e dopo il giustiziere ninja in inghilterra, anche in irlanda ci danno dentro!
Nell'Irlanda del Nord torna l'incubo delle violenze fra cattolici e protestanti
Spacciatore legato e cosparso di piume
Due ignoti "giustizieri" umiliano un 30enne (appendendogli al collo «Sono un vile spacciatore») e inviano la foto al Daily Mail
LONDRA (Gran Bretagna) - Legato a un lampione, cosparso di catrame e piume ed esposto alla pubblica gogna, con un cartello appeso al collo con su scritta la ragione di un simile trattamento. Questa l’umiliazione in stile medievale inflitta domenica a un uomo di circa trent’anni, sospettato di essere uno spacciatore, da due sconosciuti «giustizieri» mascherati in una strada di Taughmonagh, a sud di Belfast, dopo che la Polizia si era rifiutata di intervenire contro di lui. Era dai tempi dei «Northern Ireland’s Troubles» (i trent’anni di ripetute violenze fra cattolici e protestanti che hanno causato migliaia di morti nel Nord Irlanda, ndr) che non si assisteva ad azioni tanto brutali. I due uomini incappucciati hanno preso la vittima e l’hanno legata a un lampione, poi hanno cosparso il suo capo di catrame e vi hanno sparso sopra delle piume, prese da un cuscino, mentre una piccola folla (che comprendeva anche donne e bambini) assisteva alla terribile scena. Infine, hanno infilato al collo del ragazzo un cartello con la scritta «I’m a drug dealing scumbag» (che si può tradurre come «sono uno spregevole spacciatore») e hanno poi mandato le foto della pubblica punizione (prese con un telefonino) ai giornali, fra cui il Daily Mail
«ATTO DI BARBARIE» - La polizia e le forze politiche hanno definito l’episodio «un atto di barbarie», ma l’UDA (Ulster Defence Association) ha negato qualunque coinvolgimento, sebbene il gruppo armato nato nel novembre del 1971 sia particolarmente influente in quella zona della città . Ma Alban Maginness, un membro del SDLP (partito socialdemocratico e laburista), non crede all’estraneità dell’UDA: «E’ chiaro che ci sono loro dietro a tutto questo – ha spiegato al Times - perché questo genere di fatti non capitano spontaneamente. È stata una provocazione». Non la pensa così, invece, Frankie Gallagher dell’UPRG (Ulster Political Research Group), ovvero la faccia politica dell’UDA: «Abbiamo detto alla gente di Taughmonagh di andare dalla polizia, ma la comunità ha risposto in questo modo perché non ha fiducia nelle forze dell’Ordine. E l’inattività che causa frustrazione e rabbia fra i cittadini».
UDA - L’UDA è sotto la pressione del governo dell’Irlanda del Nord, che ha dato al gruppo paramilitare un ultimatum di 60 giorni per seguire gli esempi dell’IRA e dell’Ulster Volunteer Force e porre così fine alle attività criminali. «Un simile comportamento non è ammissibile in una società civilizzata», ha commentato il ministro dello Sviluppo Sociale, Margaret Ritchie. Gallagher ha chiesto un incontro urgente con il ministro, nel tentativo di evitare altri episodi di ingiustificata violenza.
Stando al rapporto della Polizia locale, una pattuglia sarebbe intervenuta a Finwood Park domenica notte, ma non avrebbe trovato alcuna vittima né qualcuno si sarebbe ancora fatto avanti per denunciare alcunché. Il ricorso al catrame e alle piume sarebbe una punizione vecchia di almeno 1000 anni e risalirebbe addirittura alla terza crociata, sebbene sia diventata famosa durante la Guerra d’Indipendenza americana, quando veniva usata per punire chi era accusato di fedeltà all’Inghilterra.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/08_Agosto/29/marchetti_umiliazione_belfast.shtml