da BornOnDifferentCloud il ven nov 03, 2006 1:32 pm
GENESIS, UNA LEGGENDA DEL ROCK AL COLOSSEO
COPENHAGEN - Il loro primo album 'From Genesis to Revelation' aveva l'intento di narrare in 40 minuti 'l'evoluzione dell'umanita". Era il 1969. Sono passati 37 anni da allora, da tempo la 'voce' Peter Gabriel ha lasciato il gruppo e altri musicisti sono entrati ed usciti dalla band. Ma a quindici anni dall'ultimo concerto, Collins, Rutherford e Banks, i Genesis, torneranno con 'Turn it on again', tour con tappa italiana al Telecomcerto al Colosseo il prossimo luglio.
Fondati da Tony Banks, pianista e tastierista, Peter Gabriel, Anthony Phillips, chitarrista, Mike Rutherford, chitarrista e bassista e John Silver, batterista, i Genesis cominciano a delineare il loro stile con Trespass (1970), con la sostituzione di Silver con John Mayhew alla batteria, e lasciando ampio spazio alla teatralità di Peter Gabriel. Nel 1971 esce Nursery Cryme, in cui leggende e favole vengono narrate da Gabriel & Co in un suggestivo affresco musicale, che consacra definitivamente il gruppo nel quale erano intanto sono entrati Phil Collins (subentrato a Mayhew) e Steve Hackett (subentrato a Phillips).
Nursery Cryme fissa l'inizio dello splendido rapporto dei Genesis con l'Italia, che li spinge a un successo imprevedibile per dimensioni e intensità , ispirando Gabriel a truccarsi e a vestirsi in modo teatrale. Memorabile il concerto di Dublino dello stesso anno, quando Peter, a sorpresa, per il finale di 'The musical box', indossa un abito rosso della moglie Jill e una testa enorme di volpe.
Pubblicato nel '72, in 'Foxtrot' i temi biblici sono al centro della monumentale suite 'Supper's Ready', con Gabriel ancora baricentro della band e vero leader di un gruppo di ottimi musicisti. Un anno dopo esce 'Selling England by the Pound', l'album della maturazione, che rivela tutta la struggente capacità chitarristica di Hackett: in 'Firth of Fifth' è la chitarra a suggellare uno dei momenti migliori di tutto il rock romantico progressive inglese. Gabriel prende sempre più il sopravvento, nei teatri e nelle arene ormai è lui lo show. Dopo tanta foga teatrale, Gabriel e i Genesis si lanciano nell'opera più ambiziosa della loro carriera, The Lamb Lies Down on Broadway, un concept album ambientato non nel passato o nelle favole, ma nella New York del 1974. L'album concede grandi spazi a sperimentazioni che forse nessuno si aspettava dai 'pacifici' Genesis: le critiche sono contrastanti, ma l'opera entra nella lista dei migliori LP dell'epoca.
Dopo il Tour mondiale legato al nuovo disco, Peter Gabriel abbandona il gruppo per avventurasi nella carriera solistica. Dopo centinaia di audizioni per cercare un degno sostituto, si scopre che il nuovo vocalist potrebbe essere Collins. Comincia l'era post-Gabriel. Escono tre album: A Trick of the Tail del 1976, Wind and Wuthering nel 1977, Seconds Out sempre nel 1977 (doppio Live registrato a Parigi) con Phil Collins in veste di cantante e batterista e con ospiti di riguardo come Chester Thompson e Bill Bruford. In seguito anche Hackett si separa dal gruppo, esasperato dal ruolo troppo emergente di Tony Banks e i tre membri superstiti nel 1978 danno alla luce 'And Then There Were Three' ('E quindi rimasero in tré) che segna la definitiva rottura col passato, ma che risulta inadeguato alla fama del gruppo. 'Duke' nel 1980 è l'ennesima riprova della mancanza di idee nuove.
Nel 1981, con l'album 'Abacab' riescono a catturare nuovi estimatori tra i più giovani, deludendo però il loro pubblico storico. Nell"82 esce il loro terzo cd live, 'Three Sides Live', registrato durante la tournée del 1981 in Europa e in America, prova che sono più una cover band che un gruppo. Nel 1983 pubblicano il nuovo album intitolato semplicemente Genesis. Un disco che impone il nuovo e inconfondibile stile Genesis anni '80, ancora una volta per niente apprezzato dai fans di vecchia data, ma che ottiene un clamoroso successo di vendite. Il gruppo a questo punto si prende una pausa di tre anni, fino al 1986, quando esce Invisible Touch, album che sprigiona una nuova energia con brani come la titletrack e e 'Tonight, Tonight, Tonight'. Dopo l'ennesima pausa di riflessione durata circa cinque anni, nel 1991 arriva 'We Can't Dancé, che vende 10 milioni di copie e diventa l'album più venduto nella loro discografia.
Dopo 'Way We Walk', registrato durante la tournée Europea del 1992, Phil Collins lascia. Il suo allontanamento crea difficoltà ai due superstiti storici: nel 1997 esce l'ultimo lavoro dei Genesis intitolato 'Calling All Stations', con Nir Zidkyahu alla batteria e il cantante scozzese Ray Wilson al posto di Collins, che però poco ha a che fare con le melodie tanto amate dei vecchi Genesis. Nel 2005 e 2006 si moltiplicano le voci in merito ad una possibile reunion del gruppo. Steve Hackett ne parla al Chicago Sun-Times durante un'intervista, successivamente arriva una conferma di Collins. E ora la notizia tanto attesa: a luglio Phil Collins, Mike Rutherford e Tony Banks suoneranno davanti al Colosseo al Telecomcerto, unica data italiana del nuovo tour 'Turn it on again', che verrà presentato la prossima settimana a Londra e che segna definitivamente la reunion di una delle band più conosciute, famose ed apprezzate del rock mondiale di tutti i tempi.
And after all You're my Wonderwall...
...So let's all make believe That we're still friends and we like each other...