LOS ANGELES (AP) - Hard rock band Korn has signed a new deal with Britain's EMI Music that gives the record label a slice of the hard rockers' revenue from merchandising, touring, publishing and other ventures, the record label said.

The deal goes beyond traditional record label-artist agreements, which typically focus on sales of recorded music and exclude the record company from cashing in on its artists' touring receipts, T-shirt sales or other business deals.

Under the terms of the contract, Korn and EMI have formed a joint venture to manage the group's DVD sales, music publishing, touring, merchandising and sponsorships, among other projects.

The band, which was previously signed to Sony-BMG's Epic label, will release albums under EMI's Virgin Records label.

Neither EMI nor the representatives of the band would discuss financial terms of the deal Monday. Korn was reportedly getting around $15 million US upfront for the two-album deal, according to some published reports.

EMI signed singer Robbie Williams in 2002 to a similarly structured, six-album deal laden with sales targets and incentives that, if fulfilled, could reportedly earn Williams nearly $100 million.

Korn's follow-up to 2003's Take a Look in the Mirror is expected to be released later this year on EMI's Virgin Records.

Se va in porto e funziona l'accordo stipulato tra Korn e EMI (vedi news precedente) potrebbe iniziare una nuova era nella contrattualizzazione etichetta-artista.

Si tratta di un contratto che vede la nascita di una terza società nella quale vengono dirottati gli introiti derivanti da ogni forma di guadagno, siano essi concerti, vendita dischi, merchandise e diritti radio/TV; si parla di un investimento, da parte delle major, di circa 20 milioni di Euro per assicurarsi il 30% dei profitti.

L'ideatore del contratto è il manager dei Korn che da anni cerca qualcuno in grado di sfidare alcune vecchie leggi economiche, dall'altra parte del tavolo c'è il dirigente della EMI Ian Hanson al quale Levy&Munns (sembra siano rimasti impressionati dal nuovo album dei Korn ascoltato in anteprima), i vertici della major, hanno affidato il compito di sviluppare nuove forme di contratto.

Una cosa simile è stata firmata, sempre per la EMI, da Robbie Williams anche se con piccole differenze.

Il progetto Korn mirerebbe ad aumentare i dividendi sia per il gruppo sia per l'etichetta con entrate nette o lorde a seconda della natura degli introiti.

Secondo un sito che si occupa di industria musicale, il netto arriverebbe dai concerti, mentre al merchandise e ai diritti radio/TV la compagnia dovrà togliere le tasse.

Questo nuovo contratto mette nelle mani dell'artista un forte potere decisionale (il 70%) e ogni idea della EMI dovrà prima passare sul tavolo dei Korn.

Secondo i più scettici questa situazione potrebbe portare a un clamoroso fallimento della corporazione se soltanto i Korn decidessero di cessare la loro attività live, ma gli ‘economisti' della EMI non sono certo dei dilettanti e nel contratto è spuntata una clausola che proteggerebbe la società da crolli o bancarotta.