L'Inghilterra contro l'Inter
Inviato: sab lug 23, 2005 3:36 pm
da http://www.repubblica.it
Dopo le azioni terroristiche dei giorni scorsi, giocatori preoccupati
"Il calcio fa un passo indietro di fronte a fatti sempre più gravi"
L'inter annulla la tourneè inglese
Linvingston: "Decisione stupida"
La decisione sul sito ufficiale nerazzurro. Mancini aveva detto che si poteva andare ugualmente. Protestano le società inglesi
Roberto Mancini
MILANO - L'Inter decide di non andare a giocare in Inghilterra per timore di attentati e "per non gravare sulle forze di sicurezza inglese", ma si becca la dura reprimenda del sindaco di Londra Ken Livingston, detto "Ken il rosso": "E' una cosa veramente stupida - dice "the major" - I terroristi staranno festeggiando in questo momento. Non possiamo permettere agli attacchi terroristici di cambiare il nostro modo di vita, i nostri programmi. E poi - aggiunge Livingston - come hanno dimostrato i fatti di Sharm el Sheikh nessun posto è sicuro".
Da un paio di giorni si era capito che la questione della tourneé nerazzurra in Inghilterra stava prendendo una piega complicata. Pare che alcuni giocatori avessero manifestato preoccupazioni. L'Inter avrebbe dovuto giocare il 25 con il Leicester, il 27 con il Crystal Palace (squadra di un quartiere di Londra), il 29 con il Norwich e il 31 con il Portsmouth. In sostanza, solo la sfida col Crystal Palace dava effettivamente adito a qualche problema di sicurezza. Per questo, sia Moratti che Mancini avevano confermato viaggio e partite.
"Capisco la preoccupazione dei giocatori - aveva detto Moratti - ma abbiamo preso degli impegni che vanno rispettati. Per correttezza nei confronti del popolo inglese non vogliamo annullare la tourneè". Mancini era stato anche più preciso: "Giocheremo solo una partita a Londra. Le altre si disputeranno altrove e anche il ritiro sarà in una cittadina tranquilla, quindi non ci saranno preoccupazioni".
Poi, improvvisamente, sul sito della società è apparso l'annuncio dell'annullamento. Con una spiegazione "nobile": "Accertata la situazione si è deciso in questo senso per non gravare ulteriormente sulle attività delle forze di sicurezza, già severamente impegnate. Il calcio fa un passo indietro davanti ai fatti sempre più gravi che toccano la sensibilità di tutti".
Belle parole che, però, non hanno convinto gli inglesi, tutti tesi, in queste drammatiche settimane a far vedere e capire che Londra non si piega e che la vita "deve continuare" proprio per non darla vinta ai terroristi. E Livingston si arrabbia: "Una cosa stupida".
Ancora più inferociti i club che non potranno giocare le attese partite con l'Inter. In testa i dirigenti del Norwich City: "Stamattina - si legge in una nota del club - abbiamo ricevuto un fax della società italiana, dispiaciuta di non poter partecipare alla partita fissata per il 29 luglio".
"La scelta dell'Inter è estremamente deludente e completamente sbagliata", ha tuonato Neil Doncaster, amministratore delegato dei 'canarini'. "Rinunciare alla trasferta per la minaccia di attentati significa semplicemente darla vinta ai terroristi. Oltretutto, la marcia indietro all'ultimo momento provoca considerevoli disagi ai nostri tifosi. Stiamo cercando un altro avversario per venerdì sera".
Umore nero anche nella sede del Leicester City. "L'Inter avrebbe dovuto presentarsi lunedì al Walkers Stadium. Stamattina i dirigenti del club ci hanno detto che non verranno in Inghilterra per motivi di sicurezza", si legge sul sito del Leicester, che ora è intenzionato a chiedere il risarcimento dei danni.
Per la cronaca, la prima amichevole del nuovo programma è stata fissata contro il Maiorca a Watten, in Austria, a pochi chilometri da Innsbruck: lunedì 25 luglio, ore 20. Secondo impegno della prossima settimana contro la Stella Rossa a Bolzano: mercoledì 27 luglio, ore 20,30. Terzo impegno contro il Treviso a Brunico: venerdì 29 luglio, ore 18.
(23 luglio 2005)
Dopo le azioni terroristiche dei giorni scorsi, giocatori preoccupati
"Il calcio fa un passo indietro di fronte a fatti sempre più gravi"
L'inter annulla la tourneè inglese
Linvingston: "Decisione stupida"
La decisione sul sito ufficiale nerazzurro. Mancini aveva detto che si poteva andare ugualmente. Protestano le società inglesi
Roberto Mancini
MILANO - L'Inter decide di non andare a giocare in Inghilterra per timore di attentati e "per non gravare sulle forze di sicurezza inglese", ma si becca la dura reprimenda del sindaco di Londra Ken Livingston, detto "Ken il rosso": "E' una cosa veramente stupida - dice "the major" - I terroristi staranno festeggiando in questo momento. Non possiamo permettere agli attacchi terroristici di cambiare il nostro modo di vita, i nostri programmi. E poi - aggiunge Livingston - come hanno dimostrato i fatti di Sharm el Sheikh nessun posto è sicuro".
Da un paio di giorni si era capito che la questione della tourneé nerazzurra in Inghilterra stava prendendo una piega complicata. Pare che alcuni giocatori avessero manifestato preoccupazioni. L'Inter avrebbe dovuto giocare il 25 con il Leicester, il 27 con il Crystal Palace (squadra di un quartiere di Londra), il 29 con il Norwich e il 31 con il Portsmouth. In sostanza, solo la sfida col Crystal Palace dava effettivamente adito a qualche problema di sicurezza. Per questo, sia Moratti che Mancini avevano confermato viaggio e partite.
"Capisco la preoccupazione dei giocatori - aveva detto Moratti - ma abbiamo preso degli impegni che vanno rispettati. Per correttezza nei confronti del popolo inglese non vogliamo annullare la tourneè". Mancini era stato anche più preciso: "Giocheremo solo una partita a Londra. Le altre si disputeranno altrove e anche il ritiro sarà in una cittadina tranquilla, quindi non ci saranno preoccupazioni".
Poi, improvvisamente, sul sito della società è apparso l'annuncio dell'annullamento. Con una spiegazione "nobile": "Accertata la situazione si è deciso in questo senso per non gravare ulteriormente sulle attività delle forze di sicurezza, già severamente impegnate. Il calcio fa un passo indietro davanti ai fatti sempre più gravi che toccano la sensibilità di tutti".
Belle parole che, però, non hanno convinto gli inglesi, tutti tesi, in queste drammatiche settimane a far vedere e capire che Londra non si piega e che la vita "deve continuare" proprio per non darla vinta ai terroristi. E Livingston si arrabbia: "Una cosa stupida".
Ancora più inferociti i club che non potranno giocare le attese partite con l'Inter. In testa i dirigenti del Norwich City: "Stamattina - si legge in una nota del club - abbiamo ricevuto un fax della società italiana, dispiaciuta di non poter partecipare alla partita fissata per il 29 luglio".
"La scelta dell'Inter è estremamente deludente e completamente sbagliata", ha tuonato Neil Doncaster, amministratore delegato dei 'canarini'. "Rinunciare alla trasferta per la minaccia di attentati significa semplicemente darla vinta ai terroristi. Oltretutto, la marcia indietro all'ultimo momento provoca considerevoli disagi ai nostri tifosi. Stiamo cercando un altro avversario per venerdì sera".
Umore nero anche nella sede del Leicester City. "L'Inter avrebbe dovuto presentarsi lunedì al Walkers Stadium. Stamattina i dirigenti del club ci hanno detto che non verranno in Inghilterra per motivi di sicurezza", si legge sul sito del Leicester, che ora è intenzionato a chiedere il risarcimento dei danni.
Per la cronaca, la prima amichevole del nuovo programma è stata fissata contro il Maiorca a Watten, in Austria, a pochi chilometri da Innsbruck: lunedì 25 luglio, ore 20. Secondo impegno della prossima settimana contro la Stella Rossa a Bolzano: mercoledì 27 luglio, ore 20,30. Terzo impegno contro il Treviso a Brunico: venerdì 29 luglio, ore 18.
(23 luglio 2005)