Pipì a letto: ustiona pene a bimbo
L'Aquila, patrigno arrestato da polizia
Un uomo di 30 anni, originario di Lecce ma residente a L'Aquila, è stato arrestato per maltrattamenti e lesioni nei confronti del figlio di 6 anni della sua convivente. L'uomo era solito bruciare con la cicca della sigaretta il pene del bambino perché questo faceva la pipì a letto. A scoprire la punizione inflitta al bambino è stato il suo padre naturale in una delle visite al figlio.
Il padre si è accorto delle ustioni procurate dalla sigaretta e ha denunciato l'accaduto alla polizia. Sono serviti dieci giorni di indagini per mettere a punto un dettagliato rapporto al pm Tullia Monteleone, magistrato titolare dell'inchiesta, che ha poi richiesto l'arresto del convivente della madre del bimbo maltrattato.
Il bambino ora si trova con il padre in un posto sicuro. Della vicenda è stato informato il tribunale dei minori. La madre del piccolo, quando è stata interrogata dagli investigatori, ha cercato di minimizzare gli accaduti sostenendo che il suo convivente voleva solo spaventare il figlio e alcune volte le bruciature nella zona pubica sarebbero state provocate accidentalmente dalla caduta delle cenere della sigaretta.
La coppia si era conosciuta a L'Aquila, quando l'uomo fu scarcerato dalla casa circondariale del capoluogo dove aveva scontato una condanna per rapina ed evasione, reati compiuti a Lecce.
Che pezzo di merda