CAGLIARI, 24 settembre - Non bastasseÂro le sempre nuove vicende di Calciopoli, ecco che in Figc scoppia un altro caso: chiamiamolo pure PremioÂpoli. Nei giorni caldi del calciomercato s’era saputo da addetti ai lavori ( e qui s’era data un’anticipazione da Milano) che la Procura federale ( stavolta meritoÂriamente senza input della magistratura ordinaria) stava acquisendo informaÂzioni sui rapporti tra un misterioso quanto sedicenÂte agente di cui nei vari coÂmitati regionali e tra le squadre dilettantistiche s’è diffuso un identikit e orgaÂnismi federali deputati a certificare i premi da asseÂgnare alle società dilettanÂtistiche che formano dai 12 ai 14 anni i calciatori che poi sbocceranno più avanti debuttando tra i professioÂnisti in serie A, B o Lega Pro.
LE NORME L’articolo 99 delle Norme federali, infatÂti, prevede che al primo contratto pro venga asseÂgnato al club formatore un premio di addestramento che va - a seconda degli anÂni di formazione, dell’età e della categoria - da 8 mila a 93 mila euro, mentre al 99bis delle Noif si prevede un premio di 18 mila euro per ogni anno di formazioÂne in caso di debutto in A da versare al club dilettanÂtistico. La richiesta va inÂdirizzata all’Ufficio Lavoro e Premi, coordinata fino alÂle improvvise dimissioni dello scorso agosto dal reÂsponsabile Amerigo Pichi.
IL CARTELLINO Per veriÂficare che il calciatore abÂbia effettivamente giocato col club che chiede il preÂmio, servono i cartellini dall’età di 12 anni o in asÂsenza ( vengono spesso mandati al macero dopo cinque anni) un’autocertiÂficazione vidimata da un pubblico ufficiale ( notaio o impiegato comunale).
CASO MARCHETTI A CaÂgliari si lega questa vicenÂda e dalla pancia del Sant’Elia, tra un coro e l’altro, tra una voce di vertenza e l’altra, tra una trattativa di mercato falliÂta e l’altra arriva uno spifÂfero significativo. « Ma lo sai perché Marchetti ha perso il posto e la NazionaÂle? C’è qualcosa su una viÂcenda legata al suo passaÂto da dilettante » , ci dicevaÂno in slang isolano prima del soporifero Cagliari-Samp di mercoledì. E la storia riguarderebbe proÂprio un’autocertificazione del calciatore che ha difeso la porta azzurra in Sud Africa. Più che la voglia di andare alla Samp potè la chiacchiera tra operatori di mercato, forse. La ProÂcura di Palazzi ha lavorato in gran silenzio in questi mesi, ma tra segretari di club la voce è corsa e rimÂbalzata.
70-80 GIOCATORI Perché Premiopoli? Perché dal passaparola di dirigenti e addetti ai lavori si ipotizza che sono molte le certificaÂzioni al vaglio della Figc. In perfetta buona fede qualche giocatore potrebbe aver ricordato male i suoi precedenti lontani sui polÂverosi campetti di provinÂcia. Si indaga su corsie preÂferenziali per indagini stoÂriche che possono durare anche 18 mesi. 70- 80 i gioÂcatori - molti giocano in seÂrie A - su cui si sta effetÂtuando il controllo e una cinquantina i club profesÂsionistici che hanno pagato e che ora vogliono sapere se i soldi sono andati al poÂsto giusto. E se i propri gioÂcatori abbiano avuto buoÂna memoria evitando, così, la beffa di multe o sanzioÂni disciplinari.
STRANI AVVISI A molti club sono arrivati avvisi su come fermare l’ondata di richieste per i premi. Un sistema che andava avanti da anni. E sul quale i diriÂgenti di club, anche blasoÂnati, ora sono sul chi va là .