I JET DINUOVO IN STUDIO!
Inviato: mer ott 05, 2005 2:46 pm
La band australiana è decisa a non rimanere soltanto un fuoco di paglia; il disco di debutto “Get Born” ha valso al quartetto due anni di tour ininterrotti durante il quale sono riusciti a mettere le basi per il secondo capitolo che vedrà la luce soltanto nel Marzo 2006.
I brani da provinare, con il produttore Dave Sardy, sono circa 20: “Fortunatamente non abbiamo fretta” ha spiegato il bassista Mark Wilson ai microfoni della stazione radio KROQ “Abbiamo questi demo ma vogliamo scriverne altre così da esser sicuri di aver scritto le migliori canzoni possibili”.
“Ci prendiamo il nostro tempo per esser sicuri di pubblicare un disco almeno cinque volte migliore del precedente” gli fa eco il chitarrista Nic Cester.
Il batterista Chris, nonché fratello di Nic, spiega: “Non sarà come ‘Get Born', è completamente differente.
E' molto più maturo sotto vari aspetti.
I testi saranno più profondi, abbiamo fatto degli enormi passi in avanti.
Abbiamo vissuto due anni intorno al mondo, suonando più di 250 concerti; questa è esperienza di vita.
All'inizio volevamo solo evadere da dove proveniamo, adesso siamo esperti e non possiamo più stare lì a lamentarci.
Adesso si tratta di introspezione, credo, ma siamo ancora pungenti e cattivi”.
Per adesso conosciamo soltanto tre titoli: “Born to Lose”, “Something Ain't Right” e “Eleonor” che ricorderebbe le armonie degli Everly Brothers.
I brani da provinare, con il produttore Dave Sardy, sono circa 20: “Fortunatamente non abbiamo fretta” ha spiegato il bassista Mark Wilson ai microfoni della stazione radio KROQ “Abbiamo questi demo ma vogliamo scriverne altre così da esser sicuri di aver scritto le migliori canzoni possibili”.
“Ci prendiamo il nostro tempo per esser sicuri di pubblicare un disco almeno cinque volte migliore del precedente” gli fa eco il chitarrista Nic Cester.
Il batterista Chris, nonché fratello di Nic, spiega: “Non sarà come ‘Get Born', è completamente differente.
E' molto più maturo sotto vari aspetti.
I testi saranno più profondi, abbiamo fatto degli enormi passi in avanti.
Abbiamo vissuto due anni intorno al mondo, suonando più di 250 concerti; questa è esperienza di vita.
All'inizio volevamo solo evadere da dove proveniamo, adesso siamo esperti e non possiamo più stare lì a lamentarci.
Adesso si tratta di introspezione, credo, ma siamo ancora pungenti e cattivi”.
Per adesso conosciamo soltanto tre titoli: “Born to Lose”, “Something Ain't Right” e “Eleonor” che ricorderebbe le armonie degli Everly Brothers.