Ha qualche oretta ma è pur sempre una buona notizia: possibile però che per far smuovere qualcosa ci sono voluti un bel pò di casi di malasanità ?
'NDRANGHETA NELLA SANITA', ARRESTATI ANCHE POLITICI
La Dda di Reggio Calabria affonda il bisturi sui rapporti tra 'ndrangheta, sanita' e politica e ne scaturisce un'operazione dai risvolti clamorosi con l'arresto di 18 persone tra cui il consigliere regionale Domenico Crea, capogruppo della Dc di Rotondi.
L'operazione fatta dai carabinieri, denominata "Onorata sanità ", ha fatto luce su tutto l'apparato di potere che ruota attorno a Crea, con il sequestro di una clinica privata di Melito Porto Salvo, "Villa Anya", di proprietà della famiglia del consigliere regionale.
Tra gli arrestati anche il figlio del consigliere regionale, Antonio Crea, medico e direttore sanitario di Villa Anya, e la nuora, Laura Autelitano, anche lei medico, e direttore amministrativo della casa di cura sequestrata.
L'inchiesta ha portato anche all'arresto del direttore generale del Dipartimento sanitario della Regione Calabria, Peppino Biamonte, e del direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Piero Morabito. Quest'ultimo é coinvolto nell'operazione perché negli anni scorsi era stato direttore generale dell'Azienda sanitaria locale 11 di Reggio Calabria. L'inchiesta odierna è collegata a quella sull'omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, ucciso a Locri in un agguato di mafia il 16 ottobre del 2005.
Tra gli arrestati di oggi, infatti, ci sono Alessandro e Giuseppe Marcianò, padre e figlio, accusati di essere stati i mandanti dell'assassinio di Fortugno per consentire a Crea di subentragli in Consiglio regionale. Secondo quanto scrivono i magistrati della Dda di Reggio nell'ordinanza che ha portato agli arresti di oggi, l'elezione al Consiglio regionale della Calabria di Francesco Fortugno, "evidentemente poteva determinare, se non la rottura, quanto meno la discussione di equilibri politico-economico-mafiosi consolidatisi nel tempo, con conseguente perdita o comunque ridimensionamento sia delle prospettive di inserimento in posti di potere, sia dei correlativi ingentissimi guadagni"