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NME Verdicts

MessaggioInviato: mar gen 10, 2006 2:55 pm
da Riki
So che posso sembrare un pazzo, ma mi interessano in modo particolare i voti che NME dà agli album.

Che voi sappiate, l'ultimo album degli Strokes e il primo degli Arctic Monkeys (il verdict è sull'NME che uscirà domani in UK), che voti han preso?

Aiutatemi a scovarli!

Cheers

MessaggioInviato: mar gen 10, 2006 3:10 pm
da MODs
sono con te riki anche se mi fa incazzare un po' troppo spesso,mi interessa sapere sempre che ne pensa nme....please chi li conosce li posti!!!!! :D

MessaggioInviato: mar gen 10, 2006 4:48 pm
da fedemadferit
The Strokes - First Impressions Of Earth: 8
http://www.nme.com/reviews/the-strokes/7836
;)

MessaggioInviato: mar gen 10, 2006 4:53 pm
da Riki
Naaaaaaaaaaaaaaaa!

Va beh, giusto così dopo tutto...

MessaggioInviato: mer gen 11, 2006 4:34 pm
da Starframe
Il sito allmusic (che è uno dei migliori in assoluto in fatto di recensioni ed è anche americano) l'ha un pò distrutto sto disco. Gli ha dato 3 stelle, che sarebbe 6/10. Personalmente è una delle poche volte in cui mi trovo in disaccordo con una delle loro recensioni.
Ma sono opinioni....ecco la recensione:

Why would a comeback from one of the most talked-about rock acts of the 2000s arrive just after the holidays, when the music industry is usually still hibernating (or hungover)? Optimistically, they could be taking advantage of holiday money and gift certificates burning holes in the pockets of their fan base. Less charitably, they may be trying to avoid tougher competition later in the year — or worse, just trying to bury the album altogether. With the Strokes and First Impressions of Earth, it's difficult to tell exactly what the motivation was, but by releasing it so early in 2006, it ends up not being just one of the year's first albums, but one of its first disappointments as well. To be fair, First Impressions starts out strong. "You Only Live Once" is everything a fan could want from a Strokes song, with a joyful melody, skipping rhythm, and cheerfully snotty lyrics. "Juicebox," meanwhile, moves from a bassline nicked from the Peter Gunn theme to ragged grunge before landing on a soaring, plaintive chorus. Love it or hate it, the song has a boldness and creativity that is in short supply elsewhere on First Impressions of Earth. On the other hand, the similarly experimental "15 Minutes," a shambling mess of a ballad that eventually ignites into a rocker, is so odd that it ends up being more surprising than disappointing. That honor goes to the songs that sound like the band is just tracing over its own work — and not especially well. Waiting for memorable hooks and lyrics to emerge from "Heart in a Cage," "Electricityscape," and other half-formed songs is a lot more depressing than the occasional failed experiment. Indeed, depression is a big theme on First Impressions of Earth; while jaded and bruised lyrical territory is nothing new for the Strokes, now they sound boring instead of just bored with everything around them. On "Ask Me Anything," an otherwise pretty ballad, Julian Casablancas repeats "I've got nothing to say" so often that the listener has no choice but to believe him. There are a few bright moments: "Ize of the World" and "Razorblade" channel the bite of the band's older work without rehashing it entirely. Still, at just under an hour long First Impressions of Earth is nearly the length of the Strokes' first two albums combined. They used to be impeccable editors, both in the length of their songs and which ones ended up on their albums. Is This It was a debut album so solid, it felt like a greatest-hits comp; hints of reggae, soul, and '80s pop flavored Room on Fire without overwhelming it. Here, the Strokes indulge their every whim, and the results are their weakest album yet. It seems that less really was more with them, and now more is simply too much.


Invece su XL l'autorevolissimo giornalista Christian Zingales nella sua impeccabile recensione di questo stesso disco mette a nudo la sua straordinaria conoscenza musicale recitando queste magiche parole:

"Il rock salta in aria con le cervella di Cobain. Accanto alla sua carcassa sciacalli che iniziano a simulare il rock senza essere rock. Dagli Oasis e il loro cabaret beatlesiano in poi infinite le band che virtualizzano i modelli classici [...] Con poche eccezioni (i White Stripes) i nuovi gruppi rock sono quello che erano le boy band, catena di montaggio e non urlo generazionale. Gli Strokes sono alfieri di questo filone [...] sono privi di nerbo, giovanilistici e non visceralmente giovani, patinati e non eccitanti, perfetti per una platea che non riesce a staccarsi da Internet e non ha memoria del passato, senso del presente e voglia di futuro. Una noia."

:appl:

Ancora una volta dico...



...opinioni....

MessaggioInviato: mer gen 11, 2006 5:25 pm
da MODs
fedemadferit ha scritto:The Strokes - First Impressions Of Earth: 8
http://www.nme.com/reviews/the-strokes/7836
;)


Mi hai bruciato...ce l'ho qui tra le mani....

comunque ecco anche la recensione di rockstar:

THE STROKES
First Impressions Of Earth
(RCA/Bmg)
NEW YORK FASHION
Genere: rock
Ha il suono di: Blondie, Television, Franz Ferdinand
Voto: ***
Recensito il: 01/06

Dopo aver entusiasmato col debutto e vissuto di rendita su Room On Fire, gli Strokes erano attesi alla prova della verità. In questo senso va letta la scelta di un nuovo produttore, David Kahne, e la realizzazione di un disco molto ricco, sia per quantità (quattordici brani) sia per varietà sonora ed emotiva. L’apertura è incoraggiante: “You Only Live Once” è stonesiana fino al midollo, con Fab Moretti che imprime un passo piacevolmente scazzato, mentre la voce di Julian è quasi irriconoscibile, meno filtrata del solito. Sul binario due parte l’accelerato “Juicebox”, il singolo e punta di diamante del pacchetto di brani più in linea con le precedenti produzioni. “Vision Of Division” è la loro canzone più energica con una brillante sezione centrale in cui le chitarre “sitareggiano” e “flamengheggiano”. A metà disco il ritmo si placa per “Ask Me Anything”, inusuale tentativo di rock da camera per voce e un quartetto d’archi elettricodistorto. La cosa più interessante giunge però sul finale: “15 Minutes of Pain” nasce come un tentativo di blues rock etilico, ma quando già pare che la sbronza non produca nulla di buono, il pezzo stramba improvvisamente verso il punk che ricorda la “My Way” di Sid Vicious. Fino a questo punto, le note positive. Quelle negative sono riassumibili nel fatto che il disco è praticamente tutto qui. Nulla di particolarmente impressionante.

Corrado Minervini



....e Q gli ha dato 3 stelline (su 5)

MessaggioInviato: mer gen 11, 2006 5:27 pm
da MODs
Riki ha scritto:Naaaaaaaaaaaaaaaa!

Va beh, giusto così dopo tutto...


Ti aspettavi di più?

MessaggioInviato: mer gen 11, 2006 6:43 pm
da Riki
MODs ha scritto:
Riki ha scritto:Naaaaaaaaaaaaaaaa!

Va beh, giusto così dopo tutto...


Ti aspettavi di più?



Mi aspettavo o un 10 o un fottuto 5. O un super ritorno o un fiasco. Una via di mezzo non riesco a mandarla giù più di tanto, ma va beh.
Vedendo anche le altre recensioni a quanto pare è stato davvero considerato un album mediocre, a parte NME che è capace di trattare i suoi pupilli sempre bene andando controcorrente...

MessaggioInviato: gio gen 12, 2006 1:46 pm
da fedemadferit
MODs ha scritto:Mi hai bruciato...ce l'ho qui tra le mani....

Di un giorno! :lol: ;)

MessaggioInviato: gio gen 12, 2006 1:48 pm
da Riki
fedemadferit ha scritto:
MODs ha scritto:Mi hai bruciato...ce l'ho qui tra le mani....

Di un giorno! :lol: ;)


Ah Fede fra una settimana voglio la recensione dell'album degli Arctic Monkeys!