SABATO A SAN SIRO
Festa scudetto: interisti divisi
MILANO. Massimo Moratti la vuole, non tutti gli interisti sono d’accordo, ma alla fine la festa scuÂdetto si farà . Sabato sera, di contorno alla finale di Supercoppa Italiana, sullo stadio di San Siro volerà un gigantesco tricolore con il numero quatÂtordici impresso sopra e altre piccole trovate ceÂlebreranno lo scudetto assegnato all’Inter dalla Federcalcio il 26 di luglio. Allora, il patron aveva festeggiato in modo minimalista: un brindisi soliÂtario poco prima di cena, poi qualche amico, Inter Monaco vista in tv e nel finale di serata la moglie Milly aveva esposto un bandierone nerazzurro dal balcone di casa Moratti, nel centro di Milano. Adesso, lo stesso patron vorrebbe festeggiare in modo più canonico la vittoria della sua squadra, così i club organizzati hanno pensato di regalarÂgli la festa di sabato sera, quando a San Siro si anÂnuncia il tutto esaurito.
Una decisione, quella di celebrare nonostante le aspre polemiche che hanno accompagnato la decisione della Figc, che arriva direttamente dalÂl’alto e che non è condivisa da tutto il popolo neÂrazzurro, assai frammentato nell’accoglienza del fatidico triangolino di stoffa biancorossoverde sulÂla maglia. La linea Moratti è la più netta ( « Credo che la squadra e i tifosi abbiano tutte le ragioni di festeggiare. Capisco anche tutte le altre tesi, ma non sono d’accordo. Io credo che sia giusto provaÂre soddisfazione, non vergogna. La vergogna penÂso che, forse, la dovrebbe provare qualcun altro » ) e, al di là di dirigenti e giocatori che si sono imÂmediatamente allineati, la tesi del patron conta fra i suoi sostenitori una discreta frangia del tifo. Ma la linea Moratti non è l’unica: fra gli interisti c’è una consistente parte che pur ritenendo giusta l’assegnazione del titolo alla propria squadra, riÂtiene pleonastico festeggiarlo, considerato il conÂtesto nel quale è arrivato. Sono quelli che rimarÂranno probabilmente tiepidi, come l’attore Paolo
Rossi ( « Per quanto riguarda lo scudetto che ci siaÂmo cuciti sulla maglia, voglio dire che nei miei conteggi ne mancano quattro, ma fra questi non c’è quello della scorsa stagione. La Juventus l’aÂvrebbe vinto comunque » ) , il comico Bruno Arena
dei Fichi d’India ( « Abbiamo fatto finta di dimenÂticarci che a tavolino si vince a scacchi, non a palÂlone » ) , il politico Ignazio La Russa ( « Anche se è giusto che ce l’abbiano dato, perché è un atto doÂvuto dal punto di vista sportivo, non è il caso di feÂsteggiarlo più di tanto » ) . D’altronde la stessa MilÂly Moratti, proprio la sera dell’assegnazione delÂlo scudetto, aveva commentato senza particolare felicità : « Non si può essere contenti da un succesÂso nato da un simile contesto. Tenendo presente che le altre squadre si avvantaggiavano nel modo che conosciamo, l’amarezza comunque resta » .
Ma al di là delle celebrazioni per il quattordiÂcesimo scudetto, sembra che anche i tifosi della Curva Nord stiano preparando una sorpresa a Massimo Moratti. Dopo anni turbolenti e tante contestazioni che non hanno risparmiato neppuÂre il patron, pare che la curva abbia in mente di esprimere ( probabilmente attraverso uno striÂscione) le proprie scuse e il ringraziamento per aver tenuto al di fuori dagli scandali del calcio l’Inter.
Insomma, sarà un sabato particolare per MoÂratti e per l’Inter, chiamata fin dal primo impegno ufficiale a vincere. Non è un caso che proprio il paÂtron abbia ordinato due giorni fa di portare a caÂsa la Supercoppa ( « E’ un dovere » ) : perché se alla fine della festa, dovesse brindare la Roma sarebÂbe imbarazzante
