Vittorio Emanuele di Savoia, 69 anni, è stato arrestato a Varenna, sulla sponda lecchese del lago di Como. Nei confronti del principe le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e al falso e allo sfruttamento della prostituzione.
L'arresto per ordine del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza, Alberto Iannuzzi, nell' ambito di un' inchiesta coordinata dal pubblico ministero, Henry John Woodcock.
Il principe aveva da poco pranzato a Villa Cipressi, nella nota località turistica sul lago. In serata il principe aveva un appuntamento per una manifestazione al Casinò di Campione d'Italia.
L' accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e al falso fa riferimento ad un vero e proprio "mercato" dei nulla osta per i videogiochi ed altri apparecchi elettronici utilizzati per il gioco d' azzardo. Nella vicenda gli investigatori hanno scoperto legami con esponenti della criminalità organizzata siciliana. L' altra accusa, quella di associazione per delinquere finalizzata alla prostituzione, riguarda il reclutamento di ragazze da offrire a clienti del casinò di Campione d' Italia.
Altre 12 persone sono state arrestate in varie parti d'Italia su disposizione del gip di Potenza. In particolare per sette persone è stata disposta la detenzione in carcere, per altri sei gli arresti domiciliari. Fra le persone per le quali è stata disposta la detenzione in in carcere vi sono, oltre al principe, Massimo Pizza e Achille De Luca, coinvolti nell'inchiesta sulla "banda delle truffe". Tra le persone per le quali sono state disposti gli arresti domiciliari vi sono Salvatore Sottile, portavoce di Gianfranco Fini, Presidente di An (Fini è estraneo all'inchiesta) e il sindaco di Campione d'Italia Roberto Salmoiraghi.
Le persone indagate nell'inchiesta sono oltre venti. La procura, oltre alle accuse mosse specificamente a Vittorio Emanuele di Savoia, ha ipotizzato anche i reati di corruzione, concussione, falsità ideologica, istigazione alla corruzione, riciclaggio, favoreggiamento.
E. FILIBERTO, MIO PADRE TRATTATO DA BANDITO
"Sono esterrefatto". Il figlio di Vittorio Emanuele di Savoia, Emanuele Filiberto, reagisce così, intervistato dal Tg5, alla notizia dell' arresto del padre. Ma l' erede di casa Savoia reagisce con durezza nei confronti del magistrato potentino che ha chiesto e ottenuto l' arresto. "E' l' ennesimo colpo pubblicitario di Henry John Woodcock. Spero che sia certo delle accuse che muove altrimenti sarà l' ultima volta che farà qualcosà , ha detto. Emanuele Filiberto, che ha detto di trovarsi lontano dall' Italia e di essere in procinto di rientrare, ha anche definito "capi di accusa che non hanno niente a che vedere con mio padre" le contestazioni che hanno portato all' arresto di Vittorio Emanuele. "Lo hanno preso, gli hanno tolto il telefono cellulare e lo stanno portando a Potenza. Lo hanno trattato come un bandito - ha aggiunto - Non si tratta così un uomo di 70 anni che ha anche problemi di salute".
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e questi sarebbero i "nobili"??
sono sgomento...