Brutta serata per il Chelsea nella Coppa di Lega inglese: Blues eliminati ai rigori dal Burnley (seconda divisione) dopo aver pareggiato 1-1. L'attaccante ivoriano, colpito da una monetina lanciata dai tifosi avversari mentre festeggiava il suo gol, ha restituito l'oggetto al mittente, alzando il dito medio. Fuori anche il Liverpool: il Tottenham lo batte 4-2
LONDRA (Gb), 13 novembre 2008 - Didier Drogba ne ha combinata una delle sue e ora l’Inghilterra intera vuole la sua testa. E’ successo tutto al minuto 27 della sfida di ieri sera di Carling Cup fra Chelsea e Burnley (fra l’altro finita con l’eliminazione–choc dei Blues ai rigori contro un club di seconda divisione): l’ivoriano aveva appena messo a segno il gol di apertura della gara, nonché il suo primo dopo sei mesi, e stava festeggiando, quando dagli spalti gli è piovuta addosso una monetina. Che Drogba ha subito preso e restituito al mittente, accompagnandola con l’inequivocabile gesto del dito medio, lo stesso che per la verità qualche tifoso gli stava rivolgendo.
LE SCUSE - Un’immagine che ha fatto il giro del mondo e che campeggia oggi in tutta la sua vergognosa brutalità su molti giornali dell’isola, fra cui Daily Maile Sun. Subito dopo la partita, l’ivoriano è stato costretto a fare ammenda e a scusarsi per quei secondi di follia: "Stavo solo cercando di festeggiare il mio gol – ha spiegato l’attaccante Blues – quando dagli spalti mi hanno tirato qualcosa. Il grande errore che ho fatto è stato quello di restituirlo e per questo mi scuso se ho colpito qualcuno. Sono cose che non si dovrebbero vedere. Ma è stato un incidente causato dalla tensione del momento e nulla di più".
I PRECEDENTI - In genere, la Football Association non interviene con una sanzione se il direttore di gara ha già provveduto sul campo, com’è stato in questo caso, visto che l’arbitro Keith Stroud ha ammonito Drogba dopo la sceneggiata, ma la gravità di quanto fatto dal giocatore del Chelsea (nonché il baccano creato da giornali e opinione pubblica) potrebbe costringere la federazione a una presa di posizione molto più decisa, sul modello di quanto fatto nel 2002 contro Jamie Carragher del Liverpool, quando lanciò una monetina contro i tifosi dell’Arsenal e per quello si beccò tre giornate di squalifica. Andò leggermente meglio, invece, ad Alan Smith del Leeds, fermato per due turni per aver tirato una bottiglia ai fan del Manchester United.
SCOLARI AMARO - Nessuna reazione, invece, da Luis Felipe Scolari: "L’arbitro ha ammonito Drogba e ho visto la polizia nell’angolo, ma non so cosa sia successo". Il tecnico è, infatti, molto più arrabbiato per come è andata la partita, visto che la rete del vantaggio dell’ivoriano è stata vanificata dal pareggio di Ade Akinbiyi che ha portato la sfida ai calci di rigore, dove Wayne Bridge e John Obi Mikel hanno fallito la loro opportunità dal dischetto. "Abbiamo sbagliato un sacco di occasioni davanti alla porta – ha ammesso Scolari – ma posso prendermela solo con me stesso, perché evidentemente non ho dato ai giocatori le giuste indicazioni. Burnley ha meritato e si è comportato meglio di noi ai rigori".
LIVERPOOL TRAVOLTO - Il "mea culpa" dell’allenatore Blues va di pari passio con la rabbia di Rafa Benitez per l’altra eliminazione eccellente della serata di Carling Cup, ovvero quella del Liverpool ad opera del Tottenham. Un Tottenham che sembra rivitalizzato dalla cura Redknapp, visto che è ancora imbattuto (5 vittorie e un pareggio), ha segnato 18 gol in 6 gare e ha avuto la meglio sui Reds per ben due volte in undici giorni. "Non siamo stati capaci di difendere bene – ha ammesso l’allenatore del Liverpool al Sun– e non abbiamo giocato come sappiamo. I miei giocatori si sono resi conto che a certi livelli non puoi fare errori". "Il morale è alle stelle e quando vinci, tutto viene facile", ha sottolineato, invece, un Redknapp distrutto dalla tensione nel dopo partita ma ancora capace di scherzare, tanto da aggiungere subito dopo che "a questo punto, potrei anche lasciare, visto che ho fatto tutto quello che potevo".