Come già anticipato da me la settimana scorsa, il 6 Gennaio si è tenuto il concerto a sorpresa degli After...
06/01/2006 - Zero Music Club, Azzano San Paolo (BG)
Afterhours
L’Epifania (che tutte le feste si porta via). Ci ricordiamo ancora chiaramente quando da cuccioli ci svegliavamo di primo mattino e, non ancora sazi dei regali natalizi, correvamo a scoprire il contenuto della calza riempita dalla mamma-befana. Carbone o dolcetti? Eravamo stati dei diavoletti oppure eravamo la gioia dei nostri genitori?
Lo Zero Music Club ci ha permesso di ritornare bambini, regalandoci uno show a sorpresa proprio per il 6 Gennaio, promuovendo l’evento insolitamente (e questa rimarrà la cosa migliore di tutto il “pacchettoâ€), senza svelare fino all’ultimo il nome degli headliner della serata. Bello!
Lo Zero ha raggiunto il suo scopo, è pieno…ma diciamocela tutta, nessuno all’interno si è certo stupito di veder salire sul palco Manuel Agnelli & Co. (con Gabrielli dei Mariposa in line-up), la sorpresa è rimasta quindi a metà .
Ma la Befana cosa ci avrà portato? Quintalate di carbone o chili di caramelle? Vediamo quindi…
All’ingresso un cartello ci avvisa che Manuel Agnelli è malato e lo show potrebbe essere più breve del previsto, però ci sarà , e l’importante è questo. Punto a favore dello stoicismo di Manuel che non abbandona i fans paganti. Ma un fatto tormenta i miei pensieri, ovvero l’uscita imminente di Ballads for little hyenas, l’ultimo disco degli Afterhours (che ha fatto storcere il naso ai più) interamente cantato in inglese e pronto per invadere il mercato estero.
Penso: “E’ uno show molto intimo, addirittura a sorpresa, dai, fanculo alle regole di mercato, ci regaleranno molti pezzi vecchi. Non sarà una mera operazione di promozione per Ballads for little hyenas!â€.
(ora immaginatavi le prossime righe pronunciate con la voce fuori campo dei film di Fantozzi) Invece ai presenti vengono somministrati (in ordine sparso): Ballata per la mia piccola iena, La sottile linea bianca, La vedova Bianca, Carne Fresca, Il sangue di Giuda, Ci sono molti modi. TUTTI RIGOROSAMENTE IN INGLESE. Ci mancava solo la proiezione alle spalle del palco della Corazzata Potemkin.
Tra una “song†e l’altra il pubblico si risveglia per le solite Quello che non c’è, Male di miele e Voglio una pelle splendida. Come se non le facessero mai.
Un vero peccato aver quasi totalmente ormai messo nel dimenticatoio dischi come Germi, Hai paura del buio, Non è per sempre…ovvero gli album proprio per i quali li ricordiamo!
Ma alla fine gli Afterhours sono sempre gli Afterhours e loro i locali li riempiranno sempre, anche se la gente se ne è andata dallo Zero Music Club con un bel broncio!
Io mi aspettavo tanti dolciumi per questa festa, mi credevo un angioletto, invece in fin dei conti la Befana il carbone me lo ha proprio scaraventato addosso.
http://www.indiezone.it/public/report.asp?rep=99