"Chi ha ucciso Tommy è un infame"
La condanna dei detenuti di Rebibbia
"Il sequestro a scopo di estorsione e l'omicidio del piccolo Tommaso sono l'ulteriore dimostrazione del livello di imbarbarimento raggiunto dalla nostra società . Chiunque lo abbia ucciso è un lurido infame". A parlare sono i detenuti del carcere di Rebibbia, che continuano: "Non possiamo che sentirci vicini ai familiari del piccolo Tommaso ed in particolare alla sua mamma".
I detenuti di Rebibbia leggono in questa vicenda la responsabilità dei mass media, che "propagandano il denaro e la ricchezza come valori assoluti, moderni feticci per raggiungere i quali si deve essere cinicamente disposti a considerare come nemici persino i bambini". Per reagire a questo lassismo morale, i detenuti chiamano in causa i politici. "Ci auguriamo che nei prossimi giorni tutte le forze politiche impegnate nella competizione elettorale dimostrino la maturità necessaria per fermare sul nascere quei tentativi di sciacallaggio forcaiolo messi in atto oggi da qualche candidato alle elezioni, cercando invece di ragionare con serietà su questo assurdo degrado materiale e culturale a cui sembriamo tutti condannati", dice la nota diffusa dall'associazione culturale Papillon.
Mario Alessi sconterà la sua pena nella carceri di Rebibbia...
GIUSTIZIA E' FATTA.