piojo84 ha scritto:non credo che esista un discografico che possa dire a un artista rock:"guarda il tuo prossimo album deve essere così così e così se vuoi vendere"...o forse:può succedere ma dipende dall'artista in questione e quando il risultato è una presa per il culo non ci vuole tanto ad accorgersene:(ultimi bon jovi, ultimi aerosmith, ultimi rhcp...e gli esempi ce ne sono a bizzeffe...)
e invece dovresti crederci. ti faccio un esempio concreto. conosco di persona il cantante dei moravagine. non so se hai mai sentito parlare di questo gruppo ma fanno punk italiano (nel triveneto sono famosissimi, così pure anche a roma, da quel che ho sentito). comunque: un anno fa avevano un contratto con un'etichetta indipendente e avevano una proposta di contratto da parte di una major. se volevano firmare dovevano innanzitutto stabilire degli accordi con sta major, prima di tutto la standardizzazione del suono. artisticamente parlando erano contro, ma economicamente, beh, volevano farsi un pensierino (non so cosa abbiano deciso, da tempo non lo vedo). comunque: con la major avrebbero preso soldi provenienti dal rojalty (che sinceramente non so cosa sia) e passavano a prendere dalle 1120 £ a cd venduto (da dividersi in quattro) a 2000 £ tondi tondi (che se ci pensi avrebbero guadagnato 5000 lire ogni 10 cd). il presidente di una major ti propone di rimanere legato a un certo tipo di suono e se accetti ti paga anche bene, perchè voglia o non voglia, quel presidente ha dei dipendenti sotto che devono mantenere la propria famiglia, e come una qualsiasi azienda, deve rendere conto a fine anno dei propri bilanci. ecco per cosa intendo per commercializzazione.
a volte mi domando perchè gli oasis abbiano pubblicato "heathen chemistry". a volte mi rispondo: per lo stesso motivo per cui hanno pubblicato "the masterplan"