columbia83 ha scritto:johnlord ha scritto:columbia83 ha scritto:Cosa su cui riflettere.
Secoli fa la Chiesa nega la libertà di parola a Galileo.
Passato il 2000 i galileani negano la libertà di parola alla Chiesa.
Bel passo in avanti.
Per pareggiare i conti dovremmo arrestarlo e processarlo.
Non dispero, ma la vedo difficile.
L'università è il luogo del dialogo, è vero.
Siccome il dialogo è storicamente sconosciuto alla chiesa cattolica (ed a questo papa ancor di più se possibile), l'università non è il luogo adatto al papa.
Sinceramente non mi aspettavo un tuo intervento del genere.
Una cosa se è sbagliata è sbagliata, oppure dobbiamo fare le compensazioni col passato?
No perchè se volessimo ragionare storicamente dovremmo ammazzare pure 6 milioni di tedeschi e roba del genere.
Insomma, quello che voglio dire io, è che sappiamo tutti che la Chiesa ha fatto cazzate nel corso della sua storia, e soprattutto sappiamo che il suo punto debole è stato il dialogo.
Risolvere la situazione nell'"ottica di occhio per occhio dente per dente" non mi pare una cosa sensata.
Quello che più mi preoccupa è il fatto che ora certi studenti l'abbiano vista come una vittoria perchè il papa non è andato più a propinare le sue idee. Ma allora questo è sinonimo del fatto che la gente che ha appoggiato questa protesta si senta un burattino in preda ai lavaggi del cervello e non una libera persona in grado di costruirsi un proprio pensiero dove l'apporto di una idea, seppure contraria, va presa come completamento di un proprio giudizio, e non come sovrapposizione al proprio pensiero.
La prima parte del mio intervento è certamente una battuta, prendila per tale.
Per il resto penso che chi ha protestato (peraltro in maniera civile e non violenta) ha espresso il suo pensiero liberamente, dimostrando di non condividere l'invito del rettore.
Il papa sarebbe potuto andare senza nessun rischio per la sua persona, ma ha deciso liberamente di non farlo.
Ora, non si faccia passare il papa per una vittima: di tribune da cui parlare ne ha fin troppe (tutti i giorni tutti i tg hanno un servizio su lui o sui suoi accoliti). Se ha rinunciato ad intervenire è perché teme la contestazione.
Tutti i capi di stato e leader politici sono contestati (a Berlusconi, per dirne uno che mi sta simpatico, hanno tirato un treppiedi, hanno gridato "buffone fatti processare" ecc. ecc.) e si possono contestare nelle loro apparizioni pubbliche.
Il papa non vuole essere contestato. Prendiamo atto.
Un problema suo.
"Bere significa massiccia ingestione di birra.
Whisky, gin, cocktail, tutto il resto non è che vanità"
James Herriot