I Sex Pistols rifiutano l'invito della Hall Of Fame 
L'atteggiamento punk non muore mai. 
A ricordarcelo sono ancora loro, i Sex Pistols che con una lettera scritta a mano e pubblicata sul sito ufficiale del gruppo ci informano che la Rock and Roll Hall of Fame è “urina nel vinoâ€. 
Il gruppo è stato nominato quest'anno per entrare nel museo del rock, con Black Sabbath (anche loro assolutamente disinteressati alla vicenda), Miles Davis, Lynyrd Skynyrd e Blondie. 
I Pistols sarebbero eleggibili dal 2001 ma i giudici hanno sempre rimandato la loro candidatura, forse a causa della natura ‘ribelle' della loro musica; adesso sono i punk a mandare a quel paese l'istituzione. 
“Non veniamo, non siamo le vostre scimmiette, quindi?†si legge nella lettera (clicca qui per l'alta risoluzione) “Celebrità a 25.000 dollari se vogliamo un tavolo, oppure 15.000 per essere spremuti in galleria, soldi che vanno a un'organizzazione no-profit per venderci un sacco di vecchie celebritàâ€. 
Poi si chiude con: “Non veniamo. Non fateci caso. Outside the shit-system, is a real SEX PISTOLSâ€. 
Da parte del museo è stata pubblicata una piccola dichiarazione che racchiude in se la missione dell'istituzione: “Si sono dimostrati irrispettosi e punk come li conosciamo, e questo è rock and rollâ€. 
Vi ricordo che un artista diventa eleggibile a 25 anni di distanza dalla prima pubblicazione discografica ufficiale e il criterio di scelta si basa sull'influenza e sul significato del contributo dell'artista sullo sviluppo del rock and roll. 
Gli eleggibili vengono scelti da una giuria di 700 esperti. 
Per quanto riguarda i Black Sabbath, anche Ozzy Osbourne scrisse una lettera indirizzata agli organizzatori dell'evento: “La nomination non ha significato perché non siamo votati dai fan. 
Veniamo votati dalla presunta elite formata da membri dell'industria musicale e da quelli dei media che non hanno mai comprato un nostro album o pagato un biglietto di un nostro concerto. 
Per questo il loro voto è completamente irrilevante per me. 
E che sia chiaro! 
I Black Sabbath non sono mai stati i cocchi dei media, noi apparteniamo alle persone e questo ci sta bene"
			

