Una ragazza bionda, di nome Chiara, ha visto avverare il suo sogno di una vita quando Robbie l'ha baciata di fronte a 12 mila persone.
Uno sconosciuto dall'altro capo di un cellulare si è sentito salutare con "This is Robbie Williams" in diretta.
Un'altra fan ha avuto l'onore di vedere la sua sciarpa indossata dal pop-king per tutta la seconda metà del concerto. Due fidanzati sono stati benedetti nel loro amore in diretta.
Questo non è stato che un pizzico del concerto dell'entertainer numero uno al Filaforum di Assago, ieri sera 31 ottobre, ultima delle due date in terra italiana.
Il 'bastardo' dei Take That ha fatto fibrillare i presenti già dalle 21, quando sui maxischermi hanno cominciato a ruotare la pubblicità della Smart in cui fa un'apparizione cameo e un montaggio sincopato di suoi video sulle note di "Feel".
Tutta l'arena (sold-out) ha esordito con un boato. Le ghiandole salivari di chi c'era erano in sovrastimolazione. E Mr. Williams non ha voluto rendere l'attesa insopportabile: nell'arco di 5 minuti, le luci erano spente e lo show era iniziato.
Annunciato da immagini del suo oscuro alter-ego alato diviso fra 'Love' e 'Hate', Robbie e la sua big band (tutti rigorosamente in Halloween style), si sono lanciati nella euforizzante "Let Me Entertain You".
La folla era già sua. Come poteva essere altrimenti? Con lui così dannatamente cool, in un completo nero elegant-punk da crooner maledetto?
A dieci minuti dall'inizio la venue inneggiava al suo eroe cantando a squarciagola il ritornello di "We Will Rock You", in vero stile 'gladiatore', ma il momento più elettrizzante è arrivato pochissimo dopo. Sulle note di "Come Undone" una ragazza bionda viene fatta salire sul palco (galeotto fu il video di "Dancing In The Dark" di Bruce Springsteen): Robbie l'abbraccia, le palpa il sedere, si fa dire come si chiama ("Chiara" gli sussurra lei nell'orecchio, senza accorgersi che è a portata di microfono) e poi...la bacia - un vero french kiss - di fronte a tutti noi, completamente scioccati, indecisi fra l'odiare lei o l'ammirare le di lui doti da seduttore.
Il momento di estasi viene smorzato con "Strong", proposta al pubblico ingordo in forma di karaoke: se non è auto-ironia questa...
Lo sbruffone comico (buon sangue non mente) esce allo scoperto sugli ultimi versi di "Me & My Monkey", quando Robbie cita Eros Ramazzotti ("me and my monkey, we got tickets for Eros Ramazzotti"), che la sera prima era in tribuna VIP ad ammirarlo.
Il Frank Sinatra del terzo millennio ci annuncia pure l'arrivo sul palco di Max Beesley - attore inglese molto conosciuto Oltremanica, ex-fidanzato di Scary Spice - che lo accompagna al piano di "Mr. Bojangles", mentre lui si sorseggia un cocktail coloratissimo e si gusta una ritemprante sigaretta.
Per introdurre "She's The One" si rivolge a due ragazzi nelle prime file, che sfoggiano lo stesso tatuaggio che lui ha sul bicipite sinistro: chiede loro se sono fidanzati, se vogliono sposarsi, se hanno figli. Ordina loro di baciarsi per provare il loro amore al mondo. Lo fanno, e lui dedica loro una delle sue love songs meglio riuscite.
Il coinvolgimento dei fan riesce a superare gli stretti confini del palazzetto di Assago, quando sulle note di "Supreme" il divo si appropria di uno dei mille telefonini accesi in platea per dire alla persona in linea "Hi, This is Robbie Williams and this is my band", facendo seguire un'intimissima serenata via onde-radio che avrebbe fatto svenire chiunque.
Un po' di pausa, per raccontare alla gente adorante che "in un'altra vita" era già stato in quel posto, "con una boyband che si chiamava Take That": urla isteriche (evidentemente delle ora non più giovanissime che si sono coltivate Williams da metà anni '90) hanno dato il 'la' per una versione accappella di "Everything Changes", uno dei cavalli di battaglia del quintetto di Manchester. Ma quando RW si accorge che la folla sta cantando all'unisono i versi di quella vetusta hit, commentacon simil-disappunto: "Non avete mai cantato così forte stasera...eppure è una canzone dei Take That!". E i presenti accettano la sfida, per esultare alla grande in "Kids", quella traccia di "Sing When You're Winning" (in duetto con Kylie Minogue), che - introdotta da un rap fortemente sarcastico sullo star-system - criticava duramente chi ha mai etichettato il pop come 'robetta'.
Dopo una breve parentesi acustica ("Better Man" e "Nan's Song"), lo show si arresta dopo un'uplifting "Feel". Qualche istante per permettere a tutti di riprendersi: sugli schermi scorrono immagini di due pantere che sembrano essere ingabbiate da quelle televisioni ad hoc. E subito ci torna in mente lo scimpanzé che campeggiava sul mega-screen durante "Me & My Monkey": giocherellava - inquietante - per tutto il tempo con una pistola e all'ultimo si trasformava in Robbie.
Che l'uomo più idolatrato del momento si senta come un animale feroce costretto in cattività ?
Il bis arriva, eccome. Il divo emerge dal pavimento per "Rock DJ", ma evita l'ovvio: presentarsi nudo, con i muscoli in vista. Anzi, già che c'è, tiene ancora al collo la sciarpa di lana che una fan gli aveva regalato un'ora prima.
Strano che uno come lui, indiscutibile sex-symbol del pop world, mai per un momento ieri sera abbia giocato sul suo appeal e si sia lasciato andare a prevedibili momenti di narcisismo. Ed è riuscito in qualche cosa di unico, di questi tempi, per una star del suo calibro: dare la netta impressione che fossero i suoi fan - e non lui - i veri divi del concerto.
Sarà per questo che ha lasciato che fosse tutto il Filaforum a cantare "Angels" mentre lui tornava, con il groppo in gola, nel backstage. Con quel brano in sottofondo (la donna a cui l'ha dedicato deve ancora oggi avere dei sussulti quando l'ascolta) Mr. Williams ci ha lanciato il suo ultimo messaggio: "vogliatevi bene, prendetevi cura di voi stessi".
Possiamo deluderlo?
Le luci si accendono, gli occhi di tutti sono ancora fissi lì, sul palco, ad aspettare che Robbie torni per un'ultima canzone.
Dagli speaker si insinua una struggente "My Way" di Frank Sinatra. L'ultimo, prezioso regalo di Robbie al suo popolo.
pagliaccio vivente