Finita la seconda guerra mondiale i vincitori, come sempre, si ritrovarono a non voler condividere tra di loro una torta che sarebbe potuta essere solo di uno.
Tra i vincitori, due potenze avevano possibilità enormi di crescita economica ed erano state minimante toccate dagli eventi bellici: gli USA, entrati furbescamente in guerra grazie all'attacco PROVOCATO di Pearl Arbour da parte dei giapponesi (il loro attacco non fu che la risposta alle continue incursioni da parte degli Usa sul loro territorio, incursioni che avevano proprio l'obiettivo di scatenare i giapponesi contro gli stati uniti e fornirgli un pretesto per entrare in guerra); e la Russia, paese comunista colpevole di atrocità non minori rispetto al nazismo.
Le due potenze arrivano ai ferri corti, a stabilire aree di influenza, a cercare di limitare quelle altrui (Cuba...) ecc. Una di queste aree è il Medio oriente, obiettivo, per la vicinanza geografica, della Russia. La russia stava cercando infatti di allargare la propria influenza ai paesi arabi di quella regione (Iran...), ma chi si opponeva a questa minaccia (Bin Laden) ricevette aiuti dagli Stati Uniti per combattere il pericolo rosso. Questo fino agli anni '90.
Infatti, quando Saddam invase Kuwait e Iran, Bin Laden si aspettò che i governi arabi minacciati si rivolgessero a lui (viste le vittorie riportate negli anni contro la Russia); invece, quei governi si rivolsero agli Stati Uniti, provocando Bin Laden e facendogli nascere un sentimento di vendetta che (non da solo = finanziato da chi?...) negli anni sta scatenando contro gli stessi Stati Uniti e i paesi arabi che non richiesero il suo aiuto (vedi attentati in Kuwait ecc.).
A proposito dell'11 settembre, ci sono forti dubbi (come per Pearl Harbour) che il governo veramente non sapesse niente, o che addirittura abbia lasciato che succedesse (un altro pretesto per tornare a mettere le mani sull'ultimo petrolio della terra, visto che nel giro di un secolo o anche di meno finisce). Le lacrime di Bush sono lacrime di coccodrillo. Ricordiamoci che divenne presidente per un soffio (taroccando probabilmente) e che la sua popolarità schizzò, con l'attentato, dal 50% al 90% circa. Ricordiamoci alla fine che Bush è un guerrafondaio, e che non può che fare bene alle sue tasche e a quelle dei suoi amici un bel conflitto.
La domanda rimane: non potevi investire tutti quei soldi spesi per la guerra per sfamare l'Africa o per finanziare ricerche su fonti di energia alternative, visto appunto che le risorse di petrolio stanno finendo?
Un grazie a Bush, al presidente del consiglio Berlusconi e alla sinistra italiana, nonché ai media che stanno al gioco insabbiando tutto.
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