"Il Codice Da Vinci"

Qui si può chattare e quindi parlare di qualsiasi cosa possibile ...quindi non solo musica ..VIETATO LO SPAM INUTILE, TOLLERANZA 0

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Messaggioda Promentory1985 il ven mag 26, 2006 12:27 pm

ArcherV ha scritto:
Oasis4ever ha scritto:Vi smentisco subito, perchè c'è anche chi dice che nel famoso "Cenacolo" vicino a Gesù non c'era ne Maria e nè Maddalena, ma Giovanni Battista,che nell'iconografia del tempo aveva i capelli lunghi... quindi ognuno può credere a quello che vuole, ma ogni teoria potrebbe essere quella giusta e non siamo noi in grado di giudicare se una è più giusta rispetto ad un'altra.


ma battista non era stato decapitato prima della morte di Gesù? chi lo sa mi corregga!


no, alla destra di gesù c'è l'apostolo Giovanni, il piu giovane fra gli apostoli, quello a cui Gesù in punto di morte sulla croce disse, riferendosi alla Madonna:"Giovanni, questa è tua madre. Maria, questo è tuo figlio".
Giovanni Battista era quello che battezzò Gesù nel fiume Giordano, non mi risulta fosse un apostolo.
Giuda non è nascosto dietro il tavolo, non avrebbe senso.
chi ha fatto storia dell'arte come me probabilmente avrà ricevuto quella che è l'interpretazione "ufficiale" della dottrina su questo quadro: che Giuda è quello che sta accanto all'apostolo Giovanni(quello alla destra di Gesù) e con lo sguardo piu mesto degli altri. è rapresentato col volto scuro proprio per rappresentare al meglio il suo sgomento, quando Gesù annuncia che quella sera sarà tradito e se ci fate caso è l'unico che sembra estraniarsi dal battibecco generale, quello che sa di essere stato scoperto e vuole sentire cosa ne pensano tutti gli altri.
semplicemente NESSUNO sta mandando a quel paese Cristo, ma tutti sono agitati perchè non possono credere a quello che hanno appena sentito dalla sua bocca.
poi sul fatto che Leonardo era gay non ci sono dubbi (ancora si dibatte oggi, ad esempio, su chi sia veramente la Gioconda, non si sa se un maschio, una donna o un autoritratto di Leonardo con le sembianze da donna) e questo ne ha sempre condizionato la sua arte, anche nella rappresentazione dei personaggi.

riguardo il sito http://www.renneslechateau.it lo frequento da tempo e vi assicuro che su quel sito trovate tutto quello che vi pare che smonta il Codice da Vinci
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Messaggioda The Thinker il ven mag 26, 2006 12:32 pm

lennon85 ha scritto:
ArcherV ha scritto:
Oasis4ever ha scritto:Vi smentisco subito, perchè c'è anche chi dice che nel famoso "Cenacolo" vicino a Gesù non c'era ne Maria e nè Maddalena, ma Giovanni Battista,che nell'iconografia del tempo aveva i capelli lunghi... quindi ognuno può credere a quello che vuole, ma ogni teoria potrebbe essere quella giusta e non siamo noi in grado di giudicare se una è più giusta rispetto ad un'altra.


ma battista non era stato decapitato prima della morte di Gesù? chi lo sa mi corregga!


no, alla destra di gesù c'è l'apostolo Giovanni, il piu giovane fra gli apostoli, quello a cui Gesù in punto di morte sulla croce disse, riferendosi alla Madonna:"Giovanni, questa è tua madre. Maria, questo è tuo figlio".
Giovanni Battista era quello che battezzò Gesù nel fiume Giordano, non mi risulta fosse un apostolo.
Giuda non è nascosto dietro il tavolo, non avrebbe senso.
chi ha fatto storia dell'arte come me probabilmente avrà ricevuto quella che è l'interpretazione "ufficiale" della dottrina su questo quadro: che Giuda è quello che sta accanto all'apostolo Giovanni(quello alla destra di Gesù) e con lo sguardo piu mesto degli altri. è rapresentato col volto scuro proprio per rappresentare al meglio il suo sgomento, quando Gesù annuncia che quella sera sarà tradito e se ci fate caso è l'unico che sembra estraniarsi dal battibecco generale, quello che sa di essere stato scoperto e vuole sentire cosa ne pensano tutti gli altri.
semplicemente NESSUNO sta mandando a quel paese Cristo, ma tutti sono agitati perchè non possono credere a quello che hanno appena sentito dalla sua bocca.
poi sul fatto che Leonardo era gay non ci sono dubbi (ancora si dibatte oggi, ad esempio, su chi sia veramente la Gioconda, non si sa se un maschio, una donna o un autoritratto di Leonardo con le sembianze da donna) e questo ne ha sempre condizionato la sua arte, anche nella rappresentazione dei personaggi.

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Giuda è nascosto dietro il tavolo ed ha un grandissimo senso:
1) Leonardo non sapeva come dipingere il traditore di Cristo
2) Se Giuda non fosse dietro il tavolo il tizio raffigurato avrebbe una mano storta, e gigante con un coltello 8)

Inoltre al fianco di Gesù c'è la Madonna. Cmq dovreste vederlo da vicino per notare tutti questi dettagli. Io ho sempre avuto la fortuna di visitarlo a Milano dove è custodito e dal vivo è stupendo.
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Messaggioda PinGuido il ven mag 26, 2006 12:34 pm

tanto son tutte e comunque versioni non dimostrabili. Io non ho mai creduto a nessuna, neanche a quella ufficiale della chiesa, però è interessante capire su cosa si basano le varie teorie
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Messaggioda Promentory1985 il ven mag 26, 2006 12:37 pm

quella è un'interpretazione di giacobbo :)

quella mano puo avere un sacco di interpretazioni, nel cristianesimo durante l'ultima cena accanto a gesù c'era l'apostolo giovanni, per la storia dell'arte giuda è quello che dicevo io poc'anzi...
poi leonardo era geniale, quindi tutto quello rappresentato in qualsiasi suo dipinto puo rappresentare di tutto e di più.
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Messaggioda ArcherV il ven mag 26, 2006 12:41 pm

lennon85 ha scritto:Giuda è quello che sta accanto all'apostolo Giovanni(quello alla destra di Gesù) e con lo sguardo piu mesto degli altri. è rapresentato col volto scuro proprio per rappresentare al meglio il suo sgomento


chi ha fatto storia dell'arte a pieno come me, o anche te claudio, converrà nel dire che leonardo era un maniaco delle misurazioni e delle proporzioni...e secondo te avrebbe disegnato una mano così sproporzionata e in una posizione innaturale come quella? se il braccio fosse stato in quella posizione impugnare il coltello in quel modo è fantascienza!

Cmq anche per me quello non è battista!

Sul fatto della Gioconda, secondo me la scoperta di quel Dottore del suono giapponese può vertire un attimo la rotta, dalle misurazioni di viso e mani son riusciti a calcolare il suono della sua voce, ed era femminile...non male!
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Messaggioda The Thinker il ven mag 26, 2006 12:53 pm

Leonardo Da Vinci

Leonardo da Vinci è l'uomo che più di tutti è diventato sinonimo di Genio. In questi ultimi tempi il suo nome è accostato troppo spesso a mondi esoterici, oscuri, a fantomatiche sette segrete. E allora le sue parole diventano ancora più importanti. Vogliamo seguirle per capire cosa abbia a che fare con il romanzo di Dan Brown che si è impadronito del suo nome.

Nelle prime edizioni del Codice Da Vinci si può leggere, subito dopo il titolo: Il Priorato di Sion – società segreta fondata nel 1099 – è una setta realmente esistente. Nel 1975, presso la Bibliothèque Nationale di Parigi, sono state scoperte alcune pergamene, note come Les Dossiers Secrets, in cui si forniva l'identità di numerosi membri del Priorato, compresi sir Isaac Newton, Botticelli, Victor Hugo e Leonardo da Vinci.

Per fare chiarezza sulla vita di Leonardo partiamo proprio da Vinci, piccolo borgo in Val d'Arno inferiore, nelle verdi colline vicino Firenze. Qui, nel 1452, forse il 15 aprile, nacque Leonardo.
In quegli anni Vinci era immerso nel fermento culturale della Toscana, allora più che mai cuore pulsante della vita politica, artistica e letteraria del Quattrocento. Leonardo era bello ed incredibilmente di talento, un giovane dalle incredibili doti sia fisiche che artistiche, un personaggio che oggi troveremmo su tutte le riviste, scientifiche come di glamour.

Tutti concordano sulla sua personalità amabile, il suo fascino ed il suo indubbio talento, disegnando l'immagine di un giovane positivo e speciale. Di lui abbiamo tutti presente l'autoritratto senile, che non ci fa però capire quanto fosse interessante da giovane. L'adolescenza artistica di Leonardo è segnata da Firenze: a 17 anni entra in una delle più prestigiose botteghe del tempo, quella del Verrocchio, dove si trova accanto discepoli come Botticelli o il Perugino. Racconta il Vasari che Andrea Verrocchio, pittore e scultore stimatissimo, nel dipingere un San Giovanni intento a battezzare Cristo, abbia avuto l'idea di affidare al giovane appena arrivato la pittura di un angelo. Vedendo poi che il risultato del giovane apprendista era nettamente migliore del suo, pare sia stato preso da una profonda crisi. Verità o leggenda, di certo c'è che dopo il dipinto in questione - Il Battesimo di Cristo - non sarà più così facile attribuire un dipinto al Verrocchio.

Vinci è solo un piccolo borgo ma ospita ben tre musei dedicati al genio di Leonardo: come ad esempio il Museo Leonardiano.

Dei quadri di Leonardo torneremo a parlare presto, e ci addentreremo nei misteri della Gioconda, della Vergine delle Rocce, della Battaglia di Anghiari e soprattutto del mitico Cenacolo.

Prima vogliamo però attraversare l'altra dimensione geniale di Leonardo, quella delle sue invenzioni. Le intuizioni e le anticipazioni di un uomo che viveva nel futuro: gru, macchina volante, elicottero, mitragliera, carro armato: dai disegni e gli appunti di Leonardo esplode un mondo intero di visioni assolutamente straordinarie per il tempo… Dobbiamo continuare a seguire le tracce di Leonardo. E dobbiamo spostarci verso Milano, verso il Cenacolo – il quadro che rappresenta il cuore del romanzo di Dan Brown. Prima dobbiamo però fare una tappa al museo della scienza e della tecnica di Milano perché dobbiamo vedere qualcosa di veramente incredibile: il telaio meccanico da tessitura progettato da Leonardo nel 1495 e ricostruito dal museo nel 2002. E' impressionante il complicato sistema di tessitura automatizzato che caratterizza questa macchina. Lo stesso Leonardo ritiene questo progetto "un'invenzione più bella e più utile di quella della stampa", avvenuta 50 anni prima della sua.

Ma la vera sorpresa è che non solo all'epoca non esisteva nulla del genere, ma niente di simile sarebbe comparso sulla scena per circa trecento anni. Un'anticipazione di tre secoli.

Centinaia di invenzioni, di anticipazioni del futuro, di intuizioni. Come l'ala battente. Oppure la vite aerea, anticipazione dell'elicottero di Forlanini. Insomma un uomo che viveva nel futuro. E che qualcuno sostiene avesse invece conoscenze che venivano dal passato, da lontane origini esoteriche, che lui avrebbe nascosto, criptate, nei suoi quadri. E' il momento allora di raggiungere il convento di S. Maria delle grazie e affrontare uno dei più grandi misteri che avvolgono la vita di Leonardo: il quadro dell'ultima cena. Il cenacolo.

E' a Milano il punto focale del Codice da Vinci. Lì, ben visibile su di una parete del Refettorio di Santa Maria delle Grazie. Quella che intere generazioni di milanesi, e non solo loro, hanno considerato l'opera più bella di Leonardo. Questo convento è stato bombardato due volte e per due volte il cenacolo è miracolosamente sopravvissuto. L'elemento più emozionante è il momento scelto da Leonardo per rappresentare l'ultima cena: Gesù ha appena detto agli apostoli che uno di loro lo tradirà. Quella fissata da Leonardo è una sorta di istantanea della reazione spaesata e disorientata degli Apostoli a questa notizia. I dodici si interrogano l'uno con l'altro, dopo le inquietanti parole del Maestro. Chi di loro è il traditore? Chi sa qualcosa?

Nel Vangelo di Marco si legge: "Venuta la sera, Egli giunse con i Dodici. Ora, mentre erano a mensa e mangiavano, Gesù disse: "In verità vi dico, uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà". Allora cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: "Sono forse io?". Nel Vangelo di Luca, invece le parole sono queste: "Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola. Il Figlio dell'uomo se ne va, secondo quanto è stabilito; ma guai a quell'uomo dal quale è tradito!". Secondo studi e documenti, Leonardo avrebbe avuto grandi dubbi a trovare il volto perfetto per rappresentare Gesù. La sua attenzione al racconto vangelico è stata talmente grande da portarlo a definire il punto di vista a sei metri d’altezza, come sarebbe stato in realtà per un uomo in una sala posta al secondo piano. Proprio dove, secondo il racconto, si sarebbe trovata la sala nella quale Gesù e gli Apostoli avrebbero consumato insieme l’ultima cena. Posta così in alto (oggi non possiamo cogliere la distanza, visto che il pavimento della sala è stato rialzato), l'opera incantava già all'epoca chiunque la guardasse. Ognuno cercava in quei tredici volti le tracce di un’età, di un carattere e di un sentimento, in quel momento della cena così drammatico.
Secondo le fantasie di Dan Brown, ispirate anche da altri autori di bestseller, questo quadro conterrebbe la prova del matrimonio tra Gesù e Maria Maddalena: la figura alla destra di Gesù, finora considerata San Giovanni, sarebbe infatti la Maddalena.
Non solo. Sarebbe evidente, nel vuoto accanto a Gesù, una grande V, il simbolo del femminino sacro, fortemente presente nell'ultima cena. Inoltre, sarebbe possibile leggere una grande M tra lo sfondo e le figure, iniziale, ovviamente, di Maria Maddalena e quindi ulteriore prova della sua supremazia all’interno del gruppo degli apostoli. Forse le cose non stanno così. Se c'è un vero particolare che non torna è quello di questa mano. Una mano che impugna un coltello e che non si capisce bene a chi appartenga. Per capire meglio dobbiamo entrare nel dipinto. Come può un genio che ha fatto delle misurazioni e delle lunghezze degli arti un punto d'onore, aver dipinto un arto così sproporzionato?
Un braccio mostruoso lungo circa il doppio di qualunque braccio rappresentato nel dipinto nel caso appartenesse ad uno dei volti presenti. E perché questa mano, a questo punto ignota, impugnerebbe proprio un coltello? E se in realtà non appartenesse a nessuno degli apostoli seduti a tavola ma ad uno al momento nascosto? I commensali, in questo caso sarebbero quattordici e non più tredici: ci sarebbe, allora, posto per un'altra persona. E questa volta si che potrebbe essere una donna.

E se Leonardo avesse interpretato alla lettera il Vangelo di Luca, che parla espressamente di una mano, del simbolo stesso del tradimento, del pericolo nascosto? Potrebbe essere la mano l'unica parte che vediamo di Giuda?

Accanto a Cristo, come sa chi conosce le scritture, c'è sempre stata una presenza silenziosa e dolce e che è stata elevata al cielo così come Gesù, prendendo ufficialmente posto accanto a lui nella teologia del cristianesimo. La presenza femminile del Cenacolo di Leonardo, quindi non potrebbe essere che Maria, la madre di Gesù, la donna alla quale è dedicato lo stesso convento di S. Maria delle Grazie e la preghiera più recitata dai cattolici. Una figura fondamentale per il cristianesimo, quella di Maria, la Madonna, la Vergine che Leonardo ha tante volte ritratto. Un volto giovane, con la testa reclinata dolcemente come ricorre spesso nelle tavole a lei dedicate. Basti vedere dipinti come "La vergine delle rocce", "L'adorazione dei Magi" e "Sant'Anna, la Vergine e il Bambino". In ognuno la somiglianza del volto di Maria con quello della figura seduta alla destra di Gesù è sorprendente, lo stesso viso per di più invecchiato, lo stesso sguardo ad occhi bassi, la stessa postura dolce e china . Di tutto si può dire a Leonardo tranne che non sapesse dare mille sfaccettature diverse ad ogni volto, ad ogni espressione. Questo ci fa pensare ancora di più che la somiglianza , quando c'è come in questo caso, non può essere casuale.

Sarebbe questo, allora, il vero segreto di Leonardo da Vinci, una presenza materna accanto al Dio che si è fatto uomo, la donna che lo ha generato immacolata, la donna vicino a lui quando fece il primo miracolo alle nozze di Cana, la donna che lo seguì piangendo lungo la via dolorosa del calvario, la donna che pregò sotto la sua croce, la donna che lo abbracciò nella pietà della morte una volta deposto.

Leonardo ha dipinto un ruolo ancora più importante per colei che più di qualunque altro avrebbe avuto a cuore le sorti di Cristo e della sua chiesa. Una presenza che, e non credo si possa considerare un caso, ricorre anche oggi nelle tante apparizioni in ogni angolo del mondo.

Torniamo però a Leonardo. Vogliamo ora spostarci a Roma, perché lì c’è un ricercatore che ha una strana teoria sui quadri di Leonardo. Mentre ci spostiamo, riviviamo la magia delle sue opere più emozionanti e discusse...
Sono molti i dipinti che meritano i più alti onori, come l'olio su tavola Sant’Anna, la Vergine e il Bambino, il Ritratto di Cecilia Gallerani, più noto come Dama con ermellino - le due versioni de La Vergine delle rocce. E poi il Ritratto di Ginevra de' Benci, ispirato ai vecchi maestri fiamminghi, e la Madonna Benois,conservata all'Ermitage di San Pietroburgo. L'Adorazione dei magi, invece, conservato agli Uffizi, a Firenze, è, con San Gerolamo, uno degli esempi di capolavoro incompiuto che caratterizzano l'opera di Leonardo.
Dipinti uno più bello dell'altro, che da soli basterebbero per decretare la fama di un artista. Ma non è tutto. A tavole ed affreschi si accompagnano infiniti disegni, schizzi e cartoni preparatori, spesso talmente belli da meritare posti di rilievo in importanti pinacoteche. Carte che conservano intatto lo spirito del Leonardo artista e che ci fanno capire quanto fosse ricco il suo animo interiore.

Uomo di Vitruvio Uno dei disegni più famosi al mondo, riprodotto quasi ovunque. Nel Codice da Vinci, viene richiamato dalla terribile posizione assunta dal curatore del Louvre, Jacques Sauniére, durante la morte: nudo, con braccia e gambe divaricate alla maniera del disegno di Leonardo. Ma più interessante è l'accuratezza con la quale Leonardo studia e disegna il corpo umano, codificando le lunghezze degli arti, sia superiori che inferiori. Sappiamo, perché è lui stesso a dirlo, dell'uso per motivi di studio, di cavaderi freschi. A Roma questo uso scientifico dei corpi gli comporterà una denuncia ufficiale per negromanzia…

Vergine delle rocce Sempre al Louvre è conservata una delle due copie della Vergine delle Rocce, un altro quadro a cui allude il Codice da Vinci, confondendo però le posizioni del piccolo Giovanni Battista e di Gesù Bambino, e giungendo, ovviamente a conclusioni arbitrarie e descrivendo le dita della mano della Madonna come artigli di un'aquila, in un gesto minaccioso verso una non bene identificata testa invisibile. Un'altra delle tante forzature del romanzo, che ha fatto perdere, invece, il vero simbolismo delle rocce, legato profondamente a Maria.

Gioconda Uno dei suoi più emozionanti capolavori è senza dubbio la Gioconda. La veridicità dello sguardo languido, i particolari di sopracciglia e bocca, tanto vivida da sembrare non fatta con il colore ma con la vera carne. Secondo gli ultimi studi, infatti, la storia della Gioconda sarebbe ancora tutta da scrivere, e sarebbero ancora incerti il quando, il dove ed il perché dell'opera più famosa del mondo.

Secondo un recentissio studio della neurobiologa statunitense Margaret Livingstone, dell'Università di Harvard, il sorriso della Gioconda sartebbe «un'illusione che appare e scompare a causa della particolare maniera in cui l'occhio umano analizza le immagini». L'occhio umano ha una visione centralizzata, molto buona, per riconoscere i dettagli; e un'altra periferica, molto meno sofisticata, però più adeguata a percepire le ombre. Leonardo dipinse il sorriso di Monna Lisa usando ombre che vediamo molto meglio con la nostra visione periferica. Per questo, per vedere sorridere Monna Lisa bisogna fissare gli occhi della donna o qualunque altra parte del quadro, in modo che le labbra cadano nel campo della visione periferica.

Battaglia d'Anghiari Un altro mistero riguarda poi la Battaglia d'Anghiari, commissionata dal governo fiorentino per ricordare la vittoria sui milanesi del 1440. Un riconoscimento che era anche una sfida, visto che il dipinto avrebbe dovuto trovare posto in una parete della Sala del Gran Consiglio di Palazzo Vecchio, proprio di fronte alla Battaglia di Cascina commissionata al giovane e famoso Michelangelo Buonarroti, l'artista che solo pochi anni più tardi affrescherà la Cappella Sistina. Uno scontro tra titani, verrebbe da dire, se non fosse che nessuna delle due opere è mai stata portata a compimento. Leonardo riuscì solo a trasferire sul muro una parte del cartone che aveva preparato. Il Vasari ricoprì l'opera con un affresco, lasciando però forse un indizio. E' infatti del giugno 2005 l'intenzione da parte di uno studioso italiano di recuperare il perduto dipinto di Leonardo, partendo da una frase riportata in piccolo su di una bandiera "cerca trova" che il Vasari avrebbe inserito al centro del suo affresco. La tesi è che il Vasari, prima di iniziare il suo lavoro, abbia costruito un'intercapedine, per non sovrapporsi con il dipinto di Leonardo. Basterebbe quindi una scansione radar ed una termografica per rilevare il punto esatto dove fare un piccolo foro per far passare una sonda con microtelecamera per svelare un mistero artistico che dura ormai da secoli.

Insomma i misteri sono tanti e la ricerca tra i simboli di Leonardo rimane aperta e suggestiva.
Il vero mistero che circonda Leonardo è la sua attività febbrile, la sua incapacità di fermarsi, la quantità di opere, idee e progetti messi in atto o solo sognati. Tutto parte dalla curiosità, dall'osservazione attenta e appassionata della natura e del mondo che ci circonda. Un uomo in grado di concepire domande in cerca di risposta. Un sogno che ancora vive e che, a noi di Voyager, piace sposare...
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Messaggioda ArcherV il ven mag 26, 2006 1:59 pm

ArcherV ha scritto:
Oasis4ever ha scritto:Vi smentisco subito, perchè c'è anche chi dice che nel famoso "Cenacolo" vicino a Gesù non c'era ne Maria e nè Maddalena, ma Giovanni Battista,che nell'iconografia del tempo aveva i capelli lunghi... quindi ognuno può credere a quello che vuole, ma ogni teoria potrebbe essere quella giusta e non siamo noi in grado di giudicare se una è più giusta rispetto ad un'altra.


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ok mi rispondo da sola...quello a tavola NON PUO' essere il Battista visto che venne decapitato due anni prima della crocefissione di Gesù!
Almeno questa è risolta :lol:
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Messaggioda PinGuido il ven mag 26, 2006 2:02 pm

ho sbagliato io

"Il romanzo sostiene ancora che la persona alla destra di Gesù sarebbe la Maddalena, ma non dice dove sia finito l'apostolo Giovanni, quello che nel Vangelo attribuito proprio a lui si definisce "l'apostolo che Egli amava"! Un'ipotesi più verosimile è che, data la possibile omosessualità di Leonardo, l'artista l'abbia rappresentato in modo effeminato, come poi farà in seguito con l'altro Giovanni, il Battista:"
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Messaggioda ArcherV il ven mag 26, 2006 2:08 pm

Oasis4ever ha scritto:ho sbagliato io

"Il romanzo sostiene ancora che la persona alla destra di Gesù sarebbe la Maddalena, ma non dice dove sia finito l'apostolo Giovanni, quello che nel Vangelo attribuito proprio a lui si definisce "l'apostolo che Egli amava"! Un'ipotesi più verosimile è che, data la possibile omosessualità di Leonardo, l'artista l'abbia rappresentato in modo effeminato, come poi farà in seguito con l'altro Giovanni, il Battista:"


ah ok in questa forma va bene ^^
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Messaggioda alive il ven mag 26, 2006 8:16 pm

mi è piaciuto molto..naturalmente il libro è molto meglio...si sofferma su molte + cose..cmq credo che sia ben riuscito!
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