lennon85 ha scritto:questo è un artoclo che ho scaricato dal sito di MTV il giorno dopo l'esibzione dei Placebo 3 anni fa
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03/03/2001 ALLA FIERA DELL’IPOCRISIA
Placebo, il rock che smuove il pantano sanremese
Il problema di dare le biciclette in mano a chi non le sa portare...
Sarebbe forse una possibile chiave di lettura del trittico Carrà /Papi/Ceccherini, come dire, il peggio che la TV italiana sta esprimendo in questi giorni dal palco-oscenico del Teatro Ariston di Sanremo, dove và in scena la cinquantunesima edizione del Festival di chi la canzone la ascolta una volta l’anno.
Ah, dimenticavamo di introdurre nel quadretto il soprammobile Megan, ma va da sé che non conta più di un telefonino spento.
I signori griffati seduti in platea non hanno gradito che un giovane efebico suonasse una chitarra distorta e poi la spaccasse su un amplificatore, perché altrimenti le signore impellicciate si sarebbero potute impaurire da quel gesto tanto inconsueto, e magari passare una notte densa di incubi...
E allora tutti contro il rock dei Placebo, che -vivaddio!- hanno movimentato un pochetto quel pantano di buoni sentimenti che, volenti o nolenti, siamo costretti a sopportare a causa del nostro, pur meraviglioso, lavoro.
OK, sono solo cinque giorni l’anno, ma bastano e avanzano per gli altri 360.
Con tutto il rispetto, e fuori dalla facile ironia, siamo spaventati dall’ipocrisia di questa gente: non vogliamo esagerare, ma dalle nostre parti spira un’arietta di restaurazione di cui noi appassionati di musica e di cultura dovremmo cominciare a preoccuparci.
Non può un gesto rock trito e ritrito come la distruzione di una chitarra far gridare allo scandalo, e questi intelligentissimi fischiatori da sottopalco che spendono un milione e mezzo per la Raffa e i suoi pianti greci, improvvisamente pronti a inneggiare al miracolo quando sentono Gigi D’Alessio o Principe & Socio M: che vergogna, ragazzi!!!
E poi, povero Brian, era incacchiatissimo perché prima di arrivare nella città dei fiori gli hanno rubato le valigie (a Nizza) e il pomeriggio, invece di presentarsi alla prevista conferenza stampa, lui e gli altri due della band sono dovuti andarsene in giro a fare shopping...
Probabile che prima di intonare la loro "Special K" i ragazzi abbiano un po’ alzato il gomito, come ha sottolineato la madrina dei ricongiungimenti al DopoFestival, quando ha detto che "quando è venuto a salutarmi, il cantante emanava strani effluvi".
Ma la Pelloni se ne era già uscita con una indecentissima ammissione, quando ha pensato bene di doversi scusare con i pecoroni da stadio sotto di lei, rassicurandoli come bambini che han messo le dita nel barattolo di marmellata senza permesso:
"La colpa di quello che è successo non è certo vostra, ma delle intemperanze del gruppo!"
Ipocrita fino alla nausea: chi ha costruito il caso Eminem, chi voleva a tutti i costi una ‘pecora nera’ che attizzasse l’attenzione della massa su quel contenitore vuoto di idee e pieno di nulla?
Siate sinceri, se aveste saputo che i Placebo si sarebbero comportati in tal modo, avreste sbandierato la cosa ai sette venti, e invece vi siete trovati il demone in casa senza essere stati avvisati, e la cosa vi ha un po’ fatto bruciare i fondelli!
Splendida, sempre la mitica Raffaella, quando ha detto:
"D’accordo per la chitarra che vuoi rompere, perché è tua, ma l’amplificatore era dell’organizzazione, un po’ di rispetto!"
Ma come, con tutti i miliardi spesi ti scandalizzi per una cassa? Tesoro, sappi che costava molto molto meno del vestito che avevi indosso...
Insomma, ladies&gentlemen, dovreste ringraziare Brian per avervi fatto pulsare il sangue nelle vene e sobbalzare il cuore in gola, invece di fischiarlo, cari espertoni di musica.
Infine, gli autori del DopoFestival: potevate perdercelo un minuto con quella cima del Papi per spiegargli che quel tipo ha un nome e cognome.
Infatti il presentatore di ‘Sarabanda’, un programma musicale (si fa per dire!), era convinto che il tipo a spaccare lo strumento fosse "il signor Placebo" (letto come si scrive, of course!)...
Infine, tutti contenti per l'esito dello Zecchino d'Oro, quest'anno vinto dai Gazosa.