da IV il lun set 05, 2005 8:38 am
Pro Evolution Soccer 5 si presenta fin dai primi momenti assai più impegnativo in comparti come il controllo di palla, il passaggio e il tiro. I nostri giocatori tendevano spesso e volentieri a "toccare male il pallone", specialmente se lo ricevevano in posizioni "scomode" o in stato di scarsa coordinazione. È una cosa che riguarda anche e sopratutto i portieri, meno granitici rispetto a quanto visto in precedenza in caso di uscita. Addirittura abbiamo subito un rigore assai discutibile per un'uscita del nostro portiere, che evidentemente ha perso il pallone rovinando sull'attaccante avversario e commettendo fallo. Le respinte si sprecano, le smanacciate pure... insomma, i portieri sembrano ora più umani e realistici.
Il gioco a centrocampo, invece, può essere parecchio faticoso: come detto, i passaggi sono meno "teleguidati" di un tempo, e i filtranti tendono... a filtrare di più, cosa positiva quando si tratta di scavalcare la difesa per servire una punta lanciata a rete, ma tendenzialmente improduttiva visto che i portieri tendono a uscire con buona scelta di tempo. Insomma, l'utilizzo del filtrante va nuovamente rivisto e sarà sicuramente necessaria qualche partita per "prenderci la mano". Quello che invece ci è piaciuto da subito è il nuovo sistema dei cross, che ci ha dato l'impressione di essere maggiormente gestibile, sopratutto dal punto di vista della direzione. Scendendo sulla fascia, infatti, siamo riusciti a crossare dall'altezza del rigore proprio sui piedi di un Flachi disposto 5-6 metri fuori dall'area di rigore, pronto a stoppare di petto e a tirare in porta a fil di palo per la disperazione del nostro sconosciuto avversario. Semplicemente meraviglioso, in un comparto nel quale le versioni precedenti ci avevano sempre un po' deluso. Infine, i tiri: la barra sale rapida come un missile, ed è facilissimo tirare alto, per il resto sembra quasi che Konami abbia accolto le nostre preghiere realizzando un collegamento diretto tra il tasto Quadrato e la gamba del giocatore, tanto è rapida ed efficace l'esecuzione di prima intenzione. Il "peso" della palla è nuovamente reso in maniera sublime, tanto è vero che il tiro poc'anzi descritto è andato a insaccarsi dopo aver battuto a terra, invece di assumere traiettorie terra-sette tipiche di altri giochi calcistici.
Insomma, Pro Evolution Soccer 5 sembra in grado di stupire di nuovo: la grafica è stata in gran parte rifatta, i giocatori sembrano più solidi e occupano meglio gli spazi per difendere la sfera dagli attacchi avversari, nuove animazioni (come i "passaggi al volo" sopra la testa) sono una gioia per gli occhi. Resta la difficoltà sperimentata nel gioco a centrocampo, che probabilmente solo le immancabili e lunghissime sessioni di gioco con la versione definitiva saprà limare, qualche scatto di troppo nella versione PS2 e una generale macchinosità di fondo della versione PC, che sembra al momento muoversi in modo assai più faticoso delle controparti Sony e Xbox.