da pita1982 il gio gen 19, 2006 10:54 am
Firenze dopo 13 anni ritrova la Nazionale. La tifoseria si spacca
Fonte: Gazzetta dello Sport
«Giochiamo Italia-Germania del 1˚marzo a Firenze nel nome di Ferruccio Valcareggi». L'idea venne così, il 3 novembre scorso, sull'onda dell'emozione per la morte del «grande vecchio» del calcio nazionale e fiorentino.
Una bella idea, che teneva conto soltanto dei sentimenti e, per una volta, scacciava in un angolo polemiche e beghe di cortile. La tifoseria viola, quella organizzata, però si ribellò subito. Nulla di inaspettato. Le ferite per la retrocessione in serie C sono ancora aperte, la Federcalcio a Firenze è sempre vista come il fumo negli occhi, e non importa che la Nazionale sia la squadra di tutti. Niente da fare, I tempi non sono maturi, disse Franco Carraro qualche giorno dopo. Capitolo chiuso. Invece no: adesso le condizioni ci sono e l'amichevole di avvicinamento al Mondiale contro I tedeschi si giocherà proprio allo stadio Franchi.
Lo ha deciso ieri la Figc dopo I contatti con il sindaco Domenici e I fratelli Della Valle, proprietari della Fiorentina, proprio le persone che hanno più spinto perché non si perdesse questa occasione. «È un fatto importante per la Firenze sportiva. Mi auguro che tutti sappiano comprenderlo », ha dichiarato il primo cittadino. E soddisfazione è espressa da Paolo Ignesti, presidente del Coni fiorentino.
Ci sono anche I musi lunghi. La tifoseria viola è in ebollizione.
«Non siamo contro la Nazionale, però non possiamo accogliere a braccia aperte una federazione che ci ha combinato di tutto negli ultimi anni — è il commento di Marzio Brazzini, presidente del Gruppo Storico —.
Noi ce l'abbiamo con Carraro che ci ha mandato in C e ha salvato invece Lazio, Roma e Parma. Ancor prima Matarrese ci ha massacrato negli anni 90». «I club del Centro coordinamento — spiega il presidente Filippo Pucci — non fanno salti di gioia, però si rendono anche conto che forse è giusto accantonare i torti subìti».
Poi ci sono i tifosi cosiddetti «normali». E lì i fan degli azzurri sono molti di più, come dimostra un sondaggio effettuato a novembre dal sito Violanews.
Su mille supporter che hanno risposto, il 58,9 per cento si è detto favorevole al ritorno degli azzurri a Firenze, il 32,6 ha detto che starà a casa in segno di protesta e l'8,5 che andrà allo stadio, ma soltanto per contestare. Contestazione che segnò anche l'ultima esibizione dell'Italia nel capoluogo toscano, 13 anni fa. Allora in campo c'era Roby Baggio, simbolo del «tradimento»; oggi c'è Luca Toni, simbolo della rinascita viola. I fischi sarebbero stonati.