da grievance il gio gen 27, 2011 4:02 pm
mani avanti per valensi
Il prossimo ritorno - discografico, con l'album "Angles", e dal vivo, con una serie di date che vedrà Julian Casablancas e soci esibirsi al festival Coachella di Indio, California, e poi sui palchi di tutto il mondo - non ha, almeno per il momento, sancito la pacificazione definitiva tra i membri degli Strokes: a rivelarlo è stato il chitarrista Nick Valensi, che ha dipinto un ritratto dell'ensemble newyorchese non esattamente idilliaco. "Per fare questa cosa c'è stato bisogno di tempo", ha detto il musicista: "Tutti noi abbiamo bisogno di soldi, per la serie 'abbiamo da finire di pagare il mutuo, quindi cerchiamo di tenere in piedi il gruppo'. L'atmosfera in genere rimane buona e divertente, con - sottotraccia - degli accenni di ostilità e risentimento. Quando ci troviamo per suonare o andiamo in tour ci divertiamo, ma direi una bugia se affermassi che tutto va per il meglio: qualche frizione, ancora, c'è". Che i rapporti tra i vari membri degli Strokes non fossero eccessivamente distesi era già evidente durante le session di registrazione di "Angles", quando il frontman Julian Casablancas preferì registrare le parti vocali da solo senza la presenza di altri suoi colleghi in studio. Valensi, inoltre, ha osservato come il lungo lasso di tempo intercorso tra "First impressions of Earth", pubblicato nel 2006, e la nuova fatica in sala d'incisione potrebbe influenzare negativamente i giudizi del pubblico: "Quando ti prendi così tanto tempo per fare un disco, c'è il rischio che - per quanto tu possa fare del tuo meglio - il risultato finale non sia all'altezza delle aspettative di chi ti ascolta. Tutto perché sono passati cinque anni. Immagino che se tra un disco e l'altro avessimo fatto passare solo uno o due anni avremmo potuto sperare in una prospettiva più benevola da parte degli ascoltatori".