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Mellow Verves NUOVO GRUPPO EMERGENTE DI ROMA

MessaggioInviato: mar mag 09, 2006 6:28 pm
da Mr_Ares
ecco la recensione del loro primo disco

THE CITY'S BALLADS

E’ uscito da poco il primo CD dei Mellow Verves, “The City’s Ballads”, che ripercorre con le eleganti atmosfere l’inquietudine, gli amori e le passioni dei giovani metropolitani. Testi e musica sono di Alessandro Felli, che sorprende per l’originalità e la capacità di cogliere anche le minime sfumature di una generazione spesso emarginata, o meglio ancora poco compresa. Ma questa è una storia che dura da millenni ed è lo scotto che devono necessariamente pagare le nuove generazioni, spesso considerate dei vuoti a perdere. Il riscatto arriva puntuale sotto varie forme, ed in questo caso arriva tramite una musica coinvolgente unita a testi che appaiono come slide, flash che ci stordiscono e riescono a farci sognare. Questa è la forza devastante ed inarrestabile dei giovani e guai a fermarla.

Mellow Verves, perché?
Tradotto “spiriti maturi”. E’ stato scelto per distaccarci a livello emotivo dalle altre band emergenti. Sembrerà un paradosso definirsi maturi a diciotto anni e in maniera scherzosa siamo diventati degli “spiriti stagionati”, quindi Mellow Verves.

Il vostro stile quali influenze musicali ha seguito?
Da parte mia lo stile musicale nasce dall’influenza molto forte della musica british pop e rock and roll. Per quanto riguarda lo stile inteso come modo di pormi devo tutto al famoso movimento inglese Mod (modernism). A nome degli altri componenti posso dire che musicalmente le grandi influenze vengono da due pilastri del rock: Queen e Led Zeppelin. Il nostro punto di incontro sono stati senz’altro i Beatles e i Rolling Stones.

Da dove hanno origine i testi delle canzoni?
Trovano origine dalla quotidianità, fatta da mille sfaccettature, incomprensioni, pianti e sorrisi e ogni canzone può racchiudere un racconto, una situazione, un ricordo o un consiglio.

Ascoltando la canzone “Devil's song”, sembra di sentire melodie famose, nonostante la genialità del pezzo. Dove trova le radici?
“Devil's song” rappresenta pienamente la quotidianità metropolitana. Il pezzo comincia nel traffico di una qualunque città del mondo e a fianco a te si accosta una macchina con la musica a palla e da quell’atmosfera inizia un vero e proprio racconto. “Devil's song” infatti racconta di un giovane che combatte tra la droga, che modifica il suo modo di pensare e di vivere, e l’incontro con una psicologa che tenta di riportarlo alla ragione. In effetti nel ritornello passo tra le famose note di Iggy Pop, nei confronti del quale nutro una grande stima musicale.

Siete al primo CD. Per il futuro cosa avete in mente?
Sicuramente finirò il mio libro e continuerò a scrivere canzoni perché ho veramente tante cose da dire alla gente. Penso di parlare anche a nome degli altri componenti che per il momento ci godremo questo primo album per poi continuare a seguire gli stimoli della nostra creatività.


recensione ed intervista a cura di Franco Savinelli

A fine estate uscirà il loro primo Video


http://www.mellow-verves.tk

linko una loro song

Mellow Verves - Hello Goodbye

MessaggioInviato: mar mag 09, 2006 6:35 pm
da Zack
lorenzo é vero o é una bufala come quello pseudoi cantante che stava a scuola tua...

MessaggioInviato: mar mag 09, 2006 6:55 pm
da Mr_Ares
quel tizio stava a scuola mia ma è scarso...
questi son bravi e siccome è vero e li conosco
gli faccio un po di pubblicità..
e cm puo sentire da solo..
la song che ho uppato merita come tutto l'album

Grazie =)

MessaggioInviato: mar mag 09, 2006 7:00 pm
da mellow_verves
Grazie Mister.. Comunque non è una bufala e non sono uno pseudo-cantante come chi dite voi, sono solo un ragazzo che vive sin da piccolo con pane e musica e la filosofia Modernista e tante altre cose mi hanno portato a tanti pensieri e tante riflessioni e non ad essere un anti-blur quasi ultrà da stadio.. ho voluto fare un cd che rappresentasse qualcosa di concreto e che avesse un filo logico tra una canzone e l'altra e non un insieme di canzoni fighette fatte x piacere alla gente.. nella mia musica racconto qualcosa, se ti piace la melodia o il modo in cui la racconto, allora "bella, è ok" se non è così "pazienza.." perchè tanto finchè avrò fiato nei polmoni e forza nelle dita continuerò a scrivere quello che vedo, sento e che vivo..

buona vita e tanta buona musica a tutti =)

Alex

MessaggioInviato: mar mag 09, 2006 7:03 pm
da Joan Of Arc
Mmmmmhhhhh... la recensione mi attira...
Ho dato un'occhiata al sito, è ben curato e il logo è carinissimo! ;)
Ares, però il link alla song non me lo apre...

Re: Grazie =)

MessaggioInviato: mar mag 09, 2006 7:05 pm
da Joan Of Arc
mellow_verves ha scritto:Grazie Mister.. sono solo un ragazzo che vive sin da piccolo con pane e musica e la filosofia Modernista e tante altre cose mi hanno portato a tanti pensieri e tante riflessioni e non ad essere un anti-blur quasi ultrà da stadio..


Aggiudicati. 8)

WE ARE THE MODS

Mods di un tempo e Mods d'oggi

MessaggioInviato: mar mag 09, 2006 7:31 pm
da mellow_verves
Grande Joan! Sia per l' "aggiudicati" che per la foto di Pete, comunque credo che il bello dell' "essere" è il lasciarsi andare ai sensi, a quello che ti senti al momento, ma qualcosa la devi osservare prima di viverla, oppure puoi ingenuamente viverla e scoprirla insieme, anche questo è affascinante ma la riflessione successiva sarà senz'altro più scherna di sentimento ma più grassa di ricordi.. di un movimento ci si rifà sempre alla filosofia e la filosofia non si fa di ricordi:

"I Mods sono il rifiuto di tutto quello che c'era prima."

Vivevano di ricordi? Perchè tutti quei giovani che ancora oggi si sentono Mods invece vivono di ricordi passati senza osservare prima e vivere dopo.. ora la gente osserva e riproduce.. le orde anti-blur avevano la stessa carica che avevano i mods di un tempo quando Pete sfasciava la chitarra dopo My Generation.. è una riproduzione, è un pretesto per imitare la rabbia di un movimento che c'era, per emulare un ricordo. La gente pensa troppo ad essere qualcun'altro o il ricordo di qualcosa piuttosto che ad essere sè stessi, tirare fuori le palle, costruire qualcosa.. Ho imparato a suonare la chitarra chiuso nel bagno di casa mia.. su quel water ho scritto un cd, ho fumato sigarette, ho perso plettri, magari qualcun'altro l'ha fatto prima di me ma io ancora non l'ho scoperto ma se così fosse mi sarebbe indifferente.. perchè le emozioni e la situazione sarà stata diversa, la percezione delle cose. E' questo che differenzia un passato da un presente, è bello rivivere begli attimi ma è ancora meglio costruire l'attimo..

MessaggioInviato: mar mag 09, 2006 10:03 pm
da IV
ce l'avete un profilo su myspace? è il minimo al giorno d'oggi..

MessaggioInviato: mer mag 10, 2006 5:37 am
da Zack
Alex non volevo dubitare sul vostro lavoro, che voglio procurarmi al più presto, io dubitavo su ares che una volta ha parlato sul forum di un cantante che stava a scuola sua che faceva al quanto piangere...
cmq in bocca al lupo & buon Lavoro!

MessaggioInviato: mer mag 10, 2006 11:50 am
da Joan Of Arc
Azz... Mellow... non è che ora mi trovi proprio d'accordo... :?
Forse è vero che finora la nostra generazione non ha prodotto nulla di particolarmente originale, ma secondo me il problema è un altro: le aspettative su di noi sono alte perché veniamo dopo il grande rock'n'roll, e ora per non deludere queste aspettative ci siamo convinti che per essere credibili bisogna attingere dal passato... non è inettitudine o emulazione, è solo insicurezza, paura di non essere all'altezza...
Secondo, non mi piace molto l'espressione anti-blur ( :?: :?: :?: )... è ingiusto fare di tutta l'erba un fascio... c'è gente a cui basta una polo della fred perry per sentirsi mod ( :evil: ), ma c'è anche gente in gamba, che nel modernismo ci crede davvero, e la loro non è semplicemente una velleità passeggera o un modo per non annoiarsi...
sono sicuramente questi ultimi, e non le orde anti-blur, che mandano avanti la scena, che fanno che i valori di un tempo, quelli imprescindibili, rimangano sempre integri nonostante il passare del tempo... perché il modernismo è stato ed è anche un movimento dinamico, ma ci sono alcune cose fondamentali su cui non ci si può proprio lavorare per cambiarle... e questo non significa vivere di ricordi passati come dici tu, ma rispettare la tradizione, vivere in coerenza di quei principi irrinunciabili, senza i quali il modernismo verrebbe corrotto... quello a cui ci si rifà non sono i ricordi, ma la filosofia, appunto! ;)
Poi, non ti vorrei smontare, apprezzo il lavoro che hai fatto, mi piace che degli esordienti si mettano in gioco, ma se posso darti un consiglio, dovresti compiacerti di meno di essere un "illuminato" tra le orde "anti-blur"... non credo che tu non abbia mai incontrato qualcun altro che NON necessariamente identifica il modernismo con il britpop degli oasis o roba simile... ;)
Per il resto, mi piacerebbe sentire il vostro lavoro e fare le mie considerazioni... in bocca al lupo!