, del paddock e della Rivazza; il parco di San Giuliano attualmente si estende su 74 ettari, quindi una decina di ettari dedicati alla manifestazione coprono appena un settimo dell'area complessiva.
Il percorso dell'ultima edizione della Venice Marathon ha attraversato il Parco, gli atleti erano poco più di 6 mila, poi bisogna contare il pubblico, ma non si andava oltre le 20 mila persone. Centomila spettatori in due giorni che cosa significano per un ambiente delicato come la riva della laguna?
Su questo fronte si può solo andare a vedere che cos'è l'Heineken Jammin' Festival a Imola: una bolgia infernale con due palchi giganteschi per i concerti, una marea di stand che vendono di tutto, dai gadget al cibo, addirittura una spiaggia (e da questo punto di vista il parco di San Giuliano è sicuramente avvantaggiato). Chi c'è andato almeno una volta non lo scorderà più, non solo per i concerti, alcuni dei quali sicuramente di altissimo livello, ma anche per la ressa inverosimile.
Eppure ben 9 edizioni di questo evento non hanno procurato danni particolari all'area verde dell'autodromo, grazie soprattutto ad un'organizzazione che cura fin nei minimi particolari l'afflusso e la permanenza di una massa di persone così imponente.
Uno dei problemi principali che sono stati affrontati qui a Mestre, ad esempio, è proprio quello dei parcheggi: ad Imola ci sono ben 9 aree dedicate alle auto e ai pullman. Ma a Mestre dove sistemare come minimo 50 mila automobili in due giorni, evitando di bloccare la città intera? Anche questo particolare, a quanto pare, è via di risoluzione e il piano operativo, per garantire afflusso e deflusso pressoché indolori per la città , è quasi pronto.
da "Il Gazzettino" del 18 Novembre 2006