Manca ancora qualche giorno, ma mi è venuta voglia di aprire lo stesso questo topic.
Come sempre Nadal sarà il favorito, ma dopo la vittoria di Federer a Madrid voglio credere che Roger possa ancora farcela.
"Sono felice. Dopo mesi di delusioni, soprattutto sul piano del gioco, posso dire di avercela fatta. Sono sempre stato a un passo da Rafa, ma non mi sono mai perso d'animo, ho continuato a crederci e alla fine la mia perseveranza è stata premiata"
Basilea, ottobre 2008. Madrid, maggio 2009. Sette difficili mesi di digiuno e poi la gioia più estrema, la vittoria che ha ricordato al mondo, ma soprattutto al rivale di sempre, Rafa Nadal, che Roger Federer c'è. Il successo di Madrid non poteva cadere in momento migliore per lo svizzero che, ancora scottato dalle cocenti sconfitte di Wimbledon e dell'Australian Open, aveva bisogno di una nuova iniezione di fiducia. È un Federer soddisfatto quello che risponde alle domande dei giornalisti in conferenza stampa. " Sono felice. Dopo mesi di delusioni, soprattutto sul piano del gioco, posso dire di avercela fatta. Sono sempre stato a un passo da Rafa, ma non mi sono mai perso d'animo, ho continuato a crederci e alla fine la mia perseveranza è stata premiata".
La lunga e faticosa semifinale giocata da Nadal contro Djokovic potrebbe aver influito sulla condizione dello spagnolo, apparso insolitamente lento e affaticato, ma Federer non accetta scuse. "Una volta entrati in campo non esistono giustificazioni", ha detto lo svizzero. "Nadal è fortissimo, è solido come una roccia. È il migliore sulla terra battuta ed è estremamente competitivo, qualità che lo rende ancora più difficile da battere". "Conosco il suo gioco - ha aggiunto - si sa cosa bisogna fare per batterlo, ma non è così semplice riuscirci".
Anche il fattore ambientale potrebbe aver influenzato l'andamento della gara, in particolare l'altitudine a cui è situata la Caja Magica, teatro della finalissima. "Sì, abbiamo riscontrato entrambi difficoltà nel controllare la palla - ha ammesso Federer - ma le condizioni non erano poi così estreme da influire sul match" . "Anzi - ha aggiunto lo svizzero - è interessante gareggiare sulla terra battuta a un'altitudine differente perchè consente di giocare con maggiore velocità e aggressività ".
Ma non c'è tempo per i festeggiamenti. Con la mente Roger Federer è già proiettato al prossimo appuntamento prestigioso. Roland-Garros è alle porte e lo svizzero non sta più nella pelle: "Sono cresciuto tantissimo in queste settimane e aspetto l'appuntamento francese con estrema impazienza".
Spero in qualche bella giocata di Roger, come questa...