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Dopo l'indulto...

MessaggioInviato: mer set 05, 2007 11:22 pm
da columbia83
Avrei potuto mettere questa notizia o nel topic delle news o in quello della Repubblica delle banane perchè ci andava a perfezione, ma penso che il problema meriti un topic a parte.


Dopo l'indulto colpi in banca raddoppiati
L'aumento dei crimini va di pari passo con il numero degli scarcerati.




È passato poco più di un anno dall’ultimo indulto e si torna a discutere dell’opportunità di tali strumenti per affrontare l’emergenza legata al sovraffollamento delle carceri, insostenibile sia per le condizioni psico-fisiche e igieniche dei carcerati che per il conseguente stress del personale di servizio. Uno studio recente («The Incapacitation Effect of Incarceration: Evidence From Several Italian Collective Pardons») ha analizzato statisticamente i cambiamenti nel numero e nelle tipologie di crimini successivi all’indulto del 2006 e agli atti di clemenza degli ultimi quaranta anni. Due sono i risultati inequivocabili. Dopo l’ultimo provvedimento le rapine in banca, l’unico dato criminale già disponibile, sono quasi raddoppiate. Più in generale, a seguito di indulti o amnistie, varie tipologie di crimine subiscono improvvise impennate. In base ai dati dell’Abi, nel mese successivo all’indulto del 2006, le rapine in banca che nell’anno precedente avevano segnato una linea decrescente, sono addirittura raddoppiate per poi attestarsi su livelli leggermente più bassi, ma pur sempre significativamente più elevati di quelli antecedenti il provvedimento. Una situazione drammatica se valutata retrospettivamente perché, a seguito delle quindici tra amnistie e indulti degli ultimi quaranta anni, la popolazione carceraria si è ridotta periodicamente di una percentuale che oscilla tra il 20 e il 50 per cento. Migliaia di potenziali malfattori liberi di tornare a sfidare la legalità.

I dati Istat mostrano che dopo i vari atti di clemenza susseguitesi dal 1962 a oggi, i crimini che aumentano più marcatamente sono le rapine in banca, lo spaccio di stupefacenti, le frodi, i furti e persino gli omicidi. Analizzando le statistiche giudiziarie penali regionali, si evince che l’aumento dei crimini denunciati alle forze dell’ordine va di pari passo con l’aumento degli scarcerati, e il fenomeno è tanto più evidente nelle regioni nelle quali si liberano più detenuti. In passato, ci sono stati casi in cui le misure di clemenza hanno letteralmente svuotato le prigioni: è avvenuto nel 1966 in Abruzzo e Molise (-85 per cento) e nel 1970 in Trentino Alto Adige (-77 per cento). Ed erano anni in cui non esisteva ancora il problema del sovraffollamento delle carceri che, è giusto ammetterlo, resta a tutt’oggi il nodo principale da sciogliere.

Tuttavia, per non farsi fuorviare da giudizi (o pregiudizi) moralistici e facili luoghi comuni, è necessario analizzare a fondo le conseguenze che indulti e amnistie comportano sul piano sociale. A giustificazione della misura dell’indulto si adduce quasi sempre il sovraffollamento delle carceri, mentre i critici del provvedimento rispondono che sarebbe largamente preferibile costruire nuovi penitenziari. Ma entrambi gli schieramenti trascurano l’analisi dei costi-benefici. Quando viene decisa una misura eccezionale come l’indulto o l’amnistia, il legislatore mette necessariamente in conto un possibile aumento del crimine. L’importante però è che il costo legato al preventivato aumento del crimine resti ben al di sotto del beneficio derivante dal provvedimento di clemenza. Le cifre che emergono dai dati dell’Istat, così come quelle sulle rapine in banca fornite dall’Abi, indicano che il risultato raggiunto si situa largamente al di sotto delle aspettative: a fronte di una spesa media per detenuto calcolata intorno ai 70mila euro l’anno (oltre alle spese di mantenimento, in Italia è la sorveglianza dei detenuti ad avere un costo elevatissimo, con un rapporto di uno a uno tra secondini e carcerati), la società civile paga un prezzo stimato di 150mila euro in conseguenza dei crimini commessi in media dai detenuti che usufruiscono del beneficio di clemenza. E si tratta di una stima che pecca per difetto, perché non tiene conto di alcune tipologie di reati per i quali è impossibile stabilire un costo, come lo spaccio di stupefacenti, i tentativi di omicidio o la categoria residua dell’Istat «altri crimini». È dunque necessario riequilibrare il rapporto tra costi e benefici della detenzione.

Le riflessioni suggerite dall’analisi dei dati Istat lasciano poco spazio alla fantasia, almeno nel breve periodo. Per avvicinare il rapporto costi-benefici della detenzione, al legislatore non resta molto altro da fare se non impegnarsi, con più convinzione di quanto non abbia fatto sinora, affinché eventuali nuove misure di clemenza tengano assolutamente conto della necessità di selezionare in modo rigoroso i detenuti da liberare, per escludere i criminali abituali e di professione e tutti gli appartenenti alla categoria dei recidivi, che invece hanno potuto approfittare una volta ancora dell’atto di clemenza del 2006 dopo quello del 1990. Sarebbe infatti un bel risultato se si riuscisse a stabilire preventivamente, in base alla «carriera» criminale del detenuto, chi rappresenta un costo sociale sufficientemente basso da poter essere liberato senza grave danno.

Per decidere quali fattori incidono sulla probabilità di recidività del detenuto sarebbe auspicabile l’utilizzo di modelli econometrici. Permetterebbero di valutare l’importanza di alcuni fattori, come ad esempio l’età del detenuto, il sesso, il tipo e il numero di crimini commessi in passato. Queste informazioni potrebbero poi essere utilizzate dal giudice come strumento utile per scegliere se concedere o meno il beneficio di clemenza. Modelli simili vengono già utilizzati in ambito giudiziario negli Stati Uniti, e tributario in Italia. In fondo, l’unica differenza con i cosiddetti studi di settore è che, invece di valutare la capacità di produrre ricavi da parte di un’attività economica, si valuta la probabilità di un detenuto di commettere determinati crimini.

Prima dell’indulto del luglio 2006 la popolazione carceraria italiana era pari a 60mila persone. Grazie all’indulto ne sono state liberate circa 26mila. Ma a giugno 2007, ultimo dato disponibile, si era già tornati alla capienza regolamentare delle carceri, e cioè 43mila detenuti. Tra pochissimo, dunque, si riproporrà il problema del sovraffollamento. Prima di riparlare di atti di clemenza, andrebbero almeno introdotte misure di selezione più efficienti di quelle adottate finora.



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Cosa ne pensate?

MessaggioInviato: gio set 06, 2007 6:20 am
da kaa
non lo dico cosa ne penso.lo sanno in molti in ogni caso

MessaggioInviato: gio set 06, 2007 6:50 am
da admin
altro che indulto ... dentro finche non scontano la pena !!!!

MessaggioInviato: gio set 06, 2007 7:36 am
da johnlord
Penso che era più che prevedibile, era proprio scontato.

Il paese é stato messo in ginocchio (di questo si tratta, la paura é diffusa, la delinquenza dilaga) perché andavano salvati 10 delinquentelli da scrivania amici dei partiti.

Per farne uscire 10, ne hanno tirati fuori 20.000: stupratori, tossici, rapinatori, teste di cazzo di ogni foggia e misura.

Io abito in una villa in campagna, le case vicino alla mia se le sono fatte tutte, manco solo io (ma ci hanno provato due volte negli ultimi 12 mesi...).
Quando rientro la sera tardi, temo seriamente che mi aspetti qualcuno in giardino.
Come cazzo si fa a stare tranquilli?

MessaggioInviato: gio set 06, 2007 7:54 am
da 14
johnlord ha scritto:Io abito in una villa in campagna, le case vicino alla mia se le sono fatte tutte, manco solo io (ma ci hanno provato due volte negli ultimi 12 mesi...).
Quando rientro la sera tardi, temo seriamente che mi aspetti qualcuno in giardino.
Come cazzo si fa a stare tranquilli?


al mio paese, sempre di campagna e con molte villette isolate, diverse volte sono entrati o ci hanno provato.
poi molti abitanti hanno risolto così (e ti garantisco che funziona):

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MessaggioInviato: gio set 06, 2007 7:55 am
da liam.1982
Complimenti a questo governo che sta consegnando la Nazione in mano alla criminalità!!! E complimenti al ministro Mastella l'incompetenza fatta a persona!!!
GOVERENO PRODI VAFFANCULO

MessaggioInviato: gio set 06, 2007 8:04 am
da johnlord
0a515 ha scritto:al mio paese, sempre di campagna e con molte villette isolate, diverse volte sono entrati o ci hanno provato.
poi molti abitanti hanno risolto così (e ti garantisco che funziona):

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Lo so ma dovrei andare in giro col sovrapposto a tracolla, non mi pare il massimo della comodità...
Il problema é che se ti aspettano in giardino (come é successo da queste parti) non c'è fucile che tenga.
Tu rientri a casa, quando sei davanti alla porta saltano fuori e si fanno aprire. Che ti puoi inventare? Niente...

Riguardo all'intervento sul governo, é il classico intervento di chi non ha capito un tubo e vuole mandare tutto in caciara.
L'indulto non é un provvedimento del governo, ma del PARLAMENTO, votato in maniera trasversale (con AN e Lega eccezioni).

MessaggioInviato: gio set 06, 2007 8:10 am
da liam.1982
johnlord ha scritto:
0a515 ha scritto:al mio paese, sempre di campagna e con molte villette isolate, diverse volte sono entrati o ci hanno provato.
poi molti abitanti hanno risolto così (e ti garantisco che funziona):

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Lo so ma dovrei andare in giro col sovrapposto a tracolla, non mi pare il massimo della comodità...
Il problema é che se ti aspettano in giardino (come é successo da queste parti) non c'è fucile che tenga.
Tu rientri a casa, quando sei davanti alla porta saltano fuori e si fanno aprire. Che ti puoi inventare? Niente...

Riguardo all'intervento sul governo, é il classico intervento di chi non ha capito un tubo e vuole mandare tutto in caciara.
L'indulto non é un provvedimento del governo, ma del PARLAMENTO, votato in maniera trasversale (con AN e Lega eccezioni).


CHI MI RAPPRESENTA IN PARLAMENTO NON L'HA VOTATO!!!!

MessaggioInviato: gio set 06, 2007 8:33 am
da johnlord
liam.1982 ha scritto:CHI MI RAPPRESENTA IN PARLAMENTO NON L'HA VOTATO!!!!


Buon per te, ma quella del governo era una frase priva di senso.

MessaggioInviato: gio set 06, 2007 9:06 am
da porzel
mastella santo subito

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