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E' morto Enzo Biagi

MessaggioInviato: mar nov 06, 2007 9:14 am
da BASIK
Stamattina alle 8 se n'è andato un gigante del giornalismo italiano.

MessaggioInviato: mar nov 06, 2007 9:15 am
da 14
:(

MessaggioInviato: mar nov 06, 2007 9:38 am
da silvietta
da repubblica.it
MILANO - Enzo Biagi è morto questa mattina. Il decano dei giornalisti italiani, che aveva 87 anni, da oltre una settimana era ricoverato nella clinica Capitanio di Milano. Accanto a lui, al momento dell'addio, le due figlie, Carla e Bice. Il mondo dell'informazione perde così una delle sue voci più celebri, esempio di libertà di pensiero e autorevolezza. La camera ardente è stata aperta alle ore 10, e sarà visitabile fino a domani.

Secondo il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "Scompare con Enzo Biagi una grande voce di libertà. Egli ha rappresentato uno straordinario punto di riferimento ideale e morale nel complesso mondo del giornalismo e della televisione, presidiandone e garantendone l'autonomia e il pluralismo. Il suo profondo attaccamento - sempre orgogliosamente rivendicato - alla tradizione dell'antifascismo e della Resistenza lo aveva condotto a schierarsi in ogni momento in difesa dei principi e dei valori della Costituzione repubblicana".

è una perdita grandissima!

MessaggioInviato: mar nov 06, 2007 9:44 am
da johnlord
Una delle ultime voci autorevoli.
Peccato se ne sia andato.

MessaggioInviato: mar nov 06, 2007 9:45 am
da silvietta
Le battute e gli aforismi di Biagi

Ecco una serie di aforismi usciti dalla penna di Enzo Biagi:

- La democrazia è fragile, e a piantarci sopra troppe bandiere si sgretola.

- È difficile non desiderare la donna d'altri, dato che quelle di nessuno, di solito, sono poco attraenti

- Quando sento dire che uno è considerato un innovatore perché decide di leggere il telegiornale in piedi, è come se ti chiedessero se scrivi con la biro o con la macchina, e quanto questo influisce.

- Ho sempre creduto che, se c'è un posto al mondo dove non esistono le razze, questo è proprio l'Italia: infatti le nostre antenate ebbero troppe occasioni di intrattenimento.

- La società è permissiva nelle cose che non costano nulla.

- Dopo tre apparizioni in video, qualunque coglione viene intervistato, dice la sua e anche quella degli altri.

- Le verità che contano, i grandi principi, alla fine, restano sempre due o tre: quelli che ti ha insegnato tua madre da bambino.

- A Milano gli affari si combinano con un colpo di telefono, a Palermo anche con un colpo di lupara.

- I giornali sarebbero ansiogeni? Ma la Bibbia non comincia forse con un delitto?

- Si può essere a sinistra di tutto, ma non del buon senso.

- La mia generazione trovava eccitante leggere un'edizione della Divina Commedia con le illustrazioni del Dorè. Adesso sui muri c'è scritto «Culo basso bye bye». Capisce che è un po' diverso?

- Era così ignorante che credeva che la cedrata fosse un'opera minore del Tassoni.

- Nel cinturone dei soldati del Fhuhrer c'era scritto «Gott mit uns», Dio è con noi. Hitler lo aveva arruolato; per fortuna disertò.

- Siamo tutti fratelli, ma è difficile stabilire chi è Caino e chi Abele.

- Siamo diventati gente che alterna le vacanze con le ferie.

- Se Berlusconi avesse le tette farebbe anche l'annunciatrice!

- Il colera passa, i Gava restano. È dunque vero che se ne vanno sempre i migliori.

- Difficile capire un Paese, scrisse un libellista, dove la stessa cosa è chiamata al Nord uccello e al Sud pesce.

- Il denaro arriva sempre quando non si ha più fame.

- Se il ridicolo uccidesse, avremmo uno sterminio.

- La «devolution», una parola che sembra inventata da Celentano.

- Il bello della democrazia è proprio questo: tutti possono parlare, ma non occorre ascoltare.

- La vita è un rischio che non si può fare a meno di correre.


- Qualche volta è scomodo sentirsi fratelli, ma è grave considerarsi figli unici.

- L'uomo, qualche volta, è come le scimmie: ha il gusto dell'imitazione.

- Nella storia dell'umanità non cala mai il sipario. Se solo ci si potesse allontanare dal teatro prima della fine dello spettacolo.

MessaggioInviato: mar nov 06, 2007 9:48 am
da better man
onore a un grande giornalista che purtroppo ho potuto conoscere poco..
cmq spero di sbagliarmi ma ora mi aspetto una bella ondata di ipocrisia..

MessaggioInviato: mar nov 06, 2007 11:06 am
da giada85
se ne è andato uno dei pochi giornaliti che diceva quello che pensava veramente, anche a discapito delle conseguenze che avrebbe potuto subire...

MessaggioInviato: mar nov 06, 2007 1:32 pm
da The Shield
La mia generazione trovava eccitante leggere un'edizione della Divina Commedia con le illustrazioni del Dorè. Adesso sui muri c'è scritto «Culo basso bye bye». Capisce che è un po' diverso?


:lol: :lol: :lol:

MessaggioInviato: mar nov 06, 2007 2:23 pm
da Zack
...il più grande rammarico non averlo visto lavorare di nuovo col fatto...un altro grande giornalista,dopo Montanelli che ci lascia

MessaggioInviato: mar nov 06, 2007 2:24 pm
da lylagallagher
:cry:
anche se non mi piaceva "il fatto" mi disp cmq che un grande giornalista se ne sia andato...