da filospartano il mar ago 08, 2006 11:53 am
Ok allora adesso posto io che ve ne racconto delle belle
Capitolo 1)
Il mio primo cellulare:
Un E-tax grande come una cabina telefonica, senza sms e senza simcard...
come lo ricaricavo ?
a contratto è ovvio
Era l'età della pietra ?
No era il non tanto lontano 2001, e io non volevo assolutamente avere il cellulare, ma a forza di cose ho ereditato quello di mia madre.
Il problema era che non potevo neppure ricevece sms (eravamo nel pieno della febbre da sms, giravano infinite catene di sant'antonio) e a me i messaggi arrviavano vocali, tu mi scrivevi un sms con un sacco di abbreviazioni, e io ricevevo una vocina del cazzo che leggevo un "xerò" come "icsò" e dovevo pure pagare per riceverla
Capitolo 2
Il mio secondo cellulare
Un alcatel, di cui non ricordo neppure il modello, era quello che si vedeva nella prima pubblicità della omnitel con Megan Gale, tenendo conto che quella pubblicità è uscita nel 1997, e che io il cellulare l'ho preso nel 2002, potete capire che pezzo di archeologia avevo in tasca. Ma in compenso avevo gli sms, ma non potevo mandargli, nn ci go messo mai una lira in quel telefono, lo usavo solo per riceverli ed evitare la vocina del cazzo
Capitolo 3
Ovvero il mio terzo cellulare Parte prima che potremmo intitolare "Il signor Vincenzo Garè"
Il mio terzo cellulare nn che quello attuale è un nokia 3310, un mito !!!
il problema è che la sua prima scheda era una scheda tim intestata a un certo Vincenzo Garè, residente dalle parti di Pavia, chi sia costui ?
non lo so, la scheda di quel telefono era di provenienza incerta...
cmq mi arrivavano in continuazione le chiamate de: La banca intesa di Pavia, un concessionario Bmw di Pavia, una ditta edile di quella zona, e tutti chiedevano del signor garè... l'altro grande problema del telefono era il seguente: la tariffa, era un tim duetto impostata con chi sa chi (probabilmente un amico del sig. Garè) e io non potevo cambiarla, perchè non ero garè
Cmq con quella scheda ho passato i miei periodi più folli al cellulare,
quelli in cui facevo gli squilli alle 2 di notte
quelli in cui mi sentivo con delle persone solo tramite squilli
quelli in cui non lo ricaricavo
e infine quelli in cui lo tenevo spento per settimane, facendo incazzare gli amici... e va bo
Parte seconda:
La scheda Wind
Dicamo che adesso ho messo la testa a posto
il cellulare lo uso pochissmo, mando pochi messaggi, ma almeno lo tengo spento, e per almeno la maggior parte del mese ho soldi a sufficenza per fare un squillo, poi arrivano quei giorni in cui sono a zero, e non mi va di andare a fare la ricarica... (il che può arrivare anche ad una settimana)
ma ormai gli amici sanno del mio rapporto col cellulare e se non rispondo concludono "Fabrizio ha di nuovo litigato col cellulare"
Sbalordito il diavolo rimase, quando comprese quanto osceno fosse il bene.
J.Milton