gruppo del giorno: keane!

Questa sezione è dedicata alle discussioni su OASIS, Beady Eye e Noel Gallagher (che non siano news o che si parli di novità , nuovo album ecc..) e su tutta la musica

Moderatori: silvietta, admin

Messaggioda Noel & Kelly il dom mag 09, 2004 10:33 am

Gruppo nuovo!! GREAT!!! Da SENTiRE!!
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Noel & Kelly
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Messaggioda ArcherV il mar mag 11, 2004 8:29 pm

Evan ha scritto:
ArcherV ha scritto:
Evan ha scritto:
ArcherV ha scritto:
Evan ha scritto:sembrano fighi.....

cmq qualcuno ha visto la pubblicità del cornetto? c'è una canzone che mi scimmia troppo..


del cornetto soft?


SI! :D


perhaps...perhaps...perhaps... :D


hahahah!! esatto !! troppo scimmiante!!! :D :D


si, è molto carina! :D
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Messaggioda KIA il mar mag 11, 2004 11:58 pm

Noel & Kelly ha scritto:Gruppo nuovo!! GREAT!!! Da SENTiRE!!


quoto! ;)
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Messaggioda Betaray il ven mag 21, 2004 4:58 pm

Keane
HOPES AND FEARS
Universal

Una delle parti del lavoro (ammesso che lo si possa chiamare tale) di chi scrive di musica è relazionarsi con i discografici. Ai quali chiedi dischi, informazioni e che, a loro volta, ti sottopongono gruppi sui quali puntano, da recensire o da intervistare. Insomma, è un avere e dare. Ma questo, forse, lo sapete.
Messa così sembra abbastanza semplice. Ma il sistema musicale è "storto" - e a Rockol spesso ve lo facciamo vedere, quando possiamo e quando ce n'è occasione. Una delle occasioni spesso nascoste di "stortura" del sistema di rapporto tra case discografiche media è il lancio di un nuovo gruppo. Spesso le discografiche puntano su gruppi improbabili, e con richieste più o meno persuasive ti chiedono di fare lo stesso. E si finisce per osannare o parlare di gruppi già defunti in partenza.
Capita -sì, capita- che tra i discografici tu abbia un amico, di cui ti fidi anche in termini musicali. E capita che questo amico discografico (sembra una contraddizione...) ti dica: occhio a questo gruppo. E te lo dice non solo perché lo pubblica la sua casa discografica, ma perché in quel gruppo ci crede e gli piace. E capita pure che quell'amico, quel discografico abbia ragione. Si, capita anche questo: i discografici ogni tanto hanno ragione...
Questo lungo preambolo per dire che i Keane - che il sottoscritto ha per l'appunto scoperto grazie alla dritta di un amico discografico, fino a rimanerne letteralmente incantato quando qualche settimana fa hanno aperto la data milanese dei Veils - non sono l'ennesima "sola" inglese. Non sono l'ennesimo gruppuscolo destinato a fare una fiammata al primo disco, con la compiacenza del sistema, che poi li distruggerà alla prima mossa falsa. No, sono davvero una gran bella promessa. Anzi, una realtà.
Qualcuno ha scritto che suonano il miglior pop chitarristico inglese, ma senza le chitarre. Già, perchè questi Keane stanno simpatici a partire dalla formazione: batteria, tastiere e voce. Una cosa del genere la facevano già gli americano Ben Folds Five. I Keane sono meno malinconici e più divertenti. Devono molto al pop-rock epico degli anni '80 (Waterboys e U2 su tutti). E soprattutto sanno scrivere canzoni: “Somewhere only we know”, “Everybody's changing” e “Your eyes open” sono dei gioielli di melodia e piacevolezza, classe pura. E non sembra che ci siano solo due strumenti dietro. Perché i Keane, con una batteria e una tastiera (più spesso un piano elettrico, proprio come i primi Waterboys) riescono a riempire il suono senza sovraccaricarlo. E lo stesso, forse anche meglio, sanno fare dal vivo, come ha dimostrato il mini concerto milanese di qualche settimana fa.
Insomma, i Keane sono quasi perfetti. Sono diversi dai tanti gruppi che spuntano periodicamente da Inghilterra e America (ora vanno di moda le chitarre distorte, lo sapete). Hanno prodotto un disco, questo “Hopes & fears”, che non ha praticamente cali di tensione e che si fa godere dall’inizio alla fine. E dureranno a lungo, speriamo. E chi se ne frega se per una volta hanno ragione i discografici…

(Gianni Sibilla)

TRACKLIST:
“Somewhere only we know”
“”
“Bend and break”
“We might as well be strangers”
“Everybody's changing”
“Your eyes open”
“She has no time”
“Can't stop now”
“Sunshine”
“This is the last time”
“On a day like today”
“Untitled I”
“Bedshaped”



(19 Mag 2004)
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Messaggioda piojo84 il gio mag 27, 2004 9:47 pm

e la pubblicita della peugeot 407????CAN YOU TOUCH MEEEE A-HA-HAAAA...che taglio :lol: :lol: (di chi è?)
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o ti aggreghi per lorna, o non ti aggreghi...

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Messaggioda admin il gio mag 27, 2004 10:39 pm

Betaray ha scritto:Keane
HOPES AND FEARS
Universal

Una delle parti del lavoro (ammesso che lo si possa chiamare tale) di chi scrive di musica è relazionarsi con i discografici. Ai quali chiedi dischi, informazioni e che, a loro volta, ti sottopongono gruppi sui quali puntano, da recensire o da intervistare. Insomma, è un avere e dare. Ma questo, forse, lo sapete.
Messa così sembra abbastanza semplice. Ma il sistema musicale è "storto" - e a Rockol spesso ve lo facciamo vedere, quando possiamo e quando ce n'è occasione. Una delle occasioni spesso nascoste di "stortura" del sistema di rapporto tra case discografiche media è il lancio di un nuovo gruppo. Spesso le discografiche puntano su gruppi improbabili, e con richieste più o meno persuasive ti chiedono di fare lo stesso. E si finisce per osannare o parlare di gruppi già defunti in partenza.
Capita -sì, capita- che tra i discografici tu abbia un amico, di cui ti fidi anche in termini musicali. E capita che questo amico discografico (sembra una contraddizione...) ti dica: occhio a questo gruppo. E te lo dice non solo perché lo pubblica la sua casa discografica, ma perché in quel gruppo ci crede e gli piace. E capita pure che quell'amico, quel discografico abbia ragione. Si, capita anche questo: i discografici ogni tanto hanno ragione...
Questo lungo preambolo per dire che i Keane - che il sottoscritto ha per l'appunto scoperto grazie alla dritta di un amico discografico, fino a rimanerne letteralmente incantato quando qualche settimana fa hanno aperto la data milanese dei Veils - non sono l'ennesima "sola" inglese. Non sono l'ennesimo gruppuscolo destinato a fare una fiammata al primo disco, con la compiacenza del sistema, che poi li distruggerà alla prima mossa falsa. No, sono davvero una gran bella promessa. Anzi, una realtà.
Qualcuno ha scritto che suonano il miglior pop chitarristico inglese, ma senza le chitarre. Già, perchè questi Keane stanno simpatici a partire dalla formazione: batteria, tastiere e voce. Una cosa del genere la facevano già gli americano Ben Folds Five. I Keane sono meno malinconici e più divertenti. Devono molto al pop-rock epico degli anni '80 (Waterboys e U2 su tutti). E soprattutto sanno scrivere canzoni: “Somewhere only we know”, “Everybody's changing” e “Your eyes open” sono dei gioielli di melodia e piacevolezza, classe pura. E non sembra che ci siano solo due strumenti dietro. Perché i Keane, con una batteria e una tastiera (più spesso un piano elettrico, proprio come i primi Waterboys) riescono a riempire il suono senza sovraccaricarlo. E lo stesso, forse anche meglio, sanno fare dal vivo, come ha dimostrato il mini concerto milanese di qualche settimana fa.
Insomma, i Keane sono quasi perfetti. Sono diversi dai tanti gruppi che spuntano periodicamente da Inghilterra e America (ora vanno di moda le chitarre distorte, lo sapete). Hanno prodotto un disco, questo “Hopes & fears”, che non ha praticamente cali di tensione e che si fa godere dall’inizio alla fine. E dureranno a lungo, speriamo. E chi se ne frega se per una volta hanno ragione i discografici…

(Gianni Sibilla)

TRACKLIST:
“Somewhere only we know”
“”
“Bend and break”
“We might as well be strangers”
“Everybody's changing”
“Your eyes open”
“She has no time”
“Can't stop now”
“Sunshine”
“This is the last time”
“On a day like today”
“Untitled I”
“Bedshaped”



(19 Mag 2004)

cacchio che recensione ..figa !
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C’è qualcos’altro che è apparso sui giornali e che tu vorresti chiarire?
Ascolta, noi siamo qui da tutto il pomeriggio. Voglio solo chiarire che io ho ancora due occhi blu chiaro, e mentalmente ha ancora 16 anni. Fisicamente ne ho 35 e poi voglio anche dichiarare il fatto che io sono un genio. Questo è tutto. (Noel 2002)
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