Come volevasi dimostrare...
Inviato: mar mar 22, 2005 11:50 am
Ce n'è di sporco nel calcio...
Il no di Gattuso e Pancaro
Dopo Roma-Milan i due rossoneri hanno rifiutato il controllo incrociato sangue-urine per la ricerca dell'Epo. Era un loro diritto, ma il caso fa discutere
ROMA, 22 marzo 2005 - Gattuso e Pancaro domenica sera hanno rifiutato il prelievo del sangue per il controllo incrociato con l’urina per la ricerca dell’Epo (l’eritropoietina sintetica: farmaco dopante). I due portieri della Roma Curci e Pipolo, invece, si sono sottoposti regolarmente al prelievo del sangue. Una figuraccia (e basta) dei due giocatori del Milan. Figuraccia che avrebbe fatto infuriare l’Assocalciatori e i responsabili dell’antidoping della Federcalcio. Anche perché Gattuso è consigliere dell’Aic e componente stabile della Nazionale di Lippi.
IL FATTO — Dopo Roma-Milan (0-2), domenica notte, i giocatori sorteggiati vengono informati, nella zona antidoping dell’Olimpico, di essere stati prescelti (2 per squadra) per il test sangue-urine. I due portieri della Roma firmano il modulo per il controllo e si sottopongono al test. Quando tocca a Gattuso e a Pancaro i due giocatori del Milan oppongono un chiaro «no» al prelievo del sangue, mentre urinano regolarmente nelle provette: prelievo doppio, per il controllo obbligatorio dell’Epo. Il medico e l’ispettore della Figc incaricati dell’antidoping registrano e comunicano l’accaduto al responsabile federale, il professor Pino Capua. Ieri la notizia circola tra via Allegri, Milano, il ritiro della Nazionale e l’Aic.
L’ANNO SCORSO — Il fatto suscita perplessità e scalpore perché, dopo un avvio stentato e parecchi rifiuti, a gennaio dell’anno scorso scese in campo in prima persona l’Assocalciatori: il suo presidente Sergio Campana proclamò che, dopo le iniziali perplessità proprio sul prelievo del sangue, i giocatori erano stati ben informati sulla nuova frontiera dell’antidoping e tutti (nessuno escluso) avevano accettato il controllo incrociato sangue-urina. Il presidente della Figc Carraro e il presidente della Lega e vicepresidente esecutivo del Milan Galliani, tra l’altro, dichiararono che chi avesse rifiutato il prelievo del sangue non sarebbe andato in Nazionale.
LA CONTRADDIZIONE — Non c’è sanzione disciplinare se un giocatore rifiuta il prelievo del sangue, ma da quest’anno i controlli sangue-urina fanno parte del protocollo Wada (l’agenzia mondiale dell’antidoping): fatto proprio dal Coni. E nel regolamento antidoping della Wada (art. 18 comma 2) è prevista una sanzione da uno a sei mesi per «rifiuto ai controlli». Che succederà ?
A CHE SERVE — È una ricerca mirata dell’Epo: cioè dell’eritropoietina sintetica, che accresce il numero dei globuli rossi e dell’ossigeno nel sangue. Questo composto, vietatissimo dall’antidoping, serve a sopportare meglio la fatica. Il controllo sul sangue permette di trovare in un tempo più lungo (10-15 giorni) gli effetti dell’eritropoietina. Mentre l’Epo può essere riscontrata nell’urina entro 3-4 giorni dall’assunzione. E sul piano finanziario, i controlli sul sangue (ematocrito, emoglobina e reticolociti) costano 20-30 euro. I controlli sull’urina, invece, costano molto di più: 300 euro. A ciò va aggiunto il fatto che la Figc già spende 230 euro per il controllo sulle urine: anabolizzanti, eccetera.
fonte: http://www.gazzetta.it
Bella trovata questa... soprattutto per Gattuso che deve andare in nazionale...
God Save Oasis!!!
Il no di Gattuso e Pancaro
Dopo Roma-Milan i due rossoneri hanno rifiutato il controllo incrociato sangue-urine per la ricerca dell'Epo. Era un loro diritto, ma il caso fa discutere
ROMA, 22 marzo 2005 - Gattuso e Pancaro domenica sera hanno rifiutato il prelievo del sangue per il controllo incrociato con l’urina per la ricerca dell’Epo (l’eritropoietina sintetica: farmaco dopante). I due portieri della Roma Curci e Pipolo, invece, si sono sottoposti regolarmente al prelievo del sangue. Una figuraccia (e basta) dei due giocatori del Milan. Figuraccia che avrebbe fatto infuriare l’Assocalciatori e i responsabili dell’antidoping della Federcalcio. Anche perché Gattuso è consigliere dell’Aic e componente stabile della Nazionale di Lippi.
IL FATTO — Dopo Roma-Milan (0-2), domenica notte, i giocatori sorteggiati vengono informati, nella zona antidoping dell’Olimpico, di essere stati prescelti (2 per squadra) per il test sangue-urine. I due portieri della Roma firmano il modulo per il controllo e si sottopongono al test. Quando tocca a Gattuso e a Pancaro i due giocatori del Milan oppongono un chiaro «no» al prelievo del sangue, mentre urinano regolarmente nelle provette: prelievo doppio, per il controllo obbligatorio dell’Epo. Il medico e l’ispettore della Figc incaricati dell’antidoping registrano e comunicano l’accaduto al responsabile federale, il professor Pino Capua. Ieri la notizia circola tra via Allegri, Milano, il ritiro della Nazionale e l’Aic.
L’ANNO SCORSO — Il fatto suscita perplessità e scalpore perché, dopo un avvio stentato e parecchi rifiuti, a gennaio dell’anno scorso scese in campo in prima persona l’Assocalciatori: il suo presidente Sergio Campana proclamò che, dopo le iniziali perplessità proprio sul prelievo del sangue, i giocatori erano stati ben informati sulla nuova frontiera dell’antidoping e tutti (nessuno escluso) avevano accettato il controllo incrociato sangue-urina. Il presidente della Figc Carraro e il presidente della Lega e vicepresidente esecutivo del Milan Galliani, tra l’altro, dichiararono che chi avesse rifiutato il prelievo del sangue non sarebbe andato in Nazionale.
LA CONTRADDIZIONE — Non c’è sanzione disciplinare se un giocatore rifiuta il prelievo del sangue, ma da quest’anno i controlli sangue-urina fanno parte del protocollo Wada (l’agenzia mondiale dell’antidoping): fatto proprio dal Coni. E nel regolamento antidoping della Wada (art. 18 comma 2) è prevista una sanzione da uno a sei mesi per «rifiuto ai controlli». Che succederà ?
A CHE SERVE — È una ricerca mirata dell’Epo: cioè dell’eritropoietina sintetica, che accresce il numero dei globuli rossi e dell’ossigeno nel sangue. Questo composto, vietatissimo dall’antidoping, serve a sopportare meglio la fatica. Il controllo sul sangue permette di trovare in un tempo più lungo (10-15 giorni) gli effetti dell’eritropoietina. Mentre l’Epo può essere riscontrata nell’urina entro 3-4 giorni dall’assunzione. E sul piano finanziario, i controlli sul sangue (ematocrito, emoglobina e reticolociti) costano 20-30 euro. I controlli sull’urina, invece, costano molto di più: 300 euro. A ciò va aggiunto il fatto che la Figc già spende 230 euro per il controllo sulle urine: anabolizzanti, eccetera.
fonte: http://www.gazzetta.it
Bella trovata questa... soprattutto per Gattuso che deve andare in nazionale...
God Save Oasis!!!