da klelia il ven nov 16, 2007 1:15 pm
Ho visto tutto il servizio.Che dire...
La Parsi l'ho conosciuta,ho studiato sui suoi libri.Ascoltato le sue nozioni a lezione..Come lei penso che siano persone malate,che devono esser curate con la psicoterapia e i farmaci per capire cos'è successo nella psiche e nell'intimità di queste persone ma...
E' difficile esser cosi razionali,qui si va oltre l'empatia.Una delle funzioni della pena è il recupero,far capire il disvalore di quanto commesso...
La Parsi non l'ho mai vista cosi sconvolta,nemmeno quando abbiamo trattato questo tema a lezione!
Prima di ascoltare la telefonata è stata professionale,dopo a fatica è riuscita a esserlo perchè il suo esser donna,il suo istinto materno,i suoi universi di senso sono stati colpiti/turbati da quanto sentito.
Anch'io come lei (paragone che deve esser preso con le giuste misure) sono combattutta tra la ragione e la mia sensibilità .
Credo che la legge che c'è in Italia per combattere la pedofilia,il 609 quater cp non serve a molto se non vengono inasprite le pene.Ovviamente non sono per l'ergastolo,per la castrazione chimica o fisica,ecc
Sono la prima ad avere dei timori e delle titubanze nei confronti di chi è stato 'recuperato' dalla psicoterapia,dai farmaci e dalla pena.E' un lavoro di recupero troppo difficile e delicato...
Vorrei dare un nuovo nome
nuova linfa a tutto quel che c'è
ma ogni cosa è una ferita
che mi ricorda te.